Nervo radiale e osteosintesi
Salve, volevo un consiglio circa il decorso della mia problematica al nervo radiale, sei mesi fa a seguito di frattura di omero ho subito uno stupor del nervo radiale ho svolto 4 mesi di fisioterapia e attualmente ho riacquistato la completa estensione della mano, permane un deficit di forza che tuttavia sto recuperando.
Mi chiedevo se fosse necessario fare qualche altra seduta di elettrostimolazione comprando uno apparecchio da utilizzare a casa (si trovano anche a 100 euro con correnti Tens e ems) .
E volevo anche un chiarimento se possibile sul sintomo di piccole scosse quasi prurito che avverto sul dorso della mano , si attenuerà ?
E poi un’altra domanda sono stato operato con placca e viti e ogni tanto sento un dolore proprio in corrispondenza della frattura è normale sentire delle noie al braccio? E di solito questo tipo di fratture in quanto tempo si consolidano è una frattura spiroidea ad un 1/3 distale.
Mi chiedevo se fosse necessario fare qualche altra seduta di elettrostimolazione comprando uno apparecchio da utilizzare a casa (si trovano anche a 100 euro con correnti Tens e ems) .
E volevo anche un chiarimento se possibile sul sintomo di piccole scosse quasi prurito che avverto sul dorso della mano , si attenuerà ?
E poi un’altra domanda sono stato operato con placca e viti e ogni tanto sento un dolore proprio in corrispondenza della frattura è normale sentire delle noie al braccio? E di solito questo tipo di fratture in quanto tempo si consolidano è una frattura spiroidea ad un 1/3 distale.
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Potrebbe fare ancora due settimane di elettrostimolazioni in base al quadro clinico, quanto riferisce al dorso della mano compatibile con trauma subito e con recupero del nervo radiale.. I dolori in sede della frattura con il mutare delle stagioni e del tempo le darà un pò fastidio, è normale. La calcificazione e consolidazione della frattura si vede dopo anche 6 mesi dall'intervento. Auguri.
Dr. Giuseppe INTERNULLO
www.chirurgiadellamanocatania.com
[#2]
Utente
Ho interrotto da un mese esatto l’elettrostimolazione in quanto mi hanno detto che non era più necessaria .
Due settimane sono un tempo molto breve probabilmente mi conviene acquistare uno stimolatore da utilizzare in maniera sporadica .
Secondo lei conviene continuare la terapia con intergratori per il nervo ? Il mio ortopedico dice che tanto non guariscono il nervo ma lo aiutano quindi consigliandomi di andare avanti con gli integratori un altro mese all’incirca . In quanto ha detto che il nervo ha preso la sua strada
Cordiali saluti
Due settimane sono un tempo molto breve probabilmente mi conviene acquistare uno stimolatore da utilizzare in maniera sporadica .
Secondo lei conviene continuare la terapia con intergratori per il nervo ? Il mio ortopedico dice che tanto non guariscono il nervo ma lo aiutano quindi consigliandomi di andare avanti con gli integratori un altro mese all’incirca . In quanto ha detto che il nervo ha preso la sua strada
Cordiali saluti
[#3]
Non avendo idea del quadro clinico forse due settimane sono poche come dice lei per cui l'ipotesi di acquisto sarebbe la cosa più utile da fare. Io , da ortopedico, continuerei l'assunzione per altri 2 mesi, certo il tempo che trascorre aiuta molto nella ripresa ma anche l'aiuto con integratori e la fisioterapia collaborano e servono.
[#4]
Utente
Il quadro clinico è abbastanza semplice , anche all’esame obbiettivo dell’ortopedico di alcuni giorni fa si è evidenziato un deficit di forza in via di recupero .
Adesso è chiaro che non le saprei dire quanta forza mi manca ma se vogliamo usare un metro di paragone io sento che mi manca solamente un po’ di forza
Sto facendo una fisioterapia (a casa e non in studio) costituita da attività in controresistneza con elastici , plastilina , pesi per la prono-supinazione
La ringrazio per la sua risposta , quindi la stimolazione è ultile anche in questi casi mi sembra di capire, anche SE come lei immagino sappia le correnti sono sempre un po’ un equivoco , quale mettere ? Tens , oppure la triangolare che si utilizza per il denervato parziale ?
Gentili saluti
Adesso è chiaro che non le saprei dire quanta forza mi manca ma se vogliamo usare un metro di paragone io sento che mi manca solamente un po’ di forza
Sto facendo una fisioterapia (a casa e non in studio) costituita da attività in controresistneza con elastici , plastilina , pesi per la prono-supinazione
La ringrazio per la sua risposta , quindi la stimolazione è ultile anche in questi casi mi sembra di capire, anche SE come lei immagino sappia le correnti sono sempre un po’ un equivoco , quale mettere ? Tens , oppure la triangolare che si utilizza per il denervato parziale ?
Gentili saluti
[#7]
Utente
Salve gentile dottore
Torno a scriverle dopo aver acquistato uno stimolatore , come detto .
E anche sotto il consiglio del terapista occupazionale specializzato nel recupero della mano che mi visitó ad Agosto , il quale mi pavento la possibilità di applicare , ad un certo punto del recupero , una corrente per muscoli normo innervati al posto della denervata ( che ho ultilzzato sino a un mese e mezzo fa dal fisioterapista )
Attualmente quindi utilizzerò la corrente prevista per il recupero dell’atrofia Muscolare di tale apparecchio che utilizzano la TENS .
Adesso volevo una delucidazione su alcune domande .
Secondo lei dovrò utilizzare tale corrente ogni giorno o a giorni alterni ? Precisando che le sedute di solito hanno una durata al di sotto dei 20 minuti , io vorrei seguire le indicazioni del manuale che prevede un primo ciclo di 2 settimane di 5 minuti/die , ed un secondo ciclo di 15 minuti a giorni alterni di circa 2 mesi .
E poi i punti di applicazione degli elettrodi più indicati dovrebbero essere quelli in corrispondenza dell’estensore comune delle dita e del supinatore , mentre a valle sostanzialmente il punto un po’ prima del polso .
Preciso che il terapista occupazionale mi consiglió di mettere entrambi i poli sulla pancia del muscolo quindi sostanzialmente entrambi molto vicino fra di loro , in corrispondenza dell’estensore comune delle dita e del supinatore , e nulla vicino al polso
Mentre ho visto che il fisioterapista a cui mi sono rivolto li metteva ovviamente sul dorso del muscolo, ma l’altro polo spostato quasi sul dorso della mano .
Le chiedo di dirmi il suo parere più che altro su dove mettere gli elettrodi, visto che non ho intenzione di rivolgermi ad un fisiatra che qui al sud svolgono una attività puramente cartolate (e credo che non siano in grado di individuare i punti motori di applicazione degli elettrodi , visto che nel 100% dei casi delegano il tutto ai fisioterapisti degandosi di scrivere al massimo il numero di sedute: parlo con cognizione di causa )
Vorrei una risposta in quanto almeno la seconda domanda non richiede di conoscere il mio caso. Se poi mi dirà di rivolgermi al fisiatra prenderò la risposta per buona ma a quel punto dovrei andare direttamente in un centro in cui i fisiatri lavorano in equipe e mettono le mani sui pazienti ( cosa che nella mia regione non esiste ) .
Cordiali saluti .
Torno a scriverle dopo aver acquistato uno stimolatore , come detto .
E anche sotto il consiglio del terapista occupazionale specializzato nel recupero della mano che mi visitó ad Agosto , il quale mi pavento la possibilità di applicare , ad un certo punto del recupero , una corrente per muscoli normo innervati al posto della denervata ( che ho ultilzzato sino a un mese e mezzo fa dal fisioterapista )
Attualmente quindi utilizzerò la corrente prevista per il recupero dell’atrofia Muscolare di tale apparecchio che utilizzano la TENS .
Adesso volevo una delucidazione su alcune domande .
Secondo lei dovrò utilizzare tale corrente ogni giorno o a giorni alterni ? Precisando che le sedute di solito hanno una durata al di sotto dei 20 minuti , io vorrei seguire le indicazioni del manuale che prevede un primo ciclo di 2 settimane di 5 minuti/die , ed un secondo ciclo di 15 minuti a giorni alterni di circa 2 mesi .
E poi i punti di applicazione degli elettrodi più indicati dovrebbero essere quelli in corrispondenza dell’estensore comune delle dita e del supinatore , mentre a valle sostanzialmente il punto un po’ prima del polso .
Preciso che il terapista occupazionale mi consiglió di mettere entrambi i poli sulla pancia del muscolo quindi sostanzialmente entrambi molto vicino fra di loro , in corrispondenza dell’estensore comune delle dita e del supinatore , e nulla vicino al polso
Mentre ho visto che il fisioterapista a cui mi sono rivolto li metteva ovviamente sul dorso del muscolo, ma l’altro polo spostato quasi sul dorso della mano .
Le chiedo di dirmi il suo parere più che altro su dove mettere gli elettrodi, visto che non ho intenzione di rivolgermi ad un fisiatra che qui al sud svolgono una attività puramente cartolate (e credo che non siano in grado di individuare i punti motori di applicazione degli elettrodi , visto che nel 100% dei casi delegano il tutto ai fisioterapisti degandosi di scrivere al massimo il numero di sedute: parlo con cognizione di causa )
Vorrei una risposta in quanto almeno la seconda domanda non richiede di conoscere il mio caso. Se poi mi dirà di rivolgermi al fisiatra prenderò la risposta per buona ma a quel punto dovrei andare direttamente in un centro in cui i fisiatri lavorano in equipe e mettono le mani sui pazienti ( cosa che nella mia regione non esiste ) .
Cordiali saluti .
Questo consulto ha ricevuto 7 risposte e 4k visite dal 28/10/2019.
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