Dolori ad entrambe gli avambracci da 2 anni
Sono un ex musicista professionista dico ex perchè da 2 anni ho intensi dolori agli avambracci dal gomito al pollice in particolare che non mi permettono di suonare.
Ho eseguito veramente un numero spropositato di visite e nessun esame giustifica il dolore.
Smesso il mio percorso ho iniziato a studiare psicologia quindi non ho piu sforzato ma tutt’ora sono molto presenti.
Si pensava anche un problema psicosomatico ma sono seguito da uno psichiatra che affferma che non può essere dopo 2 anni ancora presente come psicosomatico.
Come dovrei procedere?
Attualmente da 6 mesi mi hanno trattato la cervicale con un discreto successo ma appena ho cominciato la postura le prescritta sono ricomparsi come se non avessi fatto nessun trattamento.
Ho eseguito veramente un numero spropositato di visite e nessun esame giustifica il dolore.
Smesso il mio percorso ho iniziato a studiare psicologia quindi non ho piu sforzato ma tutt’ora sono molto presenti.
Si pensava anche un problema psicosomatico ma sono seguito da uno psichiatra che affferma che non può essere dopo 2 anni ancora presente come psicosomatico.
Come dovrei procedere?
Attualmente da 6 mesi mi hanno trattato la cervicale con un discreto successo ma appena ho cominciato la postura le prescritta sono ricomparsi come se non avessi fatto nessun trattamento.
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Il dolore all'avambraccio che si irradia al pollice e che è associato (come Lei dice) a problemi cervicali fanno pensare che si trati di una cerviobrachialgia, frequente tra i suonatori, che sono costretti a mantenere posizioni viziate con il rachide cervicale (v. ad s. https://fisiomusica.webnode.it/l/cervicalgia-e-cervicobrachialgia/).
Ha mai fatto una RMN cervicale? una eletromiografia? ha perdita o riduzione di sensibilità e/o forza in uno o entrmbi gli arti superiori?
Ha mai fatto una RMN cervicale? una eletromiografia? ha perdita o riduzione di sensibilità e/o forza in uno o entrmbi gli arti superiori?
Dr. Sandro Reverberi
[#2]
Utente
Salve,
Innanzitutto grazie della rapida risposta. Si ho eseguito rm cervicale si riscontrò una leggera protrusione c5 - c6; elettromiografia negativa; nessuna riduzione di forza o almeno si riduce perchè provo dolore. Sono mesi che il Fisio mi tratta la cervicale, dicembre - aprile , ma la situazione è migliorata di un 30% ma non di più lei che ne pensa?
Innanzitutto grazie della rapida risposta. Si ho eseguito rm cervicale si riscontrò una leggera protrusione c5 - c6; elettromiografia negativa; nessuna riduzione di forza o almeno si riduce perchè provo dolore. Sono mesi che il Fisio mi tratta la cervicale, dicembre - aprile , ma la situazione è migliorata di un 30% ma non di più lei che ne pensa?
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Da quanto Lei ha scritto, credo che sia molto probabile che il dolore provenga dalla discopatia ; per poterlo confermare bisognerebbe visitarla per vedere se le manovre di stiramento radicolare sono positive oppure no. La negatività della EMG fa pensare che sia soltanto una sindrome irritativa senza compressione delle radici nervose. La anamnesi e l'esame obiettivo sono molto importanti : come sono cominciati i suoi disturbi? Si accentuano quando suona? si accentuano di notte? che strumento suona (o suonava)? il dolore scende verso il pollice o sale dal pollice all'avambraccio? I riflessi osteotendinei sono normali? Dovrebbe rivolgersi presso un medico esperto dei problemi del rachide cervicale e, se possibile, anche delle patologie dei musicisti.
[#4]
Utente
buongiorno dottore,
Il disturbo è presente da 2 anni e non riesco a suonare perchè fa male ma non peggiora realmente suonando ma dopo aver suonato. Io li percepisco dal polso a salire ma sono variabili. Quello che mi domandavo è se è possibile che innanzitutto sia bilaterale e che poi dopo anni ancora sia così invalidante. I miei disturbi sono cominciati prima braccio dx e poi un mese dopo sx. Suonavo chitarra classica. Poi l’aver questo disturbo mi si riversa anche in patologie di stress su stomaco e intestino. Successivamente alla ginnastica postura le diventa ingestibile e l’unico farmaco che mi da sollievo è il patrol ( oppiaceo ).
Il disturbo è presente da 2 anni e non riesco a suonare perchè fa male ma non peggiora realmente suonando ma dopo aver suonato. Io li percepisco dal polso a salire ma sono variabili. Quello che mi domandavo è se è possibile che innanzitutto sia bilaterale e che poi dopo anni ancora sia così invalidante. I miei disturbi sono cominciati prima braccio dx e poi un mese dopo sx. Suonavo chitarra classica. Poi l’aver questo disturbo mi si riversa anche in patologie di stress su stomaco e intestino. Successivamente alla ginnastica postura le diventa ingestibile e l’unico farmaco che mi da sollievo è il patrol ( oppiaceo ).
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Gent.mo Utente, casualmente anch'io suono la chitarra classica. I disturbi tipici del chitarrista sono rappresentati soprattutto dalle tendiniti, dalle patologie da sovraccarico funzionale, dalla "distonia focale", dalle sindromi nervose canalicolari.
E' raro (ma non impossibile) nel chitarrista che compaiano disturbi cervicali o cervicobrachialgie, a meno che non ci siano fattori predisponenti al di fuori dell'attività musicale vera e propria o che Lei non assuma posture viziate (ad es. nel leggere gli spartiti mentre suona). Il dolore al rachide cervicale è comunque molto frequente nella popolazione. Dalle sole sue parole non si riesce a valutare se il suo sia un problema causato dall'attività di musicista (magari una tendinopatia) o se invece il suo sia un problema generale che viene accentuato nel momento che suona (come può essere una cervicobrachialgia). La patologia da sovraccarico dovrebbe migliorare con la sospensione dell'attività (ma Lei dice che ha ancora disturbi pur suonando molto meno). Il dolore brachialgico di origine cervicale d'altra parte è generalmente descritto come diretto verso la mano e non viceversa, come Lei afferma...
Solo una visita accurata perciò può dirimere i dubbi diagnostici e quindi permettere di arrivare ad una terapia mirata, magari richiedendo ulteriori esami appropriati.
Se comunque vuole approfondire il tema delle patologie tipiche del chitarrista (con qualche suggerimento di prevenzione), le suggerisco di leggere:
http://tesi.cab.unipd.it/52918/1/MARCHELLE_Mauro.pdf
E' raro (ma non impossibile) nel chitarrista che compaiano disturbi cervicali o cervicobrachialgie, a meno che non ci siano fattori predisponenti al di fuori dell'attività musicale vera e propria o che Lei non assuma posture viziate (ad es. nel leggere gli spartiti mentre suona). Il dolore al rachide cervicale è comunque molto frequente nella popolazione. Dalle sole sue parole non si riesce a valutare se il suo sia un problema causato dall'attività di musicista (magari una tendinopatia) o se invece il suo sia un problema generale che viene accentuato nel momento che suona (come può essere una cervicobrachialgia). La patologia da sovraccarico dovrebbe migliorare con la sospensione dell'attività (ma Lei dice che ha ancora disturbi pur suonando molto meno). Il dolore brachialgico di origine cervicale d'altra parte è generalmente descritto come diretto verso la mano e non viceversa, come Lei afferma...
Solo una visita accurata perciò può dirimere i dubbi diagnostici e quindi permettere di arrivare ad una terapia mirata, magari richiedendo ulteriori esami appropriati.
Se comunque vuole approfondire il tema delle patologie tipiche del chitarrista (con qualche suggerimento di prevenzione), le suggerisco di leggere:
http://tesi.cab.unipd.it/52918/1/MARCHELLE_Mauro.pdf
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Utente
Grazie dottore ora leggerò il testo che mi ha linkato. Il dolore si dipende molto dalla giornata se dalla mano o dal gomito. Si ho sospeso di suonare da 2 anni ma niente continuano ad esserci. Con lo sforzo peggiora ho sensazioni bruciore sopratutto al pollice solo che stranamente gli esami Rm non riscontrano tendinopatie.
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Se ha già fatto una RMN negativa per tendinopatie e lesioni ossee (con la RMN si vede anche l'osso) e la EMG è risultata negativa per una sindrome canalicolare, per esclusione rimane la cervicobrachialgia, legata alla discopatia C5-C6. A questo punto le conviene concentrarsi sulla colonna cervicale, magari dopo aver fatto un opportuno riscaldamento dei muscoli del collo prima di suonare e dopo aver eliminato le posture viziate mentre suona. Può andare anche da un osteopata se non ha avuto beneficio con la tradizionale fisio-chinesiterapia. Se poi a distanza di tempo persistessero disturbi importanti, le converrà ripetere la EMG (gli aghi le erano stati posti solo su avambraccio e mano o anche sul braccio? la radicolopatia cervicale spesso non viene indagata, se l'esame era stato chiesto solo per una sindrome del tunnel carpale...).
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Sicuramente esistono patologie che possono sfuggire alle indagini che Lei ha fatto. Tenga presente che gli esami di laboratorio come RMN, ecografia, elettromiografia (ma anche Rx, esami ematochimici, ecc.) sono generalmente precisi e affidabili, ma hanno tutti dei limiti. Non esiste l'esame che abbia una precisione assoluta e che non abbia margini di errore. Ogni esame ha poi un proprio ambito di appropriatezza : una radiografia può dare informazioni sull'osso della parte indagata, ma non può dire nulla su un problema neurologico o circolatorio di quella parte. Una EMG, ad es., può risutare negativa anche in presenza di una patologia neurologica in atto (sopratutto se in fase iniziale). Nessuno di questi esami quindi può sostituire la visita che, effettuata da una persona esperta, permette interpretare al meglio le informazioni che direttamente o indirettamente il paziente formisce. E' solo in base ad una visita accurata che si possono richiedere esami in maniera corretta. Gli esami devono essere mirati al sospetto cinico. Altrimenti si corre il rischio di fare tanti esami senza arrivare alla soluzione del problema. Uno dei mali che affligge la medicima moderna è proprio il fatto che spesso ci si affida ciecamente alle macchine e che quindi vengono richiesti tanti esami trascurando la visita approfondita del paziente.
Questo consulto ha ricevuto 9 risposte e 3.4k visite dal 04/04/2021.
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