Ernia inguinele sx plurirecidiva paucisintomatica
Egregi dottori,
da un po' di tempo mi disturba una punta d'ernia all'inguine sx. In questo periodo invernale fino a un mese fa circa ho preso l'influenza con conseguente bronchite che mi ha fatto parecchio ingrossare l'ernia aumentando i disturbi e facilitandone l’uscita ad ogni colpo di tosse. Ancora adesso soffro e sono obbligato a comprimere con la mano l'ernia per tossire o muovermi in una certa maniera perché fa male.
Ho affrontato una visita di chirurgia generale e quello sotto riportato ne è l'esito.
APP:
inviato dal curante per ernia inguinale sinistra recidiva sintomatica esame obiettivo
Regione inguinale: sx cicatrice chirurgica e tumefezicne di circa 2- 3 cm che trasmette i coipi di tosse
regione inguinele dx : negative
addome cicatrice epigastrica mediana con tumefezione del 3 infericre che trasmette i colpi di tosse.
Conclusioni: ernia inguinele sx plurirecidiva paucisintomatica, laparocele mediano di modesta entità asintomatico. Si illustra la possiblità di eseguire una alloplastica inguinale sx.
Fosse tutto qui le cose sarebbero normali ma. Il medico mi ha illustrato soprattutto sui rischi e non sui benefici. Ha iniziato con il rischio di asportare il testicolo. In realtà non ha detto rischio bensì : "operando dobbiamo togliere il testicolo”. Al che ho risposto che, a questa stregua ci avrei ripensato. Allora si è premurato a dirmi che era solo un rischio. Poi ha comnciato a rendermi edotto che la scuola attuale non opera le ernie come un tempo dove, se esisteva l'ernia si operava categoricamente. Oggi si cerca di lasciare così specie se non reca troppo disturbo e che perciò se io controllo bene la situazione posso restarmene così.
Insomma ha cercato in tutti i modi di non farmi decidere per l'intervento senza peraltro addurre una motivazione specifica e importante. Tant’è che mi ha congedato si con quel referto ma senza propormi un appuntamento per il ricovero o Day ospital che sia.
Nel riflettere ho pensato che: o ce l'aveva con il suo primario, o con l'azienda sanitaria per cui lavora.
Per la prima volta mi trovo davanti ad un chirurgo che dice di non operare una ernia così evidente, fastidiosa e anche dolorante in alcuni momenti e che avanza una serie pseudo motivazioni per non farlo.
Più tardi ho fatto anche il ragionamento contrario. Che mi abbia voluto salvare dalle grinfie di un operatore inesperto e poco abile ?
Francamente non so cosa pensare e chiedo a voi un parere, più che sul comportamento del medico, sulla necessità di intervenire e dove se esistono centri specializzati in ernie di questo tipo.
Ringrazio anticipatamente chi vorrà rispondermi.
da un po' di tempo mi disturba una punta d'ernia all'inguine sx. In questo periodo invernale fino a un mese fa circa ho preso l'influenza con conseguente bronchite che mi ha fatto parecchio ingrossare l'ernia aumentando i disturbi e facilitandone l’uscita ad ogni colpo di tosse. Ancora adesso soffro e sono obbligato a comprimere con la mano l'ernia per tossire o muovermi in una certa maniera perché fa male.
Ho affrontato una visita di chirurgia generale e quello sotto riportato ne è l'esito.
APP:
inviato dal curante per ernia inguinale sinistra recidiva sintomatica esame obiettivo
Regione inguinale: sx cicatrice chirurgica e tumefezicne di circa 2- 3 cm che trasmette i coipi di tosse
regione inguinele dx : negative
addome cicatrice epigastrica mediana con tumefezione del 3 infericre che trasmette i colpi di tosse.
Conclusioni: ernia inguinele sx plurirecidiva paucisintomatica, laparocele mediano di modesta entità asintomatico. Si illustra la possiblità di eseguire una alloplastica inguinale sx.
Fosse tutto qui le cose sarebbero normali ma. Il medico mi ha illustrato soprattutto sui rischi e non sui benefici. Ha iniziato con il rischio di asportare il testicolo. In realtà non ha detto rischio bensì : "operando dobbiamo togliere il testicolo”. Al che ho risposto che, a questa stregua ci avrei ripensato. Allora si è premurato a dirmi che era solo un rischio. Poi ha comnciato a rendermi edotto che la scuola attuale non opera le ernie come un tempo dove, se esisteva l'ernia si operava categoricamente. Oggi si cerca di lasciare così specie se non reca troppo disturbo e che perciò se io controllo bene la situazione posso restarmene così.
Insomma ha cercato in tutti i modi di non farmi decidere per l'intervento senza peraltro addurre una motivazione specifica e importante. Tant’è che mi ha congedato si con quel referto ma senza propormi un appuntamento per il ricovero o Day ospital che sia.
Nel riflettere ho pensato che: o ce l'aveva con il suo primario, o con l'azienda sanitaria per cui lavora.
Per la prima volta mi trovo davanti ad un chirurgo che dice di non operare una ernia così evidente, fastidiosa e anche dolorante in alcuni momenti e che avanza una serie pseudo motivazioni per non farlo.
Più tardi ho fatto anche il ragionamento contrario. Che mi abbia voluto salvare dalle grinfie di un operatore inesperto e poco abile ?
Francamente non so cosa pensare e chiedo a voi un parere, più che sul comportamento del medico, sulla necessità di intervenire e dove se esistono centri specializzati in ernie di questo tipo.
Ringrazio anticipatamente chi vorrà rispondermi.
[#1]
CON I LIMITI DI UNA VALUTAZIONE A DISTANZA
La presenza di un'ernia richiede di necessità la sua correzione chirurgica, a meno di gravissime controindicazioni, poiché essa lasciata al suo destino tenderà ad aumentare progressivamente di volume, lasciandola per di più esposto al rischio di complicazioni.
Che il trattamento di una recidiva sia alquanto più complesso è vero e la possibilità di complicazioni che possano coinvolgere il funicolo spermatico esiste, ma non con una probabilità tale da sconsigliare l'esecuzione di un intervento che è al contrario fortemente consigliabile.
Tali eventualità sono per altro ancor più rare nel caso in cui vengano prese in considerazione tecniche di "riparazione per via posteriore" (indicatissime in caso di ernia recidiva), che per la verità non tutti i Chirurghi eseguono, e che allontanano il rischio di lesioni a carico delle strutture funicolodeferenziali.
Mi permetto infine di consigliarLe di prendere in considerazione anche la riparazione del laparocele, per le stesse motivazioni richiamate a proposito dell'ernia.
La presenza di un'ernia richiede di necessità la sua correzione chirurgica, a meno di gravissime controindicazioni, poiché essa lasciata al suo destino tenderà ad aumentare progressivamente di volume, lasciandola per di più esposto al rischio di complicazioni.
Che il trattamento di una recidiva sia alquanto più complesso è vero e la possibilità di complicazioni che possano coinvolgere il funicolo spermatico esiste, ma non con una probabilità tale da sconsigliare l'esecuzione di un intervento che è al contrario fortemente consigliabile.
Tali eventualità sono per altro ancor più rare nel caso in cui vengano prese in considerazione tecniche di "riparazione per via posteriore" (indicatissime in caso di ernia recidiva), che per la verità non tutti i Chirurghi eseguono, e che allontanano il rischio di lesioni a carico delle strutture funicolodeferenziali.
Mi permetto infine di consigliarLe di prendere in considerazione anche la riparazione del laparocele, per le stesse motivazioni richiamate a proposito dell'ernia.
Lucio Piscitelli - Napoli - 338 6503365
https://www.medicitalia.it/luciopiscitelli/#sede_1
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 3.8k visite dal 02/05/2010.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.