Lesione completa del complesso capsulo collaterale ulnare
Buongiorno,
il 17 aprile in seguito ad un trauma alla mano dx ho fatto una radiografia che non ha evidenziato fratture e una ecografia che invece ha evidenziato una lesione completa del complesso capsulo legamentoso, senza sovrapposizione delle due parti. Mi è stato consigliato dal medico di procedere in modo incruento in quanto potrebbe esserci la possibilità che il legamento posso cicatrizzare da solo. pertanto il medico mi ha immobilizzato con un gesso in vetroresina la mano.
A distanza di 22 giorni ho rimosso il gesso ma i movimenti del dito (soprattutto in flessione) sono assai limitati. Il dito tuttora sembra essere gonfio e bluastro ma non avverto alcun dolore. Vorrei sapere se il fatto che non riesco a flettere il dito e che è ancora gonfio è normale o possa essere sintomo di una "non guarigione" e che quindi debba essere curato di nuovo chirurgicamente. In quest'ultimo caso quante probabilità ho di riacquistare il 100% delle funzionalità? Se fosse da operare quanto incide il fatto che non sia stato operato subito?. La settimana prossima mi rechero comunque dall'ortopedico, ma vorrei sapere cosa aspettarmi....
La ringrazio per la disponibilità.
il 17 aprile in seguito ad un trauma alla mano dx ho fatto una radiografia che non ha evidenziato fratture e una ecografia che invece ha evidenziato una lesione completa del complesso capsulo legamentoso, senza sovrapposizione delle due parti. Mi è stato consigliato dal medico di procedere in modo incruento in quanto potrebbe esserci la possibilità che il legamento posso cicatrizzare da solo. pertanto il medico mi ha immobilizzato con un gesso in vetroresina la mano.
A distanza di 22 giorni ho rimosso il gesso ma i movimenti del dito (soprattutto in flessione) sono assai limitati. Il dito tuttora sembra essere gonfio e bluastro ma non avverto alcun dolore. Vorrei sapere se il fatto che non riesco a flettere il dito e che è ancora gonfio è normale o possa essere sintomo di una "non guarigione" e che quindi debba essere curato di nuovo chirurgicamente. In quest'ultimo caso quante probabilità ho di riacquistare il 100% delle funzionalità? Se fosse da operare quanto incide il fatto che non sia stato operato subito?. La settimana prossima mi rechero comunque dall'ortopedico, ma vorrei sapere cosa aspettarmi....
La ringrazio per la disponibilità.
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Le lesioni capsulo-legamentose delle dita richiedono sempre tempi piuttosto lunghi. Nel suo caso, va valutata con dei test "dinamici" se tale lesione è completa (in tale caso c'è una lassità importatente dell'articolazione ed è sempre indicato l'intervento chirurgico) o incompleta (in tale caso non c'è l'indicazione chirurgica).
Ma soprattutto non mi ha specificato quale dito e quale articolazione (interfalageo prossimale o distale o metacarpo-falangea).
Ad esempio, una particolare attenzione va posta nel caso sia stato leso il compartimento collaterale ulnare della metacarpo-falangea (M.F.) del pollice, che richiede un intervento ricostruttivo per incapacità di tale legamento di ripararsi con la semplice immobilizzazione (sempre che la lesione del legamento sia completa).
Nelle lesioni incomplete, in genere si preferisce un'immobilizzazione del dito in "posizione funzionale" (mai completamente diritto) e dove c'era la lesione si forma una cicatrice (responsabile di quella tumefazione di cui lei parlava). Poi va valutato caso per caso che tipo di rieducazione funzionale (assistita o meno) occorre iniziare e quando.
Va SEMPRE fatta una valutazione clinica da parte di una specialista in chirurgia della mano.
Non ci sono scorciatoie, nè l'ecografia o la risonanza possono sostituire un approfondito esame clinico del paziente.
Cordiali saluti.
Ma soprattutto non mi ha specificato quale dito e quale articolazione (interfalageo prossimale o distale o metacarpo-falangea).
Ad esempio, una particolare attenzione va posta nel caso sia stato leso il compartimento collaterale ulnare della metacarpo-falangea (M.F.) del pollice, che richiede un intervento ricostruttivo per incapacità di tale legamento di ripararsi con la semplice immobilizzazione (sempre che la lesione del legamento sia completa).
Nelle lesioni incomplete, in genere si preferisce un'immobilizzazione del dito in "posizione funzionale" (mai completamente diritto) e dove c'era la lesione si forma una cicatrice (responsabile di quella tumefazione di cui lei parlava). Poi va valutato caso per caso che tipo di rieducazione funzionale (assistita o meno) occorre iniziare e quando.
Va SEMPRE fatta una valutazione clinica da parte di una specialista in chirurgia della mano.
Non ci sono scorciatoie, nè l'ecografia o la risonanza possono sostituire un approfondito esame clinico del paziente.
Cordiali saluti.
Dr. Giorgio LECCESE
NB: il consulto online non può nè deve sostituire la visita reale
[#2]
Utente
Si dunque.. si tratta del pollice della mano dx. La lesione riguarda il legamento ulnare e la lesione è completa (così è emerso dell'ecografia e dalla visita clinica dell'ortopedico). L'ortopedico ha ritenuto opportuno immobilizzarlo è basta poichè tra non vi era sovrapposizione di non ricordo cosa, mi sembra apnoneuresi (boh).E' passato più di mese dall'infortunio e ieri ho rimosso il gesso e ora come ora non riesco a piagare il pollice ne verso il basso, ne verso l'alto e neanche lateralmente.. è normale?
Non è che il fatto che il dito sia gonfio e che non riesco a piegarlo vuol dire che non è guarito?
Non è che il fatto che il dito sia gonfio e che non riesco a piegarlo vuol dire che non è guarito?
[#3]
Come le ho detto nella mia prima risposta, la sua è la più delicata tra le lesioni legamentose delle dita: il medico che l'ha trattata ha concluso che non era necessario l'intervento SOLO sulla base degli esami strumentali (ECO, RM), oppure ha valutato la lassità articolare residua con manovre di "stress"?
Tali manovre sono imprescindibili per poter decidere cosa fare: in pratica, se il dito afferrato dalle mani dell'esaminatore devìa verso il lato radiale (quello opposto alla lesione) oltre un certo numero di gradi, c'è sicuramente l'indicazione chirurgica.
Qualora ci fosse tale indicazione (va visto direttamente da uno specialista), a distanza di un mese diventa tutto più complicato.
Di per sè, la semplice tumefazione residua non è un problema se non c'è dolore e lassità durante la "pinza" tra pollice e indice.
Al contrario, se lei stringendo con una certa forza il pollice contro l'indice ha dolore ma soprattutto ha l'impressione che il pollice subisca una dviazione dal lato opposto (lato radiale), secondo me è assolutamente indicato (anche se tardivo) un intervento riparativo.
Cordiali saluti.
Tali manovre sono imprescindibili per poter decidere cosa fare: in pratica, se il dito afferrato dalle mani dell'esaminatore devìa verso il lato radiale (quello opposto alla lesione) oltre un certo numero di gradi, c'è sicuramente l'indicazione chirurgica.
Qualora ci fosse tale indicazione (va visto direttamente da uno specialista), a distanza di un mese diventa tutto più complicato.
Di per sè, la semplice tumefazione residua non è un problema se non c'è dolore e lassità durante la "pinza" tra pollice e indice.
Al contrario, se lei stringendo con una certa forza il pollice contro l'indice ha dolore ma soprattutto ha l'impressione che il pollice subisca una dviazione dal lato opposto (lato radiale), secondo me è assolutamente indicato (anche se tardivo) un intervento riparativo.
Cordiali saluti.
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 8.6k visite dal 20/05/2009.
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