Dolore parte dx addome
Gentilissimi dottori
da circa una settimana avverto dei dolorini nella parte dx dell'addome. Il dolore è sorto per la prima volta in maniera moderata con tre brevi fitte nella zona ileo cecale dx. Successivamente il fastidio, più che dolore (non continuo ma a tratti), si è spostato anche nella zona ombelicale dx (circa 2-3cm a dx dell'ombelico). Mi sono preoccupato perchè pensavo fossero i sintomi iniziali di un'appendicite acuta, tuttavia per il resto della giornata il fastidio è rimasto costante e sempre negli stessi punti (mai diffuso ma localizzato), ed, è andato scemando in serata. Inoltre, alla palpazione non avvertivo nessun dolore o perlomeno il fastidio non aumentava. La sera stessa ho contattato telefonicamente il mio medico curante che in virtù del fatto che il dolore era diminuito, mi ha tranquillizzato escludendo in prima ipotesi un'appendicite acuta. La mattina seguente al risveglio non avvertivo più questo fastidio che però è tornato nel corso della mattinata. Questa situazione si è protratta per l'intera settimana, cioè il fastidio non è mai aumentato di intensità tanto da farmi pensare di andare al PS o tanto da impedirmi di fare nulla (partite di calcetto comprese). In settimana il mio medico mi ha visitato e ha escluso un'appendicite parlando di colite.
L'unica differenza che ho riscontrato è che avvertivo dei dolorini anche al fianco dx all'altezza dell'ombelico, e nella zona del pube.
Preciso che durante la settimana non ho mai avvertito problemi quali nausea, vomito o diarrea e che non ho avuto febbre, inoltre, ho evacuato normalmente e quotidianamente, e che posso mangiare di tutto senza accusare un incremento del dolore. Alla luce di questo volevo chiedere:
1) Quante probabilità ci sono che si tratti di un'appendicite, seppur non acuta?;
2) In caso di risposta affermativa, posso stare tranquillo o la situazione potrebbe peggiorare da un momento all'altro?;
3) In caso di risposta negativa (comprendo che sia complicato) cosa potrebbe essere?
Ringraziando anticipatamente, porgo cordiali saluti.
da circa una settimana avverto dei dolorini nella parte dx dell'addome. Il dolore è sorto per la prima volta in maniera moderata con tre brevi fitte nella zona ileo cecale dx. Successivamente il fastidio, più che dolore (non continuo ma a tratti), si è spostato anche nella zona ombelicale dx (circa 2-3cm a dx dell'ombelico). Mi sono preoccupato perchè pensavo fossero i sintomi iniziali di un'appendicite acuta, tuttavia per il resto della giornata il fastidio è rimasto costante e sempre negli stessi punti (mai diffuso ma localizzato), ed, è andato scemando in serata. Inoltre, alla palpazione non avvertivo nessun dolore o perlomeno il fastidio non aumentava. La sera stessa ho contattato telefonicamente il mio medico curante che in virtù del fatto che il dolore era diminuito, mi ha tranquillizzato escludendo in prima ipotesi un'appendicite acuta. La mattina seguente al risveglio non avvertivo più questo fastidio che però è tornato nel corso della mattinata. Questa situazione si è protratta per l'intera settimana, cioè il fastidio non è mai aumentato di intensità tanto da farmi pensare di andare al PS o tanto da impedirmi di fare nulla (partite di calcetto comprese). In settimana il mio medico mi ha visitato e ha escluso un'appendicite parlando di colite.
L'unica differenza che ho riscontrato è che avvertivo dei dolorini anche al fianco dx all'altezza dell'ombelico, e nella zona del pube.
Preciso che durante la settimana non ho mai avvertito problemi quali nausea, vomito o diarrea e che non ho avuto febbre, inoltre, ho evacuato normalmente e quotidianamente, e che posso mangiare di tutto senza accusare un incremento del dolore. Alla luce di questo volevo chiedere:
1) Quante probabilità ci sono che si tratti di un'appendicite, seppur non acuta?;
2) In caso di risposta affermativa, posso stare tranquillo o la situazione potrebbe peggiorare da un momento all'altro?;
3) In caso di risposta negativa (comprendo che sia complicato) cosa potrebbe essere?
Ringraziando anticipatamente, porgo cordiali saluti.
[#1]
Andiamo con ordine.
1. Le possibilita' che si tratti di un'appendicite acuta sono zero. Non escluderei a priori invece che l'organo possa essere interessato da un'appendicopatia subacuta.
2. N/A
3. L'ipotesi che ha fatto il suo Medico (sindrome del colon irritabile) mi sembra assolutamente verosimile nonche' la piu' probabile.
Cordiali saluti
1. Le possibilita' che si tratti di un'appendicite acuta sono zero. Non escluderei a priori invece che l'organo possa essere interessato da un'appendicopatia subacuta.
2. N/A
3. L'ipotesi che ha fatto il suo Medico (sindrome del colon irritabile) mi sembra assolutamente verosimile nonche' la piu' probabile.
Cordiali saluti
dott. Stefano Spina
www.stefanospina.com
[#2]
Gentile Utente
A distanza non è possibile confermare nè smentire la diagnosi del suo medico curante.
Se la sintomatologia perdura si rechi di nuovo dal collega, saprà sicuramente rassicurarla.
La diagnosi della sindrome dell'intestino irritabile come quella di appendicite è clinica, ma se il suo medico riterrà opportuno potrà richiedere gli esami necessari a conferma della diagnosi.
A distanza non è possibile confermare nè smentire la diagnosi del suo medico curante.
Se la sintomatologia perdura si rechi di nuovo dal collega, saprà sicuramente rassicurarla.
La diagnosi della sindrome dell'intestino irritabile come quella di appendicite è clinica, ma se il suo medico riterrà opportuno potrà richiedere gli esami necessari a conferma della diagnosi.
Dr.Giuseppe D'Oriano Docente Scuola Speciale A.C.O.I. di Coloproctologia. Chirurgo Colonproctologo.
www.drgiuseppedoriano.blogspot.com
[#3]
Utente
Gen.li Dottori, innanzitutto vi ringrazio per le risposte date. Se posso approfittare della vostra disponibilità volevo chiedere in relazione al fatto che potrebbe trattarsi di appendicite subacuta (o cronica vero?), rigirando la domanda del punto (2), ovvero se posso stare tranquillo, o se la situazione potrebbe peggiorare da un momento all'altro. Poi volevo chiedere informazioni circa le cause che possono far sorgere un'appendicite cronica. Poichè quella acuta ho letto essere provocata da un'ostruzione del lume dell'appendice, la forma cronica si genera per lo stesso motivo o per cause differenti?
Se invece si tratta di colite, quanto tempo durano, in media, i disturbi?
Cordiali saluti e grazie ancora.
Se invece si tratta di colite, quanto tempo durano, in media, i disturbi?
Cordiali saluti e grazie ancora.
[#4]
Un'appendicopatia cronica si instaura piu' o meno per gli stessi motivi, ma generalmente porta ad una sintomatologia molto scarsa e poco paragonabile a quella di un'appendicite acuta. Un colon irritabile invece le dara' problemi fintanto che lei lo ignora: quando poi avra' imparato a gestire l'ansia e la dieta i disturbi diminuiranno fin quasi a scomparire. Lei comunque puo' stare tranquillo nella misura in cui le e' stato riferito dal suo Curante, non certo perche' possiamo dirglielo noi che non la conosciamo!
Cordiali saluti
Cordiali saluti
Questo consulto ha ricevuto 5 risposte e 2.9k visite dal 28/11/2010.
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Approfondimento su Colon irritabile
Il colon irritabile (o sindrome dell'intestino irritabile) è un disturbo funzionale che provoca dolore addominale, stipsi, diarrea, meteorismo: cause, cure e rimedi.