La prossima settimana comincio la laserterapia ma credo che non funzionerà nemmeno quella
Ho 25 anni sono di Torino e da circa un anno e mezzo soffro di coccigodinia ho fatto rx e due risonanze a distanza di un anno tutto negativo,ho fatto punture,per quasi un anno ho preso antiinfiammatori sempre diversi,ultrasuoni,infiltrazioni di cortisone e niente,ho fatto due diverse visite ortopediche,fisiatriche adesso la prossima settimana comincio la laserterapia ma credo che non funzionerà nemmeno quella. Esiste un intervento chirurgico che possa definitivamente farmi guarire?Sono molto stanca non riesco a sedermi nemmeno sulla ciambella e da più di un anno non riesco più a sdraiarmi dormo sempre a pancia in giù e mi alzo sempre col mal di schiena ho una bimba di 6 anni con cui non riesco più a giocare, mi sento un invalida al contrario posso solo stare in piedi. Potete consigliarmi un medico chirurgo specializzato in patologie come la mia in torino. Grazie Francesca.
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Gentile sig. ra Francesca è importante che lei esegua qualche altro consulto ortopedico, essendo di competenza specifica dell'Ortopedia - Traumatologia tale patologia .
Lei non lo dice, ma certamente è stato dopo un trauma per caduta sul bacino.
Sarebbe importantissimo valutare clinicamente il suo rachide lombo-sacrale ed analizzare gli accertamenti rx e le rmn che ha eseguito.
Comunque, vi è stata frattura o dislocazione di qualche vertebra coccigea ?
E' stata eseguita qualche manovra tecnica di " riduzione " da parte dei colleghi ortopedici?
Ha ragione e stia serena, Sono patologie molto dolorose e lunghe e nei casi estremi, di insuccesso di ogni trattamento, si esegue l'intervento chirurgico di riduzione della lesione e/o una resezione dell'ultima vertebra coccigea con ottimi risultati.
Si può rivolgere al C.T.O. di Torino o alla Clinica Ortopedica Universitaria di Torino, o alla Divisione Ortopedica delle Molinette di Torino.
Cordiali saluti
Alessandro Caruso
Specialista Ortopedico-Traumatologo//Fisiatra
Messina
Lei non lo dice, ma certamente è stato dopo un trauma per caduta sul bacino.
Sarebbe importantissimo valutare clinicamente il suo rachide lombo-sacrale ed analizzare gli accertamenti rx e le rmn che ha eseguito.
Comunque, vi è stata frattura o dislocazione di qualche vertebra coccigea ?
E' stata eseguita qualche manovra tecnica di " riduzione " da parte dei colleghi ortopedici?
Ha ragione e stia serena, Sono patologie molto dolorose e lunghe e nei casi estremi, di insuccesso di ogni trattamento, si esegue l'intervento chirurgico di riduzione della lesione e/o una resezione dell'ultima vertebra coccigea con ottimi risultati.
Si può rivolgere al C.T.O. di Torino o alla Clinica Ortopedica Universitaria di Torino, o alla Divisione Ortopedica delle Molinette di Torino.
Cordiali saluti
Alessandro Caruso
Specialista Ortopedico-Traumatologo//Fisiatra
Messina
Alessandro Caruso
Specialista Ortopedia - Traumat.//Medicina dello Sport
Specialista Medicina Fisica e Riabilitazione -Messina -
[#2]
Chirurgo generale, Colonproctologo, Gastroenterologo, Chirurgo apparato digerente, Chirurgo d'urgenza
Gentile Utente,
la sua patologia può avere diverse origini.
Sicuramente, sono d'accordo con il Collega Caruso, può esserci una origine ortopedica.
Altra possibilità è che si tratti di un problema di pertinenza chirurgica. C'è una tumefazione dolente sul coccige? c'è una fistola che secerne liquido purulento? In questo caso potrebbe trattarsi di un sinus pilonidalis, che si risolverebbe con l'asportazione chirurgica.
Ancora, se il dolore è legato ad altri sintomi e segni rettali, come stipsi, spasmo dello sfintere anale, prolasso rettale, ragadi etc etc, il dolore coccigeo può essere il segno di uno spasmo del muscolo elevatore dell'ano nella sua porzione pubococcigea e ileococcigea. In questo caso penso sia opportuna una visita coloproctologica. Mi sentirei di consigliarle il Centro Colorettale dell'ospedale di Ivrea.
Le porgo i migliori Auguri e resto a disposizione
Giovanni D. Tebala
gtebala@medicitalia.it
la sua patologia può avere diverse origini.
Sicuramente, sono d'accordo con il Collega Caruso, può esserci una origine ortopedica.
Altra possibilità è che si tratti di un problema di pertinenza chirurgica. C'è una tumefazione dolente sul coccige? c'è una fistola che secerne liquido purulento? In questo caso potrebbe trattarsi di un sinus pilonidalis, che si risolverebbe con l'asportazione chirurgica.
Ancora, se il dolore è legato ad altri sintomi e segni rettali, come stipsi, spasmo dello sfintere anale, prolasso rettale, ragadi etc etc, il dolore coccigeo può essere il segno di uno spasmo del muscolo elevatore dell'ano nella sua porzione pubococcigea e ileococcigea. In questo caso penso sia opportuna una visita coloproctologica. Mi sentirei di consigliarle il Centro Colorettale dell'ospedale di Ivrea.
Le porgo i migliori Auguri e resto a disposizione
Giovanni D. Tebala
gtebala@medicitalia.it
[#3]
Utente
Vi ringrazio per la risposta,no non sono caduta l'unica cosa che mi è venuta in mente in questo ultimo anno è stato il fatto che sei mesi prima dell'inizio del dolore ho cambiato casa e non avendo la patente per circa un mese ho portato la bambina all'asilo con la bici facevo il percorso quattro volte al giorno e buona parte era in salita, i medici che mi hanno visto hanno supposto che la continua pressione sul sellino potrebbe ever provocato la coccigodinia. Non ci sono ne fratture ne dislocazioni e neanche lividi o altro. Ho notato un leggero peggioramento dopo le infiltrazioni e per questo motivo le ho interrotte dopo everne fatte tre, poi tra l'altro non mi hanno minimamente giovato.Sono molto scoraggiata nessuna terapia fatto finora funziona.L'intervento chirurgico è rischioso riferito alla colonna vertebrale ci sono rischi di rimanere paralizzata? Non voglio sembrare catastrofica vorrei solo saperne qualcosa in più. Grazie mille.
[#4]
Gentile signora Francesca, come lei dice, non essendo la coccigodinia di origine traumatica e non essendosi risolta con le infiltrazioni locali, si dovrebbe indagare n
sulle patologie interessanti gli organi vicini.
Concordo con il Collega Tebala sulla necessità di un consulto di un collega proctologo, ed eseguirei dopo, se necessario, altresì un consulto ginecologico.
Stia serena e tranquilla, il coccige è molto doloroso, ma non provoca mai problemi di paralisi o altro.
E' stato valutato il rachide lombare ? Ancora,cara signora , bisogna fare una diagnosi di causa.
La sua coccigodinia è un sintomo, ma bisogna vedere quale è la causa di questo sintomo ?? Verosilmente è dipendente dagli organi viciniori e va tutto accertato con pazienza.
Cordiali saluti
Alessandro Caruso
Specialista Ortopedico-Traumatologo//Fisiatra
Messina
sulle patologie interessanti gli organi vicini.
Concordo con il Collega Tebala sulla necessità di un consulto di un collega proctologo, ed eseguirei dopo, se necessario, altresì un consulto ginecologico.
Stia serena e tranquilla, il coccige è molto doloroso, ma non provoca mai problemi di paralisi o altro.
E' stato valutato il rachide lombare ? Ancora,cara signora , bisogna fare una diagnosi di causa.
La sua coccigodinia è un sintomo, ma bisogna vedere quale è la causa di questo sintomo ?? Verosilmente è dipendente dagli organi viciniori e va tutto accertato con pazienza.
Cordiali saluti
Alessandro Caruso
Specialista Ortopedico-Traumatologo//Fisiatra
Messina
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Chirurgo generale, Colonproctologo, Gastroenterologo, Chirurgo apparato digerente, Chirurgo d'urgenza
Gentile Utente,
a parte il dolore, verosimilmente non ha altri motivi per cui preoccuparsi. Le consiglio ancora una visita coloproctologica per valutare il pavimento pelvico. In questo momento non vedo perché debba prendere in considerazione l'intervento chirurgico. E di che, poi? Siamo ancora in fase diagnostica!
Resto a disposizione e le porgo i migliori auguri
Giovanni D. Tebala
gtebala@medicitalia.it
a parte il dolore, verosimilmente non ha altri motivi per cui preoccuparsi. Le consiglio ancora una visita coloproctologica per valutare il pavimento pelvico. In questo momento non vedo perché debba prendere in considerazione l'intervento chirurgico. E di che, poi? Siamo ancora in fase diagnostica!
Resto a disposizione e le porgo i migliori auguri
Giovanni D. Tebala
gtebala@medicitalia.it
Questo consulto ha ricevuto 6 risposte e 20.1k visite dal 14/03/2007.
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