Difficoltà a muovere normalmente il dito dopo amputazione apicale
Qualche giorno fa mi sono accidentalmente tagliato sull'indice destro in cucina con uno strumento a "mandolina".
Mi sono tagliato di netto circa 3 mm di punta del dito, togliendo anche una parte di unghia leggermente in obliquo verso il medio.
Al momento, sotto consiglio del mio medico e di farmacisti, la sto medicando una volta al giorno applicando "Connettivina Cerotto Hi-Tech 6x7 cm", "Connettivina Plus gel" e garza tutto intorno.
Ho notato stamattina, mentre intanto la ferita perde sempre meno sangue e credo inizi il processo di rimarginamento, che mi riesce abbastanza difficile muovere il dito su e giù, in particolare flettere l'articolazione tra falangetta e falangina.
Inoltre il dito nel complesso è leggermente gonfio, nulla di troppo evidente.
Aggiungo che sulla ferita di vede una patina di liquido giallastro trasparente in piccola quantità.
Questa difficoltà nel movimento credete sia legata al tenere il dito completamente fermo tutto il giorno, o comunque quasi totalmente fermo, in combinazione con magari il freddo di questi giorni e la mia impossibilità di tenere la mano calda?
O magari per la medicazione troppo stretta? O anche per una sorta di risposta nervosa che limita i movimenti per non sentire dolore al sito del taglio?
Oppure potrebbe essere sintomo di un qualche danno al tendine/infezione in corso nel dito?
Aggiungo che disinfetto sempre con acqua ossigenata ad ogni cambio medicazione di mattina.
Grazie in anticipo per la cortese risposta.
Mi sono tagliato di netto circa 3 mm di punta del dito, togliendo anche una parte di unghia leggermente in obliquo verso il medio.
Al momento, sotto consiglio del mio medico e di farmacisti, la sto medicando una volta al giorno applicando "Connettivina Cerotto Hi-Tech 6x7 cm", "Connettivina Plus gel" e garza tutto intorno.
Ho notato stamattina, mentre intanto la ferita perde sempre meno sangue e credo inizi il processo di rimarginamento, che mi riesce abbastanza difficile muovere il dito su e giù, in particolare flettere l'articolazione tra falangetta e falangina.
Inoltre il dito nel complesso è leggermente gonfio, nulla di troppo evidente.
Aggiungo che sulla ferita di vede una patina di liquido giallastro trasparente in piccola quantità.
Questa difficoltà nel movimento credete sia legata al tenere il dito completamente fermo tutto il giorno, o comunque quasi totalmente fermo, in combinazione con magari il freddo di questi giorni e la mia impossibilità di tenere la mano calda?
O magari per la medicazione troppo stretta? O anche per una sorta di risposta nervosa che limita i movimenti per non sentire dolore al sito del taglio?
Oppure potrebbe essere sintomo di un qualche danno al tendine/infezione in corso nel dito?
Aggiungo che disinfetto sempre con acqua ossigenata ad ogni cambio medicazione di mattina.
Grazie in anticipo per la cortese risposta.
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Se si è tagliato solo la punta del dito non può avere riportato danni ai tendini. Tutte le altre ipotesi sono possibili. Faccia controllare la ferita al suo MMG, per valutare anche un maggior intervallo fra una medicazione e l'altra.
Cordiali saluti.
Umberto Donati, MD
Cordiali saluti.
Umberto Donati, MD
Umberto Donati, MD
www.ortopedicoabologna.it
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 1.8k visite dal 05/02/2023.
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