Una fistola sacrococcigea non infiammata,mi è stato fissato un intervento
Salve vorrei esporvi il mio problema,
nel giugno del 2006 dopo essermi accorto di varie perdite nella zona sacrococcigea mi sono fatto visitare e mi è stata diagnosticata una fistola sacrococcigea non infiammata,mi è stato fissato un intervento a cui mi sono sottoposto il 30 giugno.La fistola è stata rimossa e la ferita lasciata aperta,dopo un mese di medicazioni in ospedale 3 volte a settimana (di cui spesso dovevo rimettere la garze prima di arrivare alla medicazione successiva causa un ecesiva perdita di sangue)mi hanno dato la possibilità di curarmi a casa con acqua ossigenata e betadine oltre alla solita rasatura intorno alla zona della ferita,dicendomi che sarei dovuto ritornare il mese successivo per un controllo.Sembrava andare meglio la prime settimane di medicazioni a casa ma successivamente la ferita tornò ad aprirsi nuovamente e oltre a buttare un po di sangue usciva anche molta materia sopratutto quando rimanevo per troppo tempo in piedi,anche perchè intanto ero tornato a lavoro.Quando sono andato alla visita di controllo mi è stato detto dopo varie supposizioni che forse non era stata tolta del tutto la parte da asportare e che probabilmente avrei dovuto fare di nuovo l'intervento.Mi sono molto scoraggiato anche perchè ho una bimba piccola e un altra in arrivo e saper di ri operarmi un altra volta in cosi poco tempo non mi entusiasma.Cosi mi hanno consigliato di andare da un omeopata il quale dopo avermi visitato ha riscontrato la stessa diagnosi dei dottori alla visita cioè che non avevano tolto tutta la parte e che a lui sembrava strano dato che con l'ecografia che mi avrebbero dovuto fare prima (e che a me non hanno fatto) avrebbero dovuto evidenziare la parte da togliere.Cosi mi ha prescritto anche lui acqua ossigenata e betadine per disinfettare e inpacchi di malve per impedire alla ferita di chiudersi con ancora della materia dentro sperando che cosi tutto sarebbe tornato normale.Purtroppo non è stato cosi e io non so che fare potete darmi dei consigli???
nel giugno del 2006 dopo essermi accorto di varie perdite nella zona sacrococcigea mi sono fatto visitare e mi è stata diagnosticata una fistola sacrococcigea non infiammata,mi è stato fissato un intervento a cui mi sono sottoposto il 30 giugno.La fistola è stata rimossa e la ferita lasciata aperta,dopo un mese di medicazioni in ospedale 3 volte a settimana (di cui spesso dovevo rimettere la garze prima di arrivare alla medicazione successiva causa un ecesiva perdita di sangue)mi hanno dato la possibilità di curarmi a casa con acqua ossigenata e betadine oltre alla solita rasatura intorno alla zona della ferita,dicendomi che sarei dovuto ritornare il mese successivo per un controllo.Sembrava andare meglio la prime settimane di medicazioni a casa ma successivamente la ferita tornò ad aprirsi nuovamente e oltre a buttare un po di sangue usciva anche molta materia sopratutto quando rimanevo per troppo tempo in piedi,anche perchè intanto ero tornato a lavoro.Quando sono andato alla visita di controllo mi è stato detto dopo varie supposizioni che forse non era stata tolta del tutto la parte da asportare e che probabilmente avrei dovuto fare di nuovo l'intervento.Mi sono molto scoraggiato anche perchè ho una bimba piccola e un altra in arrivo e saper di ri operarmi un altra volta in cosi poco tempo non mi entusiasma.Cosi mi hanno consigliato di andare da un omeopata il quale dopo avermi visitato ha riscontrato la stessa diagnosi dei dottori alla visita cioè che non avevano tolto tutta la parte e che a lui sembrava strano dato che con l'ecografia che mi avrebbero dovuto fare prima (e che a me non hanno fatto) avrebbero dovuto evidenziare la parte da togliere.Cosi mi ha prescritto anche lui acqua ossigenata e betadine per disinfettare e inpacchi di malve per impedire alla ferita di chiudersi con ancora della materia dentro sperando che cosi tutto sarebbe tornato normale.Purtroppo non è stato cosi e io non so che fare potete darmi dei consigli???
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Non mi risulta che l' ecografia abbia un ruolo nella diagnosi della fistola sacrococcigea.
In caso di persistenza di malatta credo che il reintervento sia l' unica soluzione curativa. Auguri!
In caso di persistenza di malatta credo che il reintervento sia l' unica soluzione curativa. Auguri!
Dottor Andrea Favara
http://www.andreafavara.it
[#2]
Utente
non mi sono spiegato bene questo omeopata mi ha detto che mi avrebbero dovuto fare un tipo di ecografia inserendo un liquido di contrasto nel buco della fistola e poi tapparlo per vedere dove arrivava e per sapere quindi quanto c'era da togliere...non esiste altro modo bisogna operarsi per forsa?
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Gentile Utente,
possono essere vere tutte le ipotesi, sia relative ad una incompleta asportazione sia ad una recidiva o ad una reinfezione non rara quando la ferita rimane aperta. Bisogna valutare lo stato della ferita e decidere se continuare a medicare aspettandone la chiusura o reintervenire chirurgicamente.
Saluti
Dott. Claudio Bernardi
Chirurgia Plastica
www.claudiobernardi.it
possono essere vere tutte le ipotesi, sia relative ad una incompleta asportazione sia ad una recidiva o ad una reinfezione non rara quando la ferita rimane aperta. Bisogna valutare lo stato della ferita e decidere se continuare a medicare aspettandone la chiusura o reintervenire chirurgicamente.
Saluti
Dott. Claudio Bernardi
Chirurgia Plastica
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Dr. Claudio Bernardi
Chirurgia Plastica
www.claudiobernardi.it - www.lachirurgiaplastica.net
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 5k visite dal 23/09/2007.
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