Fino a gennaio tutto negativo,poi a maggio dalla colangiorisonanza è emerso un quadro di ripresa
Buongiorno,
Mia mamma, già operata di Duodenocefalopancreasectomia a Verona nel giugno 2010 ha effettuato cicli di chemioterapia adiuvante con schema PEXG e poi radioterapia presso l'Ospedale San Raffaele (conclusione trattamento a marzo di quest'anno).
Fino a Gennaio tutto negativo,poi a maggio dalla colangiorisonanza è emerso un quadro di ripresa di malattia con recidiva sul pancreas di 25 cm, piccolissime
localizzazioni epatiche e multiple nodulazioni peritoneali, le più evidenti lungo il margine di resezione epatico. La mia domanda è: potrebbe essere utile
un intervento anche molto demolitivo date le sue ottime condizioni generali?
La ringrazio per l'attenzione,
un caro saluto
Mia mamma, già operata di Duodenocefalopancreasectomia a Verona nel giugno 2010 ha effettuato cicli di chemioterapia adiuvante con schema PEXG e poi radioterapia presso l'Ospedale San Raffaele (conclusione trattamento a marzo di quest'anno).
Fino a Gennaio tutto negativo,poi a maggio dalla colangiorisonanza è emerso un quadro di ripresa di malattia con recidiva sul pancreas di 25 cm, piccolissime
localizzazioni epatiche e multiple nodulazioni peritoneali, le più evidenti lungo il margine di resezione epatico. La mia domanda è: potrebbe essere utile
un intervento anche molto demolitivo date le sue ottime condizioni generali?
La ringrazio per l'attenzione,
un caro saluto
[#1]
In genere la diffusioni peritoneale ed epatica non costituisce indicazione chirurgica anche se esistono esperienze isolate di centri che eseguono questo tipo di chirurgia (peritonectomia) tuttavia con complicanze importanti e risultati sulla sopravvivenza e qualita' della vita poco soddisfacenti.
Dottor Andrea Favara
http://www.andreafavara.it
[#2]
Per i motivi accennati dal Collega,prima di prendere in considerazione un intervento altamente demolitivo,gravato da morbilità e mortalità,si potrebbe valutare l'indicazione alla chemioipertermia intraperitoneale.Se la risposta dovesse essere positiva e le condizioni generali della paziente buone,procedere con la chirurgia.
Chiaramente la possibilità e la validità di un simile programma ,dipende esclusivamente dai Colleghi che hanno in cura sua madre.Anche se attualmente vengono proposti trattamenti in fasi avanzate di diffusione della malattia neoplastica,non bisogna prescindere(ha ragione Favara)dalla qualità di vita residua.
Saluti
Chiaramente la possibilità e la validità di un simile programma ,dipende esclusivamente dai Colleghi che hanno in cura sua madre.Anche se attualmente vengono proposti trattamenti in fasi avanzate di diffusione della malattia neoplastica,non bisogna prescindere(ha ragione Favara)dalla qualità di vita residua.
Saluti
Dr. Lucio Pennetti
Specialista chirurgia generale
Specialista chirurgia vascolare
Chirurgia videolaparoscopica
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 3k visite dal 11/07/2011.
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