Ipersensibilita' e gonfiore della cute
Buongiorno, vi chieo cortesemente un parere su quanto mi accade. Sono stato operato di ernio plastica riduttiva recidiva a dx in febbraio scorso e 17 gg fa a sn. Il secondo intervento e' stato traumatico, in quanto eseguito in anestesia locale che non agito e successivamente iniettato in vena il max consentito di anestetico, che solo in minima parte ha attutito. La prima domanda Che vi pongo e': come mai non ha avuto risutato l'anestesia e perche' non e'stata eseguita l'epidurale come nel primo intervento? Anche in quel caso l'effetto dell'anestesia e' durato meno dell'intervento in corso d'opera, ma almeno in quel caso mi hanno sedato totalmente, poiche' hanno trovato due punti di lacerazione oltre la sostituzione della vecchia protesi. L'intervento e' durato circa 5 ore. Il secondo, anche qui due lacerazioni, durata 2.5 ore tutto da sveglio, perche' avevano necessita' di collaborazione per tossire. E stato dolorosissimo. Attualmente ho ancora un gonfiore come una pesca, Sulla zona pubica e una ipersensibilita' molto dolorosa anche al muoversi del pelo in ricrescita, oggi di circa 1 cm. La ferita e rosea e Ben chiusa. Ho pensato di trattarla con Tre applicazioni di lasonil gel, un po ha sgonfiato ma la sensibilta' dolorosa permane, onde evitare complicazioni, ho preferito sospendere anche il gel. Cosa fare? Nn riesco nemmeno a indossare l'intimo? Grazie e scusate il testo lungo, ma forse piu' completo
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Lei forse fa un po' di confusione riguardo l'anestesia. E anche sull'intervento non sembra avere le idee molto chiare. Non e' pero' una sua colpa, anzi credo che la colpa sia di noi Chirurghi, che a volte operiamo i pazienti dando per scontato che conoscano la procedura e gli effetti della medesima. Credo che bisognerebbe parlare di piu' con le persone, e quanto lei scrive non e' altro che una conferma di quello che le sto dicendo. Pero' anche su questo sito puo' trovare parecchi articoli e quesiti riguardo tali argomenti, e se ha tempo potra' saperne qualcosa di piu' leggendo i piu' importanti.
Per quanto riguarda i suoi fastidi: ha contattato il Chirurgo come le abbiamo consigliato l'11 aprile scorso? Che le ha detto il Collega?
Cordiali saluti
Per quanto riguarda i suoi fastidi: ha contattato il Chirurgo come le abbiamo consigliato l'11 aprile scorso? Che le ha detto il Collega?
Cordiali saluti
dott. Stefano Spina
www.stefanospina.com
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Utente
La ringrazio anche per essersi riallacciato alla precedente richiesta. Il chirurgo, tra l'altro lo stesso del 1 intervento, mi illustro' I vari rischi Che avrei incontrato su una unica soluzione di esecuzione operatoria sia a dx che a sn, nel caso in cui, per errore si fosse compromesso uno dei testicoli. Nessun commento sull'anestesia. Per quanto sia ignorante in materia, nel 1 caso di intervento d'ernia, feci anche il consulto con l'anestesista, cosa che in febbraio scorso avenne in pre sala prima di sottopormi all'epidurale. Nell'ultimo sono stato preparato sul tavolo operatorio direttamente dopo l'innesto della canula e flebina. Come legge nn ho confusione su quanto descrivo e non credo io dovessi chiedere consulto. Cio' che ho chiesto, quando ho visto coprirmi con I teli, quale tipo di anestesia avessero scelto per il caso. Mai avrei immaginato tale reazione. In sala, ho avuto anche modo di riferire al chirurgo l'andamento del decorso operatorio del pregresso, il quale mi congedo' che e' più che normale ci vogliano alcuni mesi da qui che si normalizzi, l'importante non fare sforzi, I quali non ho compiuto sebbene faccia un lavoro pesante. Una ulteriore osservazione vorrei farla se mi consente. Mi meraviglia come questi interventi, siano preparati in day hospital e il paziente chiamato al ricovero il giorno stesso dell'intervento, il quale vede il chirurgo di turno solo giu' in sala. Comunque e' una storia gia' dimenticata, nn ho idea di scontrarmi con alcuno e' solo una forma per documentarmi in materia, anche se sara' difficile capirne, onde evitare una prossima situazione, o se pensare di evitare anestesie locali, blande x il mio corpo. Mi scusi se mi sono dilungato, ma vi prego, cercate di capire anche noi che siamo a digiuno di certe procedure, grazie
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Mi fa piacere leggere questa sua risposta perche' cio' mi fornisce l'occasione per esporle alcuni concetti che magari possono essere utili anche ad altri Utenti che leggeranno questo post.
L'anestesia e' in genere commisurata non solo all'intervento da eseguire ma anche al paziente che vi si deve sottoporre: la stessa procedura chirurgica puo' quindi essere eseguita, in occasioni diverse, con anestesie diverse (generale, periferica, locale...). La scelta e' un compito del Chirurgo e dell'Anestesista, e viene comunque proposta al paziente che accetta apponendo la sua firma, dopo naturalmente aver ottenuto tutte le spiegazioni che desidera. Le recenti direttive ministeriali tendono pero' sempre di piu' a consigliare caldamente le Regioni, le ASL e le strutture ospedaliere, ad effettuare un maggior numero di interventi in regime di Day Hospital: non le nascondo che anche io in molti casi resto perplesso di fronte alla necessita' di mandare a casa un paziente che magari a stento sta in piedi, e potremmo discuterne finche' vuole; ma resta il fatto che, fatti salvi particolari casi selezionati, l'ernioplastica e altri interventi simili vengono indirizzati verso questa forma, per certi versi piu' razionale, di trattamento chirurgico. A questo punto comprendera' come puo' accadere che l'Anestesita visita il paziente nell'anticamera della Sala Operatoria...
Cordiali saluti
L'anestesia e' in genere commisurata non solo all'intervento da eseguire ma anche al paziente che vi si deve sottoporre: la stessa procedura chirurgica puo' quindi essere eseguita, in occasioni diverse, con anestesie diverse (generale, periferica, locale...). La scelta e' un compito del Chirurgo e dell'Anestesista, e viene comunque proposta al paziente che accetta apponendo la sua firma, dopo naturalmente aver ottenuto tutte le spiegazioni che desidera. Le recenti direttive ministeriali tendono pero' sempre di piu' a consigliare caldamente le Regioni, le ASL e le strutture ospedaliere, ad effettuare un maggior numero di interventi in regime di Day Hospital: non le nascondo che anche io in molti casi resto perplesso di fronte alla necessita' di mandare a casa un paziente che magari a stento sta in piedi, e potremmo discuterne finche' vuole; ma resta il fatto che, fatti salvi particolari casi selezionati, l'ernioplastica e altri interventi simili vengono indirizzati verso questa forma, per certi versi piu' razionale, di trattamento chirurgico. A questo punto comprendera' come puo' accadere che l'Anestesita visita il paziente nell'anticamera della Sala Operatoria...
Cordiali saluti
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Utente
Grazie e' stato abbastanza chiaro. So solo che devo avere molta pazienza e attendere che tutto si normalizzi anche nella peggiore delle ipotesi. Spero che cio' non avenga, ma nel caso, in futuro mi documentero', con pretesa, su tutto il corso operatorio prima di consentire al buoi con la propria firma. Forse c'e anche da valutare I pro e contro che una azienda ospedalira offre rispetto ad una struttura privata. La ringrazio vivamente per l'opinione e porgo cordiali saluti
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Le sue sono considerazioni assolutamente condivisibili: e' evidente che in una struttura ospedaliera privata le cose funzionano diversamente, pero' viene meno la gratuita' della prestazione. Purtroppo oggi la burocrazia ha fatto diventare l'intervento chirurgico un vero e proprio contratto che il Paziente "stipula" con il Chirurgo. Questo e' scaturito dalla necessita' di cautelare gli Utenti, ma alla fine anche i Medici stessi, sempre piu' spesso accusati di malpractice anche quando le accuse sono palesemente infondate. Ne e' derivato un rapporto tra le due parti probabilmente meno "umano" rispetto a qualche anno fa... Poi i tagli della spesa pubblica alle risorse disponibili per la Sanita' hanno fatto il resto!
Cordiali saluti
Cordiali saluti
Questo consulto ha ricevuto 5 risposte e 1.9k visite dal 04/05/2010.
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