Febbricola dopo intervento radicalizzazione
Sono una donna di 42 anni e il 2 luglio scorso ho avuto un intervento di radicalizzazione in sede di asportazione di melanoma alla coscia sinistra, con chiusura e perdita di sostanza mediante rotazione di lembo fascio cutaneo.
L'esame istologico effettuato sul lembo ed anche sul linfonodo sentinella (anch'esso asportato all'inguine) ha dato esito negativo.
Il decorso post operatorio è stato complicato da ematoma, la cui fase di colliquazione si è conclusa da pochi giorni.
Inoltre dall'esame batteriologico sul liquido della ferita è stato riscontrato stafilococco aureus.
Sono in cura con antibiotici: Bactrim forte e Rifadin, oltre ad aver fatto numerose medicazioni con Prontosan.
Il 21 agosto l'ultimo esame sul liquido ha dato assenza di popolazione microbica.
Pertanto il chirurgo ha suturato le parti della ferita rimaste aperte fino a quel momento.
Subito dopo ho iniziato ad accusare una febbricola persistente(da un leggero rialzo di 36,8° a 37,2°). Accuso anche senso di spossatezza e da qualche giorno mal di testa e talvolta nausea.
Sto continuando la cura di antibiotici.
Ho eseguito gli esami ematici che hanno dato esito negativo:
Esame emocromo-citometrico
Leucociti (WBC) 6,20 x1000/:L [4,00 - 11,00]
Eritrociti (RBC) 4,45 milioni/:L [4,10 - 5,10]
Emoglobina (Hb) 13,60 g/dL [12,30 - 15,30]
Ematocrito (Ht) 40,6 % [36,0 - 45,0]
Volume eritrocitario medio (MCV) 91,4 fl [80,0 - 96,0]
Hb media eritrocitaria (MCH) 30,6 pg [27,5 - 33,2]
Conc. Hb media eritrocitaria (MCHC) 33,5 g/dL [32,0 - 35,5]
Distribuz. volume eritrocitario (RDW) 12,3 CV (%) [11,5 - 16,0]
Piastrine (PLT) 309 x1000/:L [150 - 400]
Volume medio piastrinico (MPV) 7,00 fl [6,00 - 12,00]
Formula leucocitaria
Neutrofili % 62,20 % [40,00 - 75,00]
Linfociti % 27,60 % [20,00 - 45,00]
Monociti % 5,00 % [1,00 - 10,00]
Eosinofili % 2,90 % [1,00 - 6,00]
Basofili % 0,50 % [0,00 - 1,00]
Neutrofili 3,86 x1000/:L [2,00 - 8,00]
Linfociti 1,71 x1000/:L [1,50 - 4,00]
Monociti 0,31 x1000/:L [0,20 - 1,00]
Eosinofili 0,18 x1000/:L [0,04 - 0,35]
Basofili 0,03 x1000/:L [0,00 - 0,20]
Coagulazione
Screening coagulativo
Fibrinogeno 361 mg/dl [200 - 400]
Chimica Clinica
Proteina C reattiva 0,04 mg/dl [0,0 - 0,5]
Anche comparando questi risultati con quelli preoperatori, non si notano variazioni.
Al momento le uniche speigazioni che ho ricevuto sono quelle dovute ad una fase di riassorbimento. Questa situazione mi sta allarmando e, date le complicazioni già avute, mi deprime. Vi sarei molto grata se voleste aiutarmi nel comprendere meglio la situazione.
L'esame istologico effettuato sul lembo ed anche sul linfonodo sentinella (anch'esso asportato all'inguine) ha dato esito negativo.
Il decorso post operatorio è stato complicato da ematoma, la cui fase di colliquazione si è conclusa da pochi giorni.
Inoltre dall'esame batteriologico sul liquido della ferita è stato riscontrato stafilococco aureus.
Sono in cura con antibiotici: Bactrim forte e Rifadin, oltre ad aver fatto numerose medicazioni con Prontosan.
Il 21 agosto l'ultimo esame sul liquido ha dato assenza di popolazione microbica.
Pertanto il chirurgo ha suturato le parti della ferita rimaste aperte fino a quel momento.
Subito dopo ho iniziato ad accusare una febbricola persistente(da un leggero rialzo di 36,8° a 37,2°). Accuso anche senso di spossatezza e da qualche giorno mal di testa e talvolta nausea.
Sto continuando la cura di antibiotici.
Ho eseguito gli esami ematici che hanno dato esito negativo:
Esame emocromo-citometrico
Leucociti (WBC) 6,20 x1000/:L [4,00 - 11,00]
Eritrociti (RBC) 4,45 milioni/:L [4,10 - 5,10]
Emoglobina (Hb) 13,60 g/dL [12,30 - 15,30]
Ematocrito (Ht) 40,6 % [36,0 - 45,0]
Volume eritrocitario medio (MCV) 91,4 fl [80,0 - 96,0]
Hb media eritrocitaria (MCH) 30,6 pg [27,5 - 33,2]
Conc. Hb media eritrocitaria (MCHC) 33,5 g/dL [32,0 - 35,5]
Distribuz. volume eritrocitario (RDW) 12,3 CV (%) [11,5 - 16,0]
Piastrine (PLT) 309 x1000/:L [150 - 400]
Volume medio piastrinico (MPV) 7,00 fl [6,00 - 12,00]
Formula leucocitaria
Neutrofili % 62,20 % [40,00 - 75,00]
Linfociti % 27,60 % [20,00 - 45,00]
Monociti % 5,00 % [1,00 - 10,00]
Eosinofili % 2,90 % [1,00 - 6,00]
Basofili % 0,50 % [0,00 - 1,00]
Neutrofili 3,86 x1000/:L [2,00 - 8,00]
Linfociti 1,71 x1000/:L [1,50 - 4,00]
Monociti 0,31 x1000/:L [0,20 - 1,00]
Eosinofili 0,18 x1000/:L [0,04 - 0,35]
Basofili 0,03 x1000/:L [0,00 - 0,20]
Coagulazione
Screening coagulativo
Fibrinogeno 361 mg/dl [200 - 400]
Chimica Clinica
Proteina C reattiva 0,04 mg/dl [0,0 - 0,5]
Anche comparando questi risultati con quelli preoperatori, non si notano variazioni.
Al momento le uniche speigazioni che ho ricevuto sono quelle dovute ad una fase di riassorbimento. Questa situazione mi sta allarmando e, date le complicazioni già avute, mi deprime. Vi sarei molto grata se voleste aiutarmi nel comprendere meglio la situazione.
[#1]
Gentile signora
le complicanze legate ad un intervento chirurgico purtroppo prevedono anche l'infezione, che puertroppo ha caratterizzato la sua storia clinica. In tal caso il trattamento consiste nella somministrazione di terapia antibiotica e nel controllo della ferita chirurgica. Gli esami riportati non evidenziano flogosi acute in atto (globuli bianchi, neutrofili e PCR nei limiti) e pertanto il rialzo termico da lei denunciato, seppur veramente esiguo, può essere riferibile ad una normale fase di riassorbimento. Consideri infine che le terapie antibiotiche possono indurre spossatezza.
Non potendo aggiungere altro per i limiti del mezzo usato la invito a risollevarsi moralmente. Il peggio dovrebbe proprio essere passato
Cordiali saluti
le complicanze legate ad un intervento chirurgico purtroppo prevedono anche l'infezione, che puertroppo ha caratterizzato la sua storia clinica. In tal caso il trattamento consiste nella somministrazione di terapia antibiotica e nel controllo della ferita chirurgica. Gli esami riportati non evidenziano flogosi acute in atto (globuli bianchi, neutrofili e PCR nei limiti) e pertanto il rialzo termico da lei denunciato, seppur veramente esiguo, può essere riferibile ad una normale fase di riassorbimento. Consideri infine che le terapie antibiotiche possono indurre spossatezza.
Non potendo aggiungere altro per i limiti del mezzo usato la invito a risollevarsi moralmente. Il peggio dovrebbe proprio essere passato
Cordiali saluti
Dr. F. Nardacchione
NB: qualunque sia il consulto la visita medica rimane imprescindibile
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 3.3k visite dal 31/08/2009.
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Approfondimento su Melanoma
Il melanoma (tumore maligno della pelle) è una forma di cancro molto aggressiva, che si sviluppa dalle cellule della pelle che producono melanina (melanociti).