Tumefazione dito mano sinistra

Gentilissimi dottori
Vi scrivo per avere un vostro parere illuminato su una vicenda che affligge mia madre da fine dicembre 2019.
Dopo essersi accidentalmente tagliata con un coltello da cucina ha avuto problemi con la guarigione della ferita del dito medio della mano sinistra.
Ha eseguito un'automedicazione della ferita con disinfettante e cerotti ma, nell'arco temporale di 4 giorni, il dito ha iniziato a gonfiarsi.
Tuttavia la ferita si è rimarginata lo stesso.
Nel frattempo, per via del gonfiore, le è stato prescritto un antibiotico per via orale, per la durata di 6 giorni.
Il dito sembrava aver ripreso il suo normale aspetto e la funzionalità, ma dopo 3 giorni si è ripresentato il gonfiore.
Ha eseguito, su consiglio del medico curante, una visita ortopedica e relativa rx e le è stato prescritto un ulteriore ciclo di terapia antibiotica, Lincocin per 6 giorni e terapia a base di cortisone.
Anche in questa volta:miglioramento temporaneo e il ripresentarsi della condizione all'interruzione della terapia farmacologica.
Le viene prescritta una RMN che riporta il seguente esito: soffusione edematosa del tessuto sottocutaneo sul versante dorsale del 3 dito specie al tratto interfalangeo prossimale; a tale livello concomita area di sofferenza osteo-condro-subcondrale della testa della falange prossimale senza evidenti segni di edema midolllare.
Fenomeni di sofferenza artrosica si apprezzano a carico dell'articolazione traoezio-metacarpale.
In sede epifisaria radiale si apprezza areola ovalare del diametro di 1, 3 cm ipointensa in T1 ed iperintensa in IR (cisti?
Fibroma?).
Lieve peritendinite dei tt.
flessori delle dita.
Questo quanto refertato in un ambulatorio radiologico in Calabria.
Decide, a quel punto di sentire uno specialista di chirurgia della mano a Roma il quale la invia in visita da un collega infettivologo.
Quest'ultimo prescrive analisi ematiche e un'ulteriore RMN con mdc.
Gli esami del sangue, pcr e globuli bianchi, risultano essere nella norma mentre la RMN con mdc riporta la seguente dicitura: non evidenza di lesioni strutturali osse di tipo focale evolutivo.
Normali i rapporti articolari.
A livello dell'articolazione interfalangea del 3 dito si apprezza una modesta quota di versamento endoarticolare e un edema del tessuto sottocutaneo perilesionale; non sono apprezzabili tuttavia alterazioni dell'intensità di segnale a livello delle strutture ossee esaminate sia prima che dopo la somministrazione ev di mdc.
Normale aspetto delle tendine estensore e flessore del 3 dito.
Alla luce di quanto riportato, di cosa potrebbe trattarsi?
Potreste indicarci, gentilmente, la strada da intraprendere per la guarigione?
Purtroppo ad oggi il dito è ancora gonfio e dolente e mia madre non ne può più di prendere farmaci.
Vi ringrazio immensamente per le informazioni che vorrete fornirmi e mi scuso per la lunghezza del messaggio.

Cordiali saluti
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Dr. Giorgio Leccese Chirurgo generale, Chirurgo della mano 9.7k 317
Gentile Signora,

andrebbe visitata....da quello che leggo non ci dovrebbero essere problemi significativi; certamente ora ci sarà tessuto cicatriziale duro, che verosimilmente coinvolge l'articolazione e probabilmente ci sarà anche rigidità articolare.

Comincerei a fare esercizi attivi e passivi quotidiani per ridurre la rigidità e aspetterei che la cicatrice interna si assesti in modo completo (ci vogliono almeno 3-4 mesi).

Buona giornata.

Dr. Giorgio LECCESE

NB: il consulto online non può nè deve sostituire la visita reale