Voluminoso ematoma
Salve, mio marito ha effettuato questa mattina una ecografia alla coscia sinistra in quanto, da più di un mese, il muscolo della coscia è gonfio e duro pru non presentando segni in superficie. Premetto che gioca in una squadra dilettantistica nelle vesti di portiere, nonostante questo però non riesce a ricondurre il gonfiore a un incidente specifico.
Questo il responso della ecografia:
l'esame rivela la presenza di un voluminoso ematoma che occupa pressochè interamente il compartimento muscolare profondo del quadricipite femorale, a livello del vaso intermedio con estensione longitudinale di circa 25 cm, diametro trasverso massimo di 13 cm e spessore massimo di 6 cm.
L'ematoma presenza ricchi segni di vascolarizzazione al controllo color e pawer doppler soprattutto nella porzione craniale, adiacente la radice della coscia ed appare pertanto sospetto per neoformazione di tipo mesenchimale.
Ci è stato detto di fare una risonanza magnetica con contrasto.
In attesa della risonanza, mi può dire se c'è ancora un margine di speranza che si tratti di un semplice ematoma oppure se la situazione è chiaramente più grave?
grazie
roberta
Questo il responso della ecografia:
l'esame rivela la presenza di un voluminoso ematoma che occupa pressochè interamente il compartimento muscolare profondo del quadricipite femorale, a livello del vaso intermedio con estensione longitudinale di circa 25 cm, diametro trasverso massimo di 13 cm e spessore massimo di 6 cm.
L'ematoma presenza ricchi segni di vascolarizzazione al controllo color e pawer doppler soprattutto nella porzione craniale, adiacente la radice della coscia ed appare pertanto sospetto per neoformazione di tipo mesenchimale.
Ci è stato detto di fare una risonanza magnetica con contrasto.
In attesa della risonanza, mi può dire se c'è ancora un margine di speranza che si tratti di un semplice ematoma oppure se la situazione è chiaramente più grave?
grazie
roberta
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Putroppo da quanto ci scrive è impossibile apportare un ulteriore contributo in assenza dell'esame clinico e
dell'esame strumentale, e non si può che confermare il "sospetto" strumentale.
Che tuttavia non vuol dire necessariamente tumore maligno poichè le neoformazioni masenchimali ( e non è detto che sia di origine mesenchimale) esistono anche di natura benigna nonostante i ricchi segni di vascolarizzazione.
Quindi sicuramente c'è un margine per un cauto ottimismo anche perchè che ci sia l'ematoma non ci sono dubbi.
Quindi l'augurio è che ci sia solo....... l'ematoma o in seconda ipotesi che l'ematoma sia provocato da una lesione non preoccupante in senso oncologico.
dell'esame strumentale, e non si può che confermare il "sospetto" strumentale.
Che tuttavia non vuol dire necessariamente tumore maligno poichè le neoformazioni masenchimali ( e non è detto che sia di origine mesenchimale) esistono anche di natura benigna nonostante i ricchi segni di vascolarizzazione.
Quindi sicuramente c'è un margine per un cauto ottimismo anche perchè che ci sia l'ematoma non ci sono dubbi.
Quindi l'augurio è che ci sia solo....... l'ematoma o in seconda ipotesi che l'ematoma sia provocato da una lesione non preoccupante in senso oncologico.
Salvo Catania, MD
Chirurgo oncologo-senologia chirurgica
www.senosalvo.com
[#3]
Gentile utente,poichè suo marito non ricorda nessun trauma muscolare,la formazione dell'ematoma sarebbe dovuta ad una lesione spontanea di un vaso.Il paziente assume aspirina o altri farmaci che agiscono sulla fluidità del sangue?La tumefazione ha un incremento di volume alquanto rapido?La raccolta ematica è completamente liquida o sono presenti coaguli?
Saluti.
Saluti.
Dr. Lucio Pennetti
Specialista chirurgia generale
Specialista chirurgia vascolare
Chirurgia videolaparoscopica
[#4]
Utente
Gentile dott. Pennetti e Gentile dott. Catania,
abbiamo il referto della risonanza magnetica e della tac:
"formazione ovoidale del maggior diametro longitudinale di circa 25 cm, a livello della loggia anteriore della coscia sinistra, in rapporto profondamente con la corticale della diafisi femorale, che presenta lieve reazione appositiva periostale; la lesione presenta margini lievemente irregolari e discreto potenziamento dopo mdc; i caratteri depongono per angiosarcoma monocompartimentale"
@dott. Pennetti - riguardo le sue domande, mio marito usa l'aspirina ma non in quantità importanti; la tumefazione è aumentata di volume da quanto abbiamo iniziato le indagini, anche se aumenta molto lentamente. riguardo la raccolta ematica purtroppo non so risponderle.
tra qualche giorno abbiamo appuntamento con uno specialista di ortopedia e oncologia. Credo che in quell'occasione parleremo dell'intervento.
Sto cercando di restare lontana dal computer e non cercare informazioni su angiosarcoma, per non alimentare ancora di più la nostra preoccupazione (è un eufemismo, chiamiamola pure paura), affidandoci esclusivamente a quello che ci stanno dicendo gli specialisti riguardo il nostro caso specifico.
Nonostante questo, posso rivolgervi una domanda diretta?
con un angiosarcoma alla coscia, di che genere di rischio stiamo parlando?
Grazie per qualunque cosa possiate dirmi al riguardo
abbiamo il referto della risonanza magnetica e della tac:
"formazione ovoidale del maggior diametro longitudinale di circa 25 cm, a livello della loggia anteriore della coscia sinistra, in rapporto profondamente con la corticale della diafisi femorale, che presenta lieve reazione appositiva periostale; la lesione presenta margini lievemente irregolari e discreto potenziamento dopo mdc; i caratteri depongono per angiosarcoma monocompartimentale"
@dott. Pennetti - riguardo le sue domande, mio marito usa l'aspirina ma non in quantità importanti; la tumefazione è aumentata di volume da quanto abbiamo iniziato le indagini, anche se aumenta molto lentamente. riguardo la raccolta ematica purtroppo non so risponderle.
tra qualche giorno abbiamo appuntamento con uno specialista di ortopedia e oncologia. Credo che in quell'occasione parleremo dell'intervento.
Sto cercando di restare lontana dal computer e non cercare informazioni su angiosarcoma, per non alimentare ancora di più la nostra preoccupazione (è un eufemismo, chiamiamola pure paura), affidandoci esclusivamente a quello che ci stanno dicendo gli specialisti riguardo il nostro caso specifico.
Nonostante questo, posso rivolgervi una domanda diretta?
con un angiosarcoma alla coscia, di che genere di rischio stiamo parlando?
Grazie per qualunque cosa possiate dirmi al riguardo
Questo consulto ha ricevuto 5 risposte e 19.1k visite dal 15/04/2011.
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