Il tessuto malato
Buonasera,
vi contatto perchè sono alla seconda seccante esperienza con una fistola sacro coccigea. La prima volta si è verificata circa cinque anni fa e sono stato operato con la "tecnica aperta" quindi un pò dolorosa (sopratutto per le medicazione successive) e con tempi di recupero lunghi (circa 2-3 mesi). Due anni fa una f.s.c. è ricomparsa, è stata incisa e medicata (ma non asportata).
Oggi non sento dolore (solo qualche fastidio ogni tanto)ma il medico mi consiglia di operare perchè lo stato di avanzamento interno potrebbe portare a conseguenze più gravi. Detto questo, ho fatto una ricerca sul web ed ho trovato un metodo di asportazione "meno invasivo" come si legge dalla descrizione, praticato (se posso dirlo) all U.O.C. di Chirurgia Generale e Oncologia dell'Azienda Ospedaliera San Camillo-Forlanini di Roma, tecnica che "viene eseguita in regime ambulatoriale, necessita della sola anestesia locale e non prevede drenaggi né punti di sutura. Tale tecnica comporta l’utilizzo di piccole lame circolari (Trefine) che asportano il tessuto malato e consentono contemporaneamente l’asportazione del contenuto della cisti e della fistola.
Il risultato finale non sarà quindi di una grande cavità residua come nelle altre tecniche ma solo la presenza di un numero variabile di piccoli forellini di diametro da 2 a 6 millimetri che rapidamente giungeranno a guarigione consentendo contemporaneamente il ritorno precoce all’attività lavorativa fino al giorno successivo all’intervento, con assenza di dolorose e lunghe medicazioni postoperatorie". Dunque vorrei qualche consiglio su come comportarmi, se è davvero così urgente operare e quale metodo voi consigliereste. Grazie in anticipo per la disponibilità.
Buona serata
vi contatto perchè sono alla seconda seccante esperienza con una fistola sacro coccigea. La prima volta si è verificata circa cinque anni fa e sono stato operato con la "tecnica aperta" quindi un pò dolorosa (sopratutto per le medicazione successive) e con tempi di recupero lunghi (circa 2-3 mesi). Due anni fa una f.s.c. è ricomparsa, è stata incisa e medicata (ma non asportata).
Oggi non sento dolore (solo qualche fastidio ogni tanto)ma il medico mi consiglia di operare perchè lo stato di avanzamento interno potrebbe portare a conseguenze più gravi. Detto questo, ho fatto una ricerca sul web ed ho trovato un metodo di asportazione "meno invasivo" come si legge dalla descrizione, praticato (se posso dirlo) all U.O.C. di Chirurgia Generale e Oncologia dell'Azienda Ospedaliera San Camillo-Forlanini di Roma, tecnica che "viene eseguita in regime ambulatoriale, necessita della sola anestesia locale e non prevede drenaggi né punti di sutura. Tale tecnica comporta l’utilizzo di piccole lame circolari (Trefine) che asportano il tessuto malato e consentono contemporaneamente l’asportazione del contenuto della cisti e della fistola.
Il risultato finale non sarà quindi di una grande cavità residua come nelle altre tecniche ma solo la presenza di un numero variabile di piccoli forellini di diametro da 2 a 6 millimetri che rapidamente giungeranno a guarigione consentendo contemporaneamente il ritorno precoce all’attività lavorativa fino al giorno successivo all’intervento, con assenza di dolorose e lunghe medicazioni postoperatorie". Dunque vorrei qualche consiglio su come comportarmi, se è davvero così urgente operare e quale metodo voi consigliereste. Grazie in anticipo per la disponibilità.
Buona serata
[#1]
L' indicazione all' intervento appare condivisibile e le recidive in questa patologia sono possibili con tutte le tecniche.
Per quanto riguarda la tecnica, una regola in chirurgia dice che quando viene proposto un nuovo metodo che si ritiene piu' efficace delle tecniche esistenti, il fatto che non venga rapidamente applicato su larga scala pone quanto meno dei dubbi sui reali vantaggi.Auguri!
Per quanto riguarda la tecnica, una regola in chirurgia dice che quando viene proposto un nuovo metodo che si ritiene piu' efficace delle tecniche esistenti, il fatto che non venga rapidamente applicato su larga scala pone quanto meno dei dubbi sui reali vantaggi.Auguri!
Dottor Andrea Favara
http://www.andreafavara.it
[#2]
Utente
Dottore grazie per la risposta; Le indico comunque il link per poter visionare il video del "nuovo intervento" ( http://www.proctologiaromana.it/Video%20Angelo%202/Intervento%20Angelo.html ), magari, spero per me, si ricrederà. Sono d'accordo con Lei che di queste nuove tecniche a volte non c'è da fidarsi ma per poter soffrire un pò di meno si cercano sempre alternative. Non mi convince comunque la possibilità, con questa tecnica, di poter estirpare tutto il problema con due semplici "taglietti". Spero potrà visionare il video, magari è davvero valida. Confido sicuramente più nella sua esperienza e conoscenza medica che nella mia, dunque vorrei che lo visionasse se possibile. Grazie ancora e buon lavoro!
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 2.2k visite dal 25/03/2011.
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