Decorso post operatorio con dolori dopo un 'intervento di riparazione con rete sec.trabucco di erni
Buon giorno,desidererei un chiarimento sulla mia attuale situazione dopo che martedi 19 c.m.ho subito un intevento in anestesia locale di riparazione con rete sec.Trabucco di ernia inguinale sinistra, attualmente dopo 4 giorni dall'intervento non riesco a rimanere in piedi piu' di qualche minuto senza provare un forte bruciore ,che mi costringe a sedermi,vorrei sapere se e' normale e per quanto tempo questa situazione si potra' protrarre.Vi pongo questa domanda perche' a detta di molti questo tipo di operazione e' ormai classificata come banale,e effettivamente l'operazione e' stata una passeggiata,pero' nessuno mi aveva avvertito di questi tempi di recupero,quindi vorrei sapere: sono nella norma o mi devo preoccupare? Vi ringrazio anticipatamente per un vostro eventuale graditissimo chiarimento Cordiali saluti
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Mi piacerebbe sapere chi e' che ha definito banale un intervento di riparazione per un'ernia inguinale... Certo, forse non ci sono le stesse difficolta' tecniche di un intervento chirurgico di chirurgia maggiore, ma da qui a definirlo banale ce ne vuole... Il fatto che lei non abbia avuto dolore durante l'operazione e' dovuto ovviamente all'effetto dell'anestesia, effetto che pero' attualmente non c'e' piu': e' ovvio quindi che attualmente il dolore e' avvertibile, soprattutto assumendo particolari posture (per esempio quando sta in piedi...). In questa fase lei dovrebbe stare a riposo, e mi sorprende che il Chirurgo non le abbia detto di farlo.
Cordiali saluti
Cordiali saluti
dott. Stefano Spina
www.stefanospina.com
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Non c'è cosa più difficile che valutare a distanza senza una visita il significato di un dolore postoperatorio.
L'atto chirurgico comporta una sequenza di eventi fisiopatologici diversi in rapporto alla sede, tipo ed entità del danno tissutale, sostenuti da alterazioni periferiche e centrali soggettive. Nel senso che per uno stesso tipo di intervento (in realtà non esistono interventi "uguali") le reazioni sono molto differenti.
Quindi possono rientrare i suoi disturbi tra quelli normli ma se dovessero persistere un controllo diretto è necessario.
L'atto chirurgico comporta una sequenza di eventi fisiopatologici diversi in rapporto alla sede, tipo ed entità del danno tissutale, sostenuti da alterazioni periferiche e centrali soggettive. Nel senso che per uno stesso tipo di intervento (in realtà non esistono interventi "uguali") le reazioni sono molto differenti.
Quindi possono rientrare i suoi disturbi tra quelli normli ma se dovessero persistere un controllo diretto è necessario.
Salvo Catania, MD
Chirurgo oncologo-senologia chirurgica
www.senosalvo.com
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Almeno finche' non rivedra' il Chirurgo che le togliera' i punti io le consiglierei di rimanere a riposo. Per molte attivita' sara' poi necessario attendere anche di piu'. In definitiva non abbia fretta: e' stato operato soltanto 4 giorni fa...
Cordiali saluti
Cordiali saluti
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Poiché è una problematica che mi sta particolarmente a cuore, mi permetto di segnalarLe questo Blog:
https://www.medicitalia.it/blog/chirurgia-generale/194-un-semplice-intervento-chirurgico.html
https://www.medicitalia.it/blog/chirurgia-generale/194-un-semplice-intervento-chirurgico.html
Lucio Piscitelli - Napoli - 338 6503365
https://www.medicitalia.it/luciopiscitelli/#sede_1
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Otto giorni dall'intervento e' infatti un tempo ragionevole per rimuovere le suture: in quella occasione il Chirurgo potra' fare con lei il punto della situazione e darle i consigli corretti per il successivo periodo di convalescenza.
Cordiali saluti
Cordiali saluti
[#8]
Ex utente
buon giono, torno a scrivervi perche', dopo la visita del chirurgo,avvenuta ieri ,i dubbi rimangono,e la preoccupazione che qualcosa non vada per il verso giusto si insinua. I fatti :dolore inguinale, che mi costringe a sedermi dopo 1 minuto persiste,l'ho fatto presente al chirurgo,che dopo avermi visitato,mi ha spiegato che molto probabilmente durante il posizionamento della retina ,un nervo piccolo e' sfuggito all'attenzione del chirurgo(Mi ha operato un suo collega),ha detto che durante il posizionamento vengono spostati i nervi,che pero' qualche minuscolo nervo puo' sfuggire(tanto minuscolo non deve essere se mi da questa patologia..).Ha poi aggiunto che durante la cicatrizzazione della retina stessa con i tessuti questo nervo(piccolo quasi invisibile)si infiamma. Per farla breve mi ha prescritto ghiaccio e di prendere due volte al giorno per tre giorni CO-EFFERALGAN, poi tra sette giorni alla prossima visita vedremo.Ora mi domando, la prossima mossa ,se non cambia nulla, quale sara'?Grazie per qualsiasi vostro chiarimento. Cordiali Saluti
[#9]
La spiegazione mi lascia un po' perplesso. Quello pero' che posso dirle, in base all'esperienza su casi simili al suo, e' che con il tempo questi problemi si sistemano: magari occorreranno parecchie settimane, ma sono processi reversibili. Ovviamente le terapie antinfiammatorie possono velocizzare un pochino i tempi...
Cordiali saluti
Cordiali saluti
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Ex utente
La ringrazio per la celere risposta,.. ma vorrei capire cosa la lascia un po perplesso?La mia spiegazione o quella del Chirurgo? Poi visto che e' cosi' gentile ,vorrei chiederle, e' cosi' improponibile una eventuale rimozione della retina??Anche perche' il Chirurgo mi ha parlato di una eventuale cura del dolore(o qualcosa del genere)da cominciare dopo un mese se non mi passa.Ed io essendo una persona che deve lavorare per vivere non posso pensare di dovermi fermare per qualche mese sperando che il processo sia reversibile.Poi le chiedo se valutassi l'ipotesi di farmi visitare da un'altro specialista in un 'altra struttura, sarebbe scorretto ma sopratutto inutile?Grazie Saluti cordiali
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Andiamo con ordine:
1. Mi lascia perplesso la sua spiegazione: forse con il Chirurgo non vi siete capiti nei dettagli...
2. Rimuovere la retina sarebbe un'impresa titanica, peraltro priva di vantaggi.
3. Tutti lavoriamo per vivere, ma per riparare un'ernia bisogna mettere in preventivo anche il suo post-operatorio nonche' le eventuali complicanze, cose che di certo le sono state spiegate, anche per iscritto, prima dell'intervento stesso.
4. Un parere in piu' di certo non nuoce, ma non credo che un "luminare", o comunque un altro Collega, possano dirle di piu' di quanto ha fatto il suo Chirurgo: sono condizioni che capitano con una certa frequenza e richiedono soltato che il paziente sia un po' piu'... paziente! Qualita' che, a pochi giorni dall'intervento, lei dovrebbe conservare ancora intatta.
Cordiali saluti
1. Mi lascia perplesso la sua spiegazione: forse con il Chirurgo non vi siete capiti nei dettagli...
2. Rimuovere la retina sarebbe un'impresa titanica, peraltro priva di vantaggi.
3. Tutti lavoriamo per vivere, ma per riparare un'ernia bisogna mettere in preventivo anche il suo post-operatorio nonche' le eventuali complicanze, cose che di certo le sono state spiegate, anche per iscritto, prima dell'intervento stesso.
4. Un parere in piu' di certo non nuoce, ma non credo che un "luminare", o comunque un altro Collega, possano dirle di piu' di quanto ha fatto il suo Chirurgo: sono condizioni che capitano con una certa frequenza e richiedono soltato che il paziente sia un po' piu'... paziente! Qualita' che, a pochi giorni dall'intervento, lei dovrebbe conservare ancora intatta.
Cordiali saluti
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Ex utente
Mi prendo questa tirata d'orecchia ...me la sono cercata, ma si metta nei miei panni...lei giustamente dice che bisogna mettere in conto le eventuali complicazioni, giusto ..ma secondo lei se mi avessero anche solo paventata l'ipotesi del decorso post operatorio attuale, io avrei fatto tutte queste domande?Comunque io non voglio colpevolizzare nessuno,anche perche'sarebbero polemiche sterili e inutili.La ringrazio di avermi chiarito l'impossibilita'di una rimozione(da buon profano pensavo fosse una "banalita'") Tanto per saperne di piu' ed evitare di fare l'ansioso,le chiedo, sono complicanze se si risolvono bene in buona percentuale o mi devo armare di pazienza e vivere alla giornata? Grazie e mi scuso se ho dato l'impressione di colpevolizzarvi come categoria Saluti cordiali
[#13]
Lei non ha nessuna colpa, e non era mia intenzione tirarle le orecchie... La chiave di tutto forse sta proprio nell'articolo https://www.medicitalia.it/blog/chirurgia-generale/194-un-semplice-intervento-chirurgico.html che gia' il Collega le aveva citato giorni fa: probabilmente se lei fosse stato informato in maniera piu' esaustiva si sarebbe psicologicamente preparato ad affrontare un post-operatorio che, pur non avendo nulla a che fare con altri decisamente piu' difficili, non e' comunque da sottovalutare. L'esperienza mi suggerisce di tranquillizzarla in quanto agli esiti finali, ma allo stesso tempo di metterla in guardia, ancora una volta, da chi le promette miracoli in pochi giorni.
Cordiali saluti
Cordiali saluti
[#14]
Ex utente
L'articolo, da lei citato, l'ho letto appena suggeritomi dal suo collega,e devo dire che e' molto interessante andrebbe pubblicizzato maggiormente a mio modesto parere,comunque a mio avviso non dico di fare del terrorismo spaventando le persone,pero' sara' daccordo con me' che una maggiore prudenza nel proporre interventi spacciandoli per banali,sia necessaria. A tal proposito vorrei segnalare a lei ed ad altri specialisti, apprezzabili per il loro comportamento,di navigare in internet,sicuramente vi imbatterete in quel sito(Ora non ricordo il nome)dove c'e'un personaggio che dichiara la totale banalita' dell'intervento,paventando un recupero in pochissimi giorni.Questa per me e' solo disinformazione,che non aiuta ne noi pazienti ne voi dottori.La ringrazio per la sua cortese disponibilita'.Piu' avanti le faro sapere come procede il mio post operatorio Cordiali Saluti.
[#15]
Sono pienamente d'accordo con lei. Tra l'altro sminuire un intervento non solo suona come una presa in giro per il paziente il quale, come lei, ben presto si accorge di come stiano realmente le cose, ma svilisce (in teoria!) persino la professionalita' di chi lo esegue, risultando in tutti casi una sorta di autogol per il Chirurgo stesso.
Cordiali saluti
Cordiali saluti
[#16]
Ex utente
Buon giorno,torno a farmi sentire,anche perche' forse abbiamo chiuso il cerchio.I fatti :dopo aver creduto ad una problematica dovuta ad un 'interessamento casuale di un piccolo nervo,durante l'intervento, lunedi e martedi ho avuto febbre intorno ai 38°,avendomi detto i dottori che la cosa potesse essere considerata normale,la cosa non mi ha preoccupato piu' di tanto.Pero' martedi mattina quando la ferita ha cominciato ha perdere del siero(liquido marroncino)mi sono recato immediatamente all'ospedale:Conclusione Infezione causata da un battero (a detta del dottore )che non doveva essere presente durante l'operazione.Ora dopo 5 giorni di pulizia della ferita ,e dopo trattamento antibiotico(Ciprofloxacina),sembrerebbe,che i dottori,siano convinti di aver risolto l'infezione.Io mi sento finalmente quasi bene(HO qualche dolorino ogni tanto,ma poca cosa)Ora mi chiedo ,dovevano per forza vedere uscire l'infezione per capire dove era il problema?E cosa succedeva se l'infezione non si fosse fatta strada dalla ferita?Comunque ringrazio i dottori che mi hanno assistito giornalmente, sopperendo anche alla burocrazia(tichet, impegnative,ambulatori improvvisati)
Mi sento di dire che tutto e' bene quel che finisce bene,pero' la cosa mi lascia un po' di amaro in bocca.Cordali Saluti
Mi sento di dire che tutto e' bene quel che finisce bene,pero' la cosa mi lascia un po' di amaro in bocca.Cordali Saluti
[#17]
1. Se l'infezione non si rende palese con segni clinici e' difficile immaginarla... Si puo' fare prevenzione, questo si', ma immagino che lei lo abbia fatto, come tutti i pazienti che accedono alla sala operatoria.
2. Ci sono anche tante infezioni che non si fanno alcuna strada all'esterno; pero' al momento che ci sono possono essere lo stesso diagnosticate. Pensi per esempio ad un'appendicite!
Cordiali saluti
2. Ci sono anche tante infezioni che non si fanno alcuna strada all'esterno; pero' al momento che ci sono possono essere lo stesso diagnosticate. Pensi per esempio ad un'appendicite!
Cordiali saluti
[#18]
Ex utente
Buona sera DOTT.Spina,sul fatto di aver fatto prevenzione,temo di non poterne essere sicuro,visto l'accaduto,pero' quello che a mio avviso e' mancato, nel mio caso, e' stato, dare poca importanza ai sintomi da me dichiarati al suo collega, che dopo avermi visitato,mi ha dato appuntamento dopo sette giorni.Forse era il caso di vedermi prima.Comunque ribadisco il fatto di non voler fare polemica,e quindi spero che il mio problema possa considerarsi in via di risoluzione.Tutt'ora a tratti ho dei bruciori all'inguine,ma penso sia la parte interessata dall'infezione in via di guarigione(Spero sia cosi')La ringrazio per il suo interessamento e la Saluto.
[#19]
Non conosco nemmeno il nome del Collega che l'ha operata, quindi lungi da me l'idea di fare polemica, si figuri! Dicevo soltanto che la terapia antibiotica peri- e post-operatoria e' prassi comune e viene fatta proprio per limitare le infezioni. E comunque, anche se il paziente esegue correttamente la prevenzione antibiotica, il rischio non e' mai scongiurato al 100%.
Cordiali saluti
Cordiali saluti
Questo consulto ha ricevuto 19 risposte e 57.5k visite dal 23/04/2011.
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