Caduta e midollo tranciato
Buongiorno,
provo a spiegarVi un pò cosa è successo a mio zio.
Sul posto di lavoro è caduto da una scala da un altezza di circa un metro e mezzo.
E' caduto di testa e si è piegato su se stesso. Non ha mai perso coscienza ma già appena caduto
ha detto che non sentiva più le gambe.
Arrivato al pronto soccorso lo operano immediatamente alla colonna vertebrale; a quanto ho appreso si è rotto la vertebra D7 e un'altra che non ricordo, il midollo osseo è stato tranciato, in più ha rotto 20 costole.
Dal primo momento il dottore chirurgo disse a mio zio che sarebbe rimasto paraplegico.
In famiglia ovviamente la disperazione.
Mio zio è ancora in terapia intensiva in quanto dopo l'operazione ha avuto un versamento pleurica e quindi i polmoni non riescono a ventilare, all'inizio aveva un tubo ora gli hanno fatto una tracheotomia. Lui ovviamente è molto sedato, ma ieri era abbastanza sveglio, ha parlato, ovviamente senza emettere suono, ed ha mangiato un pò.
Oggi al colloquio con i dottori ci hanno riferito che i polmoni non stanno ancora facendo il loro lavoro e che oltretutto ha dei germi nel sangue che stanno curando con antibiotici.
Io vorrei capire visto che l'incidente è avvenuto il 28/11/2014 è possibile che ci siano ancora tutte queste complicazioni?
C'è da dire che mio zio fumava almeno 3 pacchetti di sigarette al giorno e quindi hanno dovuto ripulire un bel pò i polmoni.
Un'altra domanda, ma questo germe nel sangue? Di cosa può trattarsi?
E in più vorrei chiedere è possibile che non ci diano una piccola speranza che lui recuperi le gambe ? Hanno addirittura detto che lui non sente dall'ombelico in giù... quindi neanche i suoi bisogni potrà fare. Mio zio è giovane ha 55 anni.
I medici non si esprimono in nessuna maniera... dicono che la medicina non è una scienza esatta ma dico io allora a chi le devo chiedere le risposte?
Scusate lo sfogo e grazie in anticipo per le vostre risposte.
provo a spiegarVi un pò cosa è successo a mio zio.
Sul posto di lavoro è caduto da una scala da un altezza di circa un metro e mezzo.
E' caduto di testa e si è piegato su se stesso. Non ha mai perso coscienza ma già appena caduto
ha detto che non sentiva più le gambe.
Arrivato al pronto soccorso lo operano immediatamente alla colonna vertebrale; a quanto ho appreso si è rotto la vertebra D7 e un'altra che non ricordo, il midollo osseo è stato tranciato, in più ha rotto 20 costole.
Dal primo momento il dottore chirurgo disse a mio zio che sarebbe rimasto paraplegico.
In famiglia ovviamente la disperazione.
Mio zio è ancora in terapia intensiva in quanto dopo l'operazione ha avuto un versamento pleurica e quindi i polmoni non riescono a ventilare, all'inizio aveva un tubo ora gli hanno fatto una tracheotomia. Lui ovviamente è molto sedato, ma ieri era abbastanza sveglio, ha parlato, ovviamente senza emettere suono, ed ha mangiato un pò.
Oggi al colloquio con i dottori ci hanno riferito che i polmoni non stanno ancora facendo il loro lavoro e che oltretutto ha dei germi nel sangue che stanno curando con antibiotici.
Io vorrei capire visto che l'incidente è avvenuto il 28/11/2014 è possibile che ci siano ancora tutte queste complicazioni?
C'è da dire che mio zio fumava almeno 3 pacchetti di sigarette al giorno e quindi hanno dovuto ripulire un bel pò i polmoni.
Un'altra domanda, ma questo germe nel sangue? Di cosa può trattarsi?
E in più vorrei chiedere è possibile che non ci diano una piccola speranza che lui recuperi le gambe ? Hanno addirittura detto che lui non sente dall'ombelico in giù... quindi neanche i suoi bisogni potrà fare. Mio zio è giovane ha 55 anni.
I medici non si esprimono in nessuna maniera... dicono che la medicina non è una scienza esatta ma dico io allora a chi le devo chiedere le risposte?
Scusate lo sfogo e grazie in anticipo per le vostre risposte.
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Comprendo il suo stato d'animo, ma purtroppo le lesioni midollari sono lesioni gravissime e non suscettibili di terapia.
Quello che suo zio ha subito è un trauma importante e le complicazioni polmonari e settiche sono possibili e richiedono lunghe terapie.
Da quello che riferisce le sue condizioni non sono ancora soddisfacenti, quindi bisogna attendere e sperare.
Auguri.
Quello che suo zio ha subito è un trauma importante e le complicazioni polmonari e settiche sono possibili e richiedono lunghe terapie.
Da quello che riferisce le sue condizioni non sono ancora soddisfacenti, quindi bisogna attendere e sperare.
Auguri.
Dr.Giuseppe D'Oriano Docente Scuola Speciale A.C.O.I. di Coloproctologia. Chirurgo Colonproctologo.
www.drgiuseppedoriano.blogspot.com
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 2.6k visite dal 10/12/2014.
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