I punti ma ha detto che non hanno preso bene
Buonasera io sono stato operato di cisti pilonidale il 2 settembre 2010 mi hanno effettuato una chiusura per prima intenzione ho effettuate varie medicazioni in ambulatorio, ieri, venerdì 17 settembre vi è stata la scadenza dei 15 giorni per togliere i punti di sutura, sono andato e il dottore ha provveduto a togliere i punti ma ha detto che non hanno preso bene e forse che dovrà continuare la cura della ferita per seconda intenzione, ma ha detto di aspettare fino a lunedi mattina in visita ambulatoriale per valutare meglio sempre se la ferita non si apre prima e in questo caso devo correre al pronto soccorso.
Vorrei domandarvi gentilmente se è stato giusto rendersi conto di questa diagnosi solo dopo la scadenza dei 15 giorni e come mai sia possibile che una ferita di 8/9 cm, quindi una ciste non così grande proprio come mi hanno detto i dottori, ancora non sia riuscita a cicatrizzarsi anche riguardandomi in questo lungo periodo? adesso stò cercando di stare il + tempo stesso su di un lato per paura di far aprire la ferita, ma questi 15 giorni di degenza tramite i punti possono far accorciare i tempi di cura se dovrò effettuare la cura per seconda intenzione o e come se riparto da 0?
Grazie del vostro ascolto.
Vorrei domandarvi gentilmente se è stato giusto rendersi conto di questa diagnosi solo dopo la scadenza dei 15 giorni e come mai sia possibile che una ferita di 8/9 cm, quindi una ciste non così grande proprio come mi hanno detto i dottori, ancora non sia riuscita a cicatrizzarsi anche riguardandomi in questo lungo periodo? adesso stò cercando di stare il + tempo stesso su di un lato per paura di far aprire la ferita, ma questi 15 giorni di degenza tramite i punti possono far accorciare i tempi di cura se dovrò effettuare la cura per seconda intenzione o e come se riparto da 0?
Grazie del vostro ascolto.
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L'ampiezza della ferita non e' indicativa per i tempi di guarigione, che puo' avvenire per prima intenzione oppure, se il paziente e' sfortunato, parzialmente per seconda intenzione per una piccola parte di essa, come sembra stia accadendo a lei. Tutto nella norma, insomma: sono complicanze frequenti e non devono meravigliarla. Quello che invece non comprendo e' il perche' non siano state fatte delle medicazioni intermedie, cioe' prima dei 15 giorni. Sarebbero servite sia per ridurre i pericoli di infezione sia per accorgersi per tempo di eventuali piccole complicanze.
Cordiali saluti
Cordiali saluti
dott. Stefano Spina
www.stefanospina.com
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Gentile Utente,
come ho più volte affermato in altri analoghi consulti, credo che non esista in Chirurgia nulla di più incerto e imprevedibile del decorso post-operatorio di una fistulectomia sacrococcigea.
Il comportamento assunto dai Colleghi che la seguono è del tutto corretto e la possibilità che "una ferita di 8/9 cm" possa non giungere ad uno stato di sufficiente consolidamento è purtroppo frequente dopo questo tipo di intervento, trasformando una chiusura "per prima intenzione", che a mio parere resta sempre un TENTATIVO (e come tale andrebbe proposto), in una guarigione per "seconda". In tale evenienza meno fortunata ci si troverebbe comunque nella possibilità di non dover "ripartire da 0", approfittando della quota di cicatrizzazione che eventualmente sia giunta a buon fine.
come ho più volte affermato in altri analoghi consulti, credo che non esista in Chirurgia nulla di più incerto e imprevedibile del decorso post-operatorio di una fistulectomia sacrococcigea.
Il comportamento assunto dai Colleghi che la seguono è del tutto corretto e la possibilità che "una ferita di 8/9 cm" possa non giungere ad uno stato di sufficiente consolidamento è purtroppo frequente dopo questo tipo di intervento, trasformando una chiusura "per prima intenzione", che a mio parere resta sempre un TENTATIVO (e come tale andrebbe proposto), in una guarigione per "seconda". In tale evenienza meno fortunata ci si troverebbe comunque nella possibilità di non dover "ripartire da 0", approfittando della quota di cicatrizzazione che eventualmente sia giunta a buon fine.
Lucio Piscitelli - Napoli - 338 6503365
https://www.medicitalia.it/luciopiscitelli/#sede_1
[#3]
Utente
Grazie per aver risposto alle mie domande, il mio dubbio comunque nasceva dal fatto che legendo in diversi forum in rete, che complicanze del genere avvenivano nei primissimi giorni dopo l'intervento, anche altre persone che ho incontrato fuori l'ambulatorio erano state sottoposte a chiusura per prima intenzione ma dopo 2 giorni, ossia alla prima medicazione i dottori hanno provveduto a continuare per seconda, aprendo la ferita. Sarà stato un caso?
Lunedi vi informerò sull'esito della visita. Grazie ancora, arrivederci.
Lunedi vi informerò sull'esito della visita. Grazie ancora, arrivederci.
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Credo vi sia un po' di confusione.
Una riapertura così precoce potrebbe sottintendere la possibilità che la ferita sia stata zaffata (chiusura per "seconda") e che siano stati posizionati provvisoriamente punti di accostamento a scopo emostatico: non avrebbe senso rinunciare così presto al tentativo di chiusura "per prima", dal momento che i segni di una ascessualizzazione o di una deiscenza (mancata cicatrizzazione) vengono generalmente verificati dopo alcuni giorni.
Una riapertura così precoce potrebbe sottintendere la possibilità che la ferita sia stata zaffata (chiusura per "seconda") e che siano stati posizionati provvisoriamente punti di accostamento a scopo emostatico: non avrebbe senso rinunciare così presto al tentativo di chiusura "per prima", dal momento che i segni di una ascessualizzazione o di una deiscenza (mancata cicatrizzazione) vengono generalmente verificati dopo alcuni giorni.
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Deduco quindi che lei si sia sottoposto a medicazioni ogni due-tre giorni, come del resto sarebbe auspicabile in interventi di questo tipo. Penso allora, ma mi corregga se sbaglio, che le cose siano andate benone nel corso dei primi 12-13 giorni e che l'eventuale difetto nella chiusura della ferita riguardi soltanto una piccola parte di essa. Se cosi' fosse, penso che le cose non stiano andando poi cosi' male: si trattera' soltanto di pazientare un pochino. Ma intanto, la prego, non faccia paragoni con altri pazienti: se le ferite guarissero tutte allo stesso modo davvero basterebbe un computer per gestire un ambulatorio... E invece ci vogliono Medici e Infermieri in grado di prendere ogni volta una decisione diversa; perche' (per fortuna!) ognuno di noi e' una persona diversa, con un organismo che reagisce in maniera diversa da qualunque altro.
Cordiali saluti
Cordiali saluti
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Utente
Ieri sono andato a fare la medicazione in ambulatorio, il dottore ha detto che solo una piccola parte di 3/4 cm è leggermente aperta e ha eseguito un piccolo zaffo, inoltre gli ho chiesto se potevo riprendere attività universitaria e altro e mi ha detto che posso fare tutto, ma non c'è pericolo che nel fare "tutto" la ferita o la parte che ancora non si è totalmente chiusa si possa aprire o diventare ancora più grande? me lo chiedo perchè la mia università è fuori sede e quindi quando vado devo restare nella casa che ho affittato e devo fare un pò di camminata per arrivarci, quasi un paio di chilometri, inoltre stare tutto il giorno all'università seduto o per parecchio tempo in piedi mi preoccupa che possa danneggiare o interferire nel processo di cicatrizzazione o che peggio ancora "affaticandomi" possa peggiorare. Devo seguire ancora delle particolari attenzioni?
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Se le cose stanno come dice, in particolare se la ferita e' zaffata, i pericoli di complicanze sono a questo punto minimi. Certo l'aumento di sudorazione che segue una lunga camminata, oppure lo star seduti a lungo, non agevola la rapida risoluzione del caso. Il consiglio e' quindi di limitarsi allo stretto indispensabile, recandosi all'Universita' quando deve ma evitando troppa attivita' quando non e' necessario.
Cordiali saluti
Cordiali saluti
Questo consulto ha ricevuto 7 risposte e 5.6k visite dal 18/09/2010.
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