Tenosinovite
Gentile Dotore
Mi chiamo Imma ho 40 anni e vivo a Napoli. Sono moglie e madre di un bimbo.
Mi è stata diagnosticata una sindrome del Tunnel Carpale + M. De quervain al polso sin.
4 mesi fa mi sono sottoposta all’intervento “Retinacolotomia flessoria e neurolisi mediano al canale carpale, apertura I° canale osteofibroso e tenolisi ABLP e EBP polso sin”
Sono passati 4 mesi ma soffro ancora di forti dolori e una parziale immobilità della mano.
Durante questo periodo ho effettuato una eco che ha evidenziato “esiti di apertura I canle OF con evidenzia di ampio slaminamento anecogeno delle guaine sinoviali de t.ABLP e EBP come da tenosivite acuta”. Conseguentemente ho effettuato 4 infiltrazioni a distanza di 15 giorni l’una dall’altra con “DEPO-MEDROL + LIDOCAINA 40 mg.” Intanto ho applicato anche u tutore per immobilizzare l’arto. Purtroppo non ho avuto giovamento da tale terapia. Per un maggiore approfondimento ho effettuato un RMN che ha evidenziato un “cospicuo versamento intraarticolare e distensione delle guaine tendinee dei flessori e degli estensori” mi hanno consigliato una serie di terapie (magneto, laser ecc.) che ho dovuto interrompere causa il dolore.
Purtroppo tutto questo mi ha portato a vivere una situazione di nervosismo e ansia che ho tentato di alleviare anche attraverso il parere di un secondo specialista.
Purtroppo non so se sia stata una buona idea. Mi ha diagnosticato, con la sola visita e senza prendere visione degli esami fatti, un probabile ingrossamento o addirittura una lesione del tendine conseguente all’operazione fata, di conseguenza mi ha consigliato una terapia con integratori vitaminici (anche perché sono sottopeso) e un controllo dopo 40 giorni. Nel caso non dovesse scomparire il dolore ha messo in conto un secondo intervento.
Ora io le chiedo un parere in merito e più specificamente esiste un esame approfondito per verificare una lesione tendinea e se è posibile una diagnosi con solo una visita medica. Inoltre la lesione non è in contrasto con la diagnosi degli esami eseguiti (Eco, RMN) ?
Sicura di una sua risposta la saluto.
Mi chiamo Imma ho 40 anni e vivo a Napoli. Sono moglie e madre di un bimbo.
Mi è stata diagnosticata una sindrome del Tunnel Carpale + M. De quervain al polso sin.
4 mesi fa mi sono sottoposta all’intervento “Retinacolotomia flessoria e neurolisi mediano al canale carpale, apertura I° canale osteofibroso e tenolisi ABLP e EBP polso sin”
Sono passati 4 mesi ma soffro ancora di forti dolori e una parziale immobilità della mano.
Durante questo periodo ho effettuato una eco che ha evidenziato “esiti di apertura I canle OF con evidenzia di ampio slaminamento anecogeno delle guaine sinoviali de t.ABLP e EBP come da tenosivite acuta”. Conseguentemente ho effettuato 4 infiltrazioni a distanza di 15 giorni l’una dall’altra con “DEPO-MEDROL + LIDOCAINA 40 mg.” Intanto ho applicato anche u tutore per immobilizzare l’arto. Purtroppo non ho avuto giovamento da tale terapia. Per un maggiore approfondimento ho effettuato un RMN che ha evidenziato un “cospicuo versamento intraarticolare e distensione delle guaine tendinee dei flessori e degli estensori” mi hanno consigliato una serie di terapie (magneto, laser ecc.) che ho dovuto interrompere causa il dolore.
Purtroppo tutto questo mi ha portato a vivere una situazione di nervosismo e ansia che ho tentato di alleviare anche attraverso il parere di un secondo specialista.
Purtroppo non so se sia stata una buona idea. Mi ha diagnosticato, con la sola visita e senza prendere visione degli esami fatti, un probabile ingrossamento o addirittura una lesione del tendine conseguente all’operazione fata, di conseguenza mi ha consigliato una terapia con integratori vitaminici (anche perché sono sottopeso) e un controllo dopo 40 giorni. Nel caso non dovesse scomparire il dolore ha messo in conto un secondo intervento.
Ora io le chiedo un parere in merito e più specificamente esiste un esame approfondito per verificare una lesione tendinea e se è posibile una diagnosi con solo una visita medica. Inoltre la lesione non è in contrasto con la diagnosi degli esami eseguiti (Eco, RMN) ?
Sicura di una sua risposta la saluto.
[#1]
L'esame clinico in genere è abbastanza dirimente.
La conferma viene fatta dall'esame ecografico o dalla RMN.
Mi permetto comunque di sollevare dei dubbi su quello che scrive in quanto temo che abbia mal compreso oppure il collega si sia mal spiegato.
Se il collega sospetta una "lesione" tendinea, ovvero una interruzione del tendine, questa può esser risolta solo chirurgicamente e assolutamente non con integratori vitaminici.
Gli integratori vitaminici trovano spazio solo nei danni di lieve entità dei nervi periferici.
Mi spiace non poterla aiutare oltre
Cordialmente
La conferma viene fatta dall'esame ecografico o dalla RMN.
Mi permetto comunque di sollevare dei dubbi su quello che scrive in quanto temo che abbia mal compreso oppure il collega si sia mal spiegato.
Se il collega sospetta una "lesione" tendinea, ovvero una interruzione del tendine, questa può esser risolta solo chirurgicamente e assolutamente non con integratori vitaminici.
Gli integratori vitaminici trovano spazio solo nei danni di lieve entità dei nervi periferici.
Mi spiace non poterla aiutare oltre
Cordialmente
Dr. M. Milano
drmilano@libero.it - www.lamanoedintorni.altervista.org
NB: il consulto online non può nè deve sostituire la visita reale
[#2]
Utente
Nel ringraziarla per la disponiilità vorrei corregere la diagnosi fatta durante la seconda visita con la quale il collega ha diagnosticato verbalmente una lesione ma leggendo la diagnosi fatta risulta "sospetta lesione ramo sensitivo nervo radiale conseguente a intervento chirurgico m. de quervain". Vorreisapere se è la stessa cosa Ringraziondola ancora per il servizio svolto le porgo distinti saluti.
[#3]
Ora il quadro mi è più chiaro...
il collega sospetta una lesione del ramo sensitivo del nervo radiale ( e non tendine).
In questo caso ha giustamente prescritto il complesso multivitaminico.
L'esame principe in questo tipo di lesione è l'elettromiografia. Tale esame tuttavia si positivizza dopo almeno 20 giorni dall'evento traumatico.
Mi permetto solo di aggiungere che in molti casi la sospetta lesione del nervo sensivito radiale altro non è che una compressione cicatriziale, per cui basta eseguire un adeguato scollamento della cicatrice per risolvere il problema.
Cordialmente
il collega sospetta una lesione del ramo sensitivo del nervo radiale ( e non tendine).
In questo caso ha giustamente prescritto il complesso multivitaminico.
L'esame principe in questo tipo di lesione è l'elettromiografia. Tale esame tuttavia si positivizza dopo almeno 20 giorni dall'evento traumatico.
Mi permetto solo di aggiungere che in molti casi la sospetta lesione del nervo sensivito radiale altro non è che una compressione cicatriziale, per cui basta eseguire un adeguato scollamento della cicatrice per risolvere il problema.
Cordialmente
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 4.5k visite dal 30/06/2009.
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