Cisti sacro-coccigea
Salve, nel 2000 mi è stata diagnosticata una cisti sacro-coccigea, tratta allora con antibiotico e disinfiammata.
A dicembre 2010 la ciste si è nuovamente infiammata, ho seguito terapia con 10 giorni di Clavomed e la ciste si è disinfiammata nuovamente, salvo infiammarsi nuovamente ora, a fine febbraio 2011.
Temo fortemente di dover affrontare un intervento chirurgico, in quanto la ciste sembra essere tornata molto presto dopo il trattamento con Clavomed.
Ho tre domande:
1- posso "postporre" l'intervento, effettuando un altro ciclo di Clavomed, in quanto in un momento complicato che mi impossibilita alla convalscenza?
2- quale dei due interventi (per prima o seconda intenzione) è oggettivamente migliore, al di là dei tempi di convalescenza stessi?
3- l'intervento comporta dei rischi gravi? Non ho patologie pregresse, mi è stato solo diagnosticato anni fa una tendenza all'ipertrofia cicatriziale...
Grazie dell'aiuto!
A dicembre 2010 la ciste si è nuovamente infiammata, ho seguito terapia con 10 giorni di Clavomed e la ciste si è disinfiammata nuovamente, salvo infiammarsi nuovamente ora, a fine febbraio 2011.
Temo fortemente di dover affrontare un intervento chirurgico, in quanto la ciste sembra essere tornata molto presto dopo il trattamento con Clavomed.
Ho tre domande:
1- posso "postporre" l'intervento, effettuando un altro ciclo di Clavomed, in quanto in un momento complicato che mi impossibilita alla convalscenza?
2- quale dei due interventi (per prima o seconda intenzione) è oggettivamente migliore, al di là dei tempi di convalescenza stessi?
3- l'intervento comporta dei rischi gravi? Non ho patologie pregresse, mi è stato solo diagnosticato anni fa una tendenza all'ipertrofia cicatriziale...
Grazie dell'aiuto!
[#1]
1. Deve posporre l'intervento, perche' durante la fase acuta operare non e' per niente consigliabile
2. La tecnica chiusa consente un post-operatorio piu' agevole ma non e' utilizzabile per tutti i pazienti. La tecnica aperta e' senz'altro molto piu' impegnativa per il recupero del paziente, ma le complicanze sono ridotte al minimo. La decisione finale pero' deve prenderla il Chirurgo che decidera' di operarla.
3. ogni intervento presenta dei rischi. Quello dell'ipertrofia della cicatrice e' senza dubbio un problema per alcuni pazienti, pero' non credo che possa rinunciare all'intervento per questo.
Cordiali saluti
2. La tecnica chiusa consente un post-operatorio piu' agevole ma non e' utilizzabile per tutti i pazienti. La tecnica aperta e' senz'altro molto piu' impegnativa per il recupero del paziente, ma le complicanze sono ridotte al minimo. La decisione finale pero' deve prenderla il Chirurgo che decidera' di operarla.
3. ogni intervento presenta dei rischi. Quello dell'ipertrofia della cicatrice e' senza dubbio un problema per alcuni pazienti, pero' non credo che possa rinunciare all'intervento per questo.
Cordiali saluti
dott. Stefano Spina
www.stefanospina.com
[#4]
Utente
Salve, ho ricevuto il consulto chirurgico per la suddetta cisti, anzi due, a distanza di due mesi.
Nel primo si riportava:
"Reperti di ciste pilonidale sacrococcigea con 3 piccoli tramiti fistolosi. Al momento, non segni di flogosi in atto, né secrezioni.
Si consiglia intervento chirurgico di exercesi in anestesia locale."
Nel secondo, fatto a distanza di 2 mesi a causa di un mio trasferimento e dell'impossibilità di continuare le cure nel primo ospedale:
"Dolore in sede coccigea da circa 5 mesi senza apprezzabile obiettività per cisti pilonidale suppurata. In particolare, non sono evidenti al momento né tumefazioni né fiestole. La Rx grafia della regione coccigea evidenza lieve diastasi tra 1^ e 2^ vertebra coccigea con modesta angolatura a convessità posteriore di possibile significato postraumatico non recente.
Possibile coccigodinia (ciclo di laserterapia?). Da rivalutare se modificazione del quadro clinico".
Questo significa che la ciste C'E', ma che secondo il secondo chirurgo non è lei la causa del mio attuale fastidio, bensì la diastasi del coccige?
Se così fosse, oltre alla laserterapia già consigliata ci sono altri trattamenti (ortopedici? Posturali? Esercizi?) per risolvere la questione?
Grazie dell'aiuto!
Nel primo si riportava:
"Reperti di ciste pilonidale sacrococcigea con 3 piccoli tramiti fistolosi. Al momento, non segni di flogosi in atto, né secrezioni.
Si consiglia intervento chirurgico di exercesi in anestesia locale."
Nel secondo, fatto a distanza di 2 mesi a causa di un mio trasferimento e dell'impossibilità di continuare le cure nel primo ospedale:
"Dolore in sede coccigea da circa 5 mesi senza apprezzabile obiettività per cisti pilonidale suppurata. In particolare, non sono evidenti al momento né tumefazioni né fiestole. La Rx grafia della regione coccigea evidenza lieve diastasi tra 1^ e 2^ vertebra coccigea con modesta angolatura a convessità posteriore di possibile significato postraumatico non recente.
Possibile coccigodinia (ciclo di laserterapia?). Da rivalutare se modificazione del quadro clinico".
Questo significa che la ciste C'E', ma che secondo il secondo chirurgo non è lei la causa del mio attuale fastidio, bensì la diastasi del coccige?
Se così fosse, oltre alla laserterapia già consigliata ci sono altri trattamenti (ortopedici? Posturali? Esercizi?) per risolvere la questione?
Grazie dell'aiuto!
[#5]
La cisti c'e', le fistole pure: ci sono insomma tutte le ragioni per consigliarle l'intervento chirurgico. Sugli altri trattamenti, che esulano dalle competenze chirurgiche, le consiglio invece di consultare un Ortopedico e/o un Fisiatra.
Cordiali saluti
Cordiali saluti
[#6]
Utente
La ringrazio del consigli.
In realtà, io ero pronta all'intervento, ma il chirurgo che mi ha visitato ieri mi ha detto che NON mi opererà a meno che la ciste non si infiammi nuovamente, altrimenti lo ritiene inopportuno, visto che non riesce a tastare la ciste con le mani (non la sente in alcun modo) e che il dolore che provo si acuisce se mi spinge il coccige...
Per questo sono un po' confusa: mi consigliate l'intervento, ma il mio chirurgo di riferimento non lo ritiene opportuno. Devo richiedere un ennesimo parere, ossia una nuova visita chirurgica con un altro medico?
In realtà, io ero pronta all'intervento, ma il chirurgo che mi ha visitato ieri mi ha detto che NON mi opererà a meno che la ciste non si infiammi nuovamente, altrimenti lo ritiene inopportuno, visto che non riesce a tastare la ciste con le mani (non la sente in alcun modo) e che il dolore che provo si acuisce se mi spinge il coccige...
Per questo sono un po' confusa: mi consigliate l'intervento, ma il mio chirurgo di riferimento non lo ritiene opportuno. Devo richiedere un ennesimo parere, ossia una nuova visita chirurgica con un altro medico?
[#7]
A questo punto non saprei nemmeno io cosa dirle: il primo referto parlava di "ciste pilonidale sacrococcigea con 3 piccoli tramiti fistolosi", mentre mi pare che chi l'ha visitata recentemente non ha rilevato nulla di tutto cio'... Di certo non si puo' operare una cisti infiammata come vorrebbe fare qualcuno, anzi in caso di ascessualizzazione bisognerebbe rimandare l'intervento...
Cordiali saluti
Cordiali saluti
Questo consulto ha ricevuto 9 risposte e 3.7k visite dal 23/02/2011.
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