Problemi canalizzazione post intervento
Buongiorno. Sto scrivendo per conto di mio padre (utente registrato) per avere un conforto sulla sua situazione.
Mio padre ha subito un intervento in laparascopia di esportazione della colecisti a causa di calcoli biliari. Al mattino seguente all'intervento, una emorragia interna originata dal taglio ombelicale ha comportato un intervento d'urgenza, con una seconda anestesia nell'arco di 12 ore, taglio addominale e pulizia del sangue accumulato nella parte bassa dell'addome, con conseguente manipolazione dell'intestino. I primi segni di canalizzazione si sono avuti solo dopo 96 ore dal secondo intervento, con aria e diarrea, preceduti da vomito biliare. Dopo 72 ore era stata effettuata una prima radiografia che non ha evidenziato blocchi intestinali, ripetuta anche dopo 96 ore, sempre con lo stesso esito. I medici ci hanno rassicurato sull'esito degli interventi e sullo stato di salute ma a tutt'oggi, 8 giorni dopo l'intervento, permangono numerosi disturbi: diarrea, inappetenza, debolezza, sporadici episodi di nausea di modesta entità e pressione alta (patologia pre-esistente). Dobbiamo davvero solo aspettare che tutto si sistemi o c'è il rischio di qualche ulteriore complicazione? Cosa è meglio fare in questi casi?
Grazie mille.
Mio padre ha subito un intervento in laparascopia di esportazione della colecisti a causa di calcoli biliari. Al mattino seguente all'intervento, una emorragia interna originata dal taglio ombelicale ha comportato un intervento d'urgenza, con una seconda anestesia nell'arco di 12 ore, taglio addominale e pulizia del sangue accumulato nella parte bassa dell'addome, con conseguente manipolazione dell'intestino. I primi segni di canalizzazione si sono avuti solo dopo 96 ore dal secondo intervento, con aria e diarrea, preceduti da vomito biliare. Dopo 72 ore era stata effettuata una prima radiografia che non ha evidenziato blocchi intestinali, ripetuta anche dopo 96 ore, sempre con lo stesso esito. I medici ci hanno rassicurato sull'esito degli interventi e sullo stato di salute ma a tutt'oggi, 8 giorni dopo l'intervento, permangono numerosi disturbi: diarrea, inappetenza, debolezza, sporadici episodi di nausea di modesta entità e pressione alta (patologia pre-esistente). Dobbiamo davvero solo aspettare che tutto si sistemi o c'è il rischio di qualche ulteriore complicazione? Cosa è meglio fare in questi casi?
Grazie mille.
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I disturbi che riferisce cono compatibili con il decorso postoperatorio di un intervento seguito da un reintervento laparotomico a breve distanza. Per indicazioni specifiche tuttavia ovviamente è indispensabile far riferimento ai colleghi che seguono personalmente suo padre e conoscono nei dettagli la situazione. Auguri!
Dottor Andrea Favara
http://www.andreafavara.it
[#4]
Utente
buonasera,
la aggiorno sulle condizioni di mio padre che fortunamente sta meglio ed è tornato a casa.
Le normali funzionalità sono riprese, si sente ancora un po' debole (del resto ha perso quasi 10 kg) e uno dei punti della ferita tarda a rimaginarsi ma per il resto ha già cicatrizzato piuttosto bene.
L'unica perplessità che ho è legata a un lieve gonfiore che gli è rimasto e che avverte in tutto l'addome. Rientra tutto nella norma?
Grazie ancora.
la aggiorno sulle condizioni di mio padre che fortunamente sta meglio ed è tornato a casa.
Le normali funzionalità sono riprese, si sente ancora un po' debole (del resto ha perso quasi 10 kg) e uno dei punti della ferita tarda a rimaginarsi ma per il resto ha già cicatrizzato piuttosto bene.
L'unica perplessità che ho è legata a un lieve gonfiore che gli è rimasto e che avverte in tutto l'addome. Rientra tutto nella norma?
Grazie ancora.
Questo consulto ha ricevuto 5 risposte e 57k visite dal 09/04/2010.
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