Tunnel carpale e tenosinovite post frattura

Sono 55 enne, uomo, non ho patologie diabetiche o di altro genere.


Dopo immobilizzazione per frattura scomposta della testa del V metacarpo (boxer fracture) alla rimozione del gesso si è innescata sofferenza del nervo mediano (tunnel carpale) e tenosinovite stenosante di De Quervain con sospetta sindrome algodistrofica.


Sono passati ormai due mesi e nonostante fisioterapia e massaggi con varie creme le dita si flettono sempre meno, in particolare il IV e V dito che erano immobilizzati dalla stecca nel gesso.


Sul palmo sempre a quella altezza sento la zona dura e fibrosa, ma non dolente.
Non ho forza nella mano ed è tutta addormentata.


Ho eseguito RX, RM che eidenzia edema dei tessuti molli ed EMG.
Quest'ultima riporta sofferenza del nervo ulnare e del nervo mediano.


Sto facendo anche magnetoterapia domiciliare, ormai due mesi di integratori vari per il microcircolo e per la guaina nervosa (Acido Alfa Lipoico, PEA, etc, bromelina, etc).

I Farmaci antinfiammatori (Tauxib) non mi danno alcun sollievo.

La notte uso la polsiera con presa pollice (Ro+Ten Polfit 17).


Che cosa aspettarmi?
C'è una soluzione che non sia chirurgica o quanto meno mininvasiva visto che passano i mesi e la situazione invece di migliorare peggiora di giorno in giorno con impossibilità di poter stringere e fare nulla?


Grazie.
[#1]
Dr. Giuseppe Internullo Ortopedico, Chirurgo della mano 780 25
aspetterei che si risolva la patologia più antipatica delle tre: l'algodistrofia.

Dr. Giuseppe  INTERNULLO
www.chirurgiadellamanocatania.com

[#2]
Utente
Utente
Grazie Dr. Internullo, ma come la si risolve l'algodistrofia in questo caso specifico?
[#3]
Dr. Giuseppe Internullo Ortopedico, Chirurgo della mano 780 25
Il trattamento è un pò complesso da spiegare...va dalla magnetoterapia, agli antidolorifici, al calcio per bocca...un difficile da spiegare solo scrivendo..consulti il medico che le ha ipotizzato questa diagnosi.