Qualcuno mi può spiegare cosa mi succede?
Mi scuso in anticipo se non è la sezione giusta per questa domanda, ma nessuno mi risponde da ieri in vari settori e quindi ho messo una sezione casuale, basta che sia un medico a rispondermi alla fine.
Buongiorno, espongo un problema che mi tiene compagnia da circa un annetto o più non ricordo bene.
Da quando è iniziata la pandemia, sono caduto in forte stress e depressione e da circa un annetto sento un fastidio all'altezza dell epigastrio quando sforzo per defecare, tipo una sensazione di infiammazione.
Preciso che io dal 2014 circa soffrivo di reflusso con tosse molto stizzosa al mattino e a volte durante il giorno.
Ho fatto cura di un mese con Pantoprazolo ed è sparita la tosse.
Da quando è terminata la tosse, l idolenzimento all'altezza dell'epigastrio, sotto la gabbia toracica e poco sopra l'ombelico, lo sento peggiorato.
Come mai?
Ho pensato che potrebbe essere una reazione alla mancanza della tosse che per anni ha sforzato questa zona violentemente, ma ho dei dubbi.
Aggiungo che spesso questa sensazione sparisce e poi ricompare a sorpresa.
Spesso si accentua con digiuno, a volte anche dopo il pasto può durare o magari sparire, in ogni caso se premo con mano la zona interessata è molto dolorante e fastidioso.
Prima di tutto questo e dell'assunzione del pantoprazolo avevo sempre in questa zona una sensazione diversa, appena mi alzavo da un divano o altro a volte sentivo una morsa che stringeva e poi si rilasciava subito dopo da sola che mi dava disagio, sembrava che tagliasse il respiro, oppure se mi abbassavo a prendere una cosa a terra a volte, poi questi sintomi sono cambiati diciamo ma penso sia sempre la stessa origine lei che pensa?
Aggiungo un altro dettaglio, quando vivo situazioni di ansia o di spavento improvviso, sento un immediata reazione di questa parte interessata tipo sollecitazione, ma io non posso credere che sia solo ansia, alla base del fastidio ci deve essere per forza qualcosa, aggiungo che sono molto sedentario ultimamente, sto quasi sempre seduto, come mai prima di ora.
Concludendo ho pensato che possa essere un problema di diaframma infiammato o bloccato ma non sono certo, sta di fatto che il fastidio si sente anche solo sfiorando la pelle a volte dell'epigastrio, sotto lo sterno, quindi mi pare strano sia stomaco o altro.
Aggiungo un altro dettaglio, se premo sia a destra che a sinistra sotto lo sterno e non nel punto indolenzito, ugualmente si percepisce questo fastidio centrale, come se c'è un collegamento.
Sto facendo respirazioni profonde per esercitazione e sto notando che da più fastidio a volte la zona interessata, quasi non riesco a fare l'inspirazione profonda gonfiando la pancia.
Poi in questi ultimi giorni ho fatto un altro test, ho provato a tossire stando accovacciato e sento fastidio sia nella zona epigastrica che sui lati destra e sinistra anche se di meno rispetto a sopra.
Attendo le sue risposte e la ringrazio.
Buongiorno, espongo un problema che mi tiene compagnia da circa un annetto o più non ricordo bene.
Da quando è iniziata la pandemia, sono caduto in forte stress e depressione e da circa un annetto sento un fastidio all'altezza dell epigastrio quando sforzo per defecare, tipo una sensazione di infiammazione.
Preciso che io dal 2014 circa soffrivo di reflusso con tosse molto stizzosa al mattino e a volte durante il giorno.
Ho fatto cura di un mese con Pantoprazolo ed è sparita la tosse.
Da quando è terminata la tosse, l idolenzimento all'altezza dell'epigastrio, sotto la gabbia toracica e poco sopra l'ombelico, lo sento peggiorato.
Come mai?
Ho pensato che potrebbe essere una reazione alla mancanza della tosse che per anni ha sforzato questa zona violentemente, ma ho dei dubbi.
Aggiungo che spesso questa sensazione sparisce e poi ricompare a sorpresa.
Spesso si accentua con digiuno, a volte anche dopo il pasto può durare o magari sparire, in ogni caso se premo con mano la zona interessata è molto dolorante e fastidioso.
Prima di tutto questo e dell'assunzione del pantoprazolo avevo sempre in questa zona una sensazione diversa, appena mi alzavo da un divano o altro a volte sentivo una morsa che stringeva e poi si rilasciava subito dopo da sola che mi dava disagio, sembrava che tagliasse il respiro, oppure se mi abbassavo a prendere una cosa a terra a volte, poi questi sintomi sono cambiati diciamo ma penso sia sempre la stessa origine lei che pensa?
Aggiungo un altro dettaglio, quando vivo situazioni di ansia o di spavento improvviso, sento un immediata reazione di questa parte interessata tipo sollecitazione, ma io non posso credere che sia solo ansia, alla base del fastidio ci deve essere per forza qualcosa, aggiungo che sono molto sedentario ultimamente, sto quasi sempre seduto, come mai prima di ora.
Concludendo ho pensato che possa essere un problema di diaframma infiammato o bloccato ma non sono certo, sta di fatto che il fastidio si sente anche solo sfiorando la pelle a volte dell'epigastrio, sotto lo sterno, quindi mi pare strano sia stomaco o altro.
Aggiungo un altro dettaglio, se premo sia a destra che a sinistra sotto lo sterno e non nel punto indolenzito, ugualmente si percepisce questo fastidio centrale, come se c'è un collegamento.
Sto facendo respirazioni profonde per esercitazione e sto notando che da più fastidio a volte la zona interessata, quasi non riesco a fare l'inspirazione profonda gonfiando la pancia.
Poi in questi ultimi giorni ho fatto un altro test, ho provato a tossire stando accovacciato e sento fastidio sia nella zona epigastrica che sui lati destra e sinistra anche se di meno rispetto a sopra.
Attendo le sue risposte e la ringrazio.
[#1]
Buongiorno,
Premesso che in assenza di accertamenti è difficile stabilire la causa del problema, ciò che descrive sembra essere un problema funzionale gastrointestinale.
Si tratta di una condizione che si manifesta in maniera molto variabile da soggetto a soggetto, caratterizzata il più delle volte da una iper-risposta del'apparato gastrointestinale agli stress emotivi, che peraltro lei ben descrive ("Da quando è iniziata la pandemia, sono caduto in forte stress e depressione e da circa un annetto sento un fastidio all'altezza dell epigastrio quando sforzo per defecare, tipo una sensazione di infiammazione").
Si tratta di una condizione che può associare dolori addominali aspecifici a reflusso gastroesofageo, colon irritabile, problemi proctologici, alvo alterno, e manifestandosi spesso in maniera saltuaria ("Aggiungo che spesso questa sensazione sparisce e poi ricompare a sorpresa").
Spesso si accentua con digiuno, a volte anche dopo il pasto può durare o magari sparire, in ogni caso se premo con mano la zona interessata è molto dolorante e fastidioso.
Lei scrive "io non posso credere che sia solo ansia, alla base del fastidio ci deve essere per forza qualcosa". In effetti, alla base di questi problemi c'è "qualcosa", e questo qualcosa è una risposta abnormale dell'intestino agli stimoli emotivi e nervosi.
Esistono delle ottime terapie per trattare il suo problema, qualora fosse confermato. Resto a sua completa disposizione per ogni necessità.
Premesso che in assenza di accertamenti è difficile stabilire la causa del problema, ciò che descrive sembra essere un problema funzionale gastrointestinale.
Si tratta di una condizione che si manifesta in maniera molto variabile da soggetto a soggetto, caratterizzata il più delle volte da una iper-risposta del'apparato gastrointestinale agli stress emotivi, che peraltro lei ben descrive ("Da quando è iniziata la pandemia, sono caduto in forte stress e depressione e da circa un annetto sento un fastidio all'altezza dell epigastrio quando sforzo per defecare, tipo una sensazione di infiammazione").
Si tratta di una condizione che può associare dolori addominali aspecifici a reflusso gastroesofageo, colon irritabile, problemi proctologici, alvo alterno, e manifestandosi spesso in maniera saltuaria ("Aggiungo che spesso questa sensazione sparisce e poi ricompare a sorpresa").
Spesso si accentua con digiuno, a volte anche dopo il pasto può durare o magari sparire, in ogni caso se premo con mano la zona interessata è molto dolorante e fastidioso.
Lei scrive "io non posso credere che sia solo ansia, alla base del fastidio ci deve essere per forza qualcosa". In effetti, alla base di questi problemi c'è "qualcosa", e questo qualcosa è una risposta abnormale dell'intestino agli stimoli emotivi e nervosi.
Esistono delle ottime terapie per trattare il suo problema, qualora fosse confermato. Resto a sua completa disposizione per ogni necessità.
Prof. Dr. Francesco Caruso
Professore a Contratto Università San Raffaele - Roma
Responsabile Medico Chirurgia Mininvasiva, oncologica, coloprocto
[#2]
Utente
Grazie dottore della risposta, ma come è possibile ignorare la tosse che mi ha accompagnato per anni rovinandomi la pace? Questi fastidi si sono accentuati dopo la fine della tosse con il Pantoprazolo, prima ero normalissimo, avevo solo minimissimo fastidio se magari sforzavo per defecare ma non sempre, ora è una situazione impossibile, come è possibile che sia problema di stomaco? Io sto bene non ho acidità ora, e manco tosse e le ripeto se respiro profondamente ora sto notando fastidio da quando ho attuato respirazioni profonde per testare il diaframma...
[#4]
Utente
Io ricordo che quando avevo da adolescente le influenze con tosse, quando passava la tosse dopo 5 giorni o più, sentivo fastidio di sforzo dovuto a tosse appunto, mi chiedo dopo anni di tosse e non settimane, come mai lei esclude che ci sia un problema muscolare, così almeno capisco, grazie mille dottore.
[#6]
Io non escludo niente.
Sempre premesso che in assenza di una visita e di accertamenti è difficile dare giudizi esaustivi, reputo poco probabili le sue conclusioni diagnostiche rispetto alle mie.
Se ha il dubbio di un problema anatomico, può parlare con il proprio curante in merito e se concorda con il problema muscolare, o con la diagnosi di diaframma bloccato (se il diaframma fosse bloccato non respirerebbe, ndr) potrebbe eseguire degli accertamenti in merito.
Cordialita
Sempre premesso che in assenza di una visita e di accertamenti è difficile dare giudizi esaustivi, reputo poco probabili le sue conclusioni diagnostiche rispetto alle mie.
Se ha il dubbio di un problema anatomico, può parlare con il proprio curante in merito e se concorda con il problema muscolare, o con la diagnosi di diaframma bloccato (se il diaframma fosse bloccato non respirerebbe, ndr) potrebbe eseguire degli accertamenti in merito.
Cordialita
Questo consulto ha ricevuto 8 risposte e 4.3k visite dal 09/09/2021.
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