Mano sinistra, chitarra
Buongiorno
Sono un chitarrista di 32 anni.
Ho da diversi anni diversi problemi alla mano sinistra, che preme sulle corde.
Iniziò con un piccolo dolore poco sotto l'indice, sotto la nocca, che divenne un bruciore lungo tutto il dorso del polso. Per diversi anni interruppi, dal momento che spesso il bruciore arrivava anche in situazioni slegate dall'attività musicale. Ogni tanto riprendevo per diletto e i dolori o bruciori cambiavano zona (zone interne all'avambraccio, per esempio).
L'anno scorso ho ripreso lo studio, cercando di cambiare sia postura che tecnica. Decisi anche di fare delle ecografie e un'elettromiografia per capire le cause dei sintomi. L'ecografia fu negativa per il bruciore al polso, l'elettromiografia rilevò una lievissima epicondilite. Con i vari accorgimenti da novembre a marzo riuscii a suonare con costanza, fino a che arrivò un'altro dolore lungo la parte interna dell'avambraccio (linea che termina con l'anulare e il mignolo). A causa di ciò, con il maestro decidemmo di interrompere (con mia grande delusione) e così ho nuovamente mollato.
Ad Agosto ho deciso di riprovarci poiché molti sintomi erano scomparsi: ho cambiato lo strumento con uno con caratteristiche diverse, ho fatto nuovi investimenti per la mia passione con un nuovo maestro, e come d'incanto ogni difficoltà era sparita: lo studio andava benone, sempre però cercando di tenere a bada impostazione e movimenti che potessero darmi qualche sintomo. Fino a una settimana fa quando ho cominciato ad avvertire un dolore alla base del polso, che poi si spostò lungo il pollice e l'indice, creandomi formicolii fastidiosissimi, difficoltà ad allungare il braccio e con una sensazione di "durezza" nel movimento del pollice e dell'indice, aggiungendo un dolore al palmo sotto il pollice (come se ci fosse qualcosa che strappa dentro) e verso il centro del palmo. Ieri ho provato a suonare un po' ma ormai è come se suonassi con la paura che "il palazzo crolli" da un momento all'altro.
Ho provato a fare stretching, ma non capisco se la questione è più tendinea o nervosa, cerco di star lontano dalle auto-diagnosi da Google. Ho pensato che fosse dovuto al fatto che ho dovuto per alcuni giorni prendere in mano le vecchie chitarre perché la nuova era in riparazione, quindi prendendo vecchi errori posturali (penso), o forse è colpa del mio lavoro (autista di bus), con ipotizzabili problemi alla schiena che si ripercuotono sul braccio. Ma ora sono impaurito perché è da una settimana che ho smesso per evitare di forzare senza però alleviare alcun sintomo. I fastidi continuano, assieme a un senso di rassegnazione. Non ho ancora contattato un ortopedico perché il primo specialista che contattai all'albore dei sintomi mi disse, mostrando poca empatia: "Beh, gira la chitarra e suona con l'altra mano! ". Ora dovrei fare una nuova ecografia per una nuova indagine, ma ho il timore di un nuovo buco nell'acqua, restando con dei sintomi che mi precludono l'attività e la passione della mia vita. Applico ghiaccio tutti i giorni, assieme al Nicetile prescrittomi dal medico curante, che mi ha consigliato una visita da un fisiatra dato che il fastidio non sembra, per ora, sfociare in dolori nettamente più invalidanti.
Vi ringrazio
Sono un chitarrista di 32 anni.
Ho da diversi anni diversi problemi alla mano sinistra, che preme sulle corde.
Iniziò con un piccolo dolore poco sotto l'indice, sotto la nocca, che divenne un bruciore lungo tutto il dorso del polso. Per diversi anni interruppi, dal momento che spesso il bruciore arrivava anche in situazioni slegate dall'attività musicale. Ogni tanto riprendevo per diletto e i dolori o bruciori cambiavano zona (zone interne all'avambraccio, per esempio).
L'anno scorso ho ripreso lo studio, cercando di cambiare sia postura che tecnica. Decisi anche di fare delle ecografie e un'elettromiografia per capire le cause dei sintomi. L'ecografia fu negativa per il bruciore al polso, l'elettromiografia rilevò una lievissima epicondilite. Con i vari accorgimenti da novembre a marzo riuscii a suonare con costanza, fino a che arrivò un'altro dolore lungo la parte interna dell'avambraccio (linea che termina con l'anulare e il mignolo). A causa di ciò, con il maestro decidemmo di interrompere (con mia grande delusione) e così ho nuovamente mollato.
Ad Agosto ho deciso di riprovarci poiché molti sintomi erano scomparsi: ho cambiato lo strumento con uno con caratteristiche diverse, ho fatto nuovi investimenti per la mia passione con un nuovo maestro, e come d'incanto ogni difficoltà era sparita: lo studio andava benone, sempre però cercando di tenere a bada impostazione e movimenti che potessero darmi qualche sintomo. Fino a una settimana fa quando ho cominciato ad avvertire un dolore alla base del polso, che poi si spostò lungo il pollice e l'indice, creandomi formicolii fastidiosissimi, difficoltà ad allungare il braccio e con una sensazione di "durezza" nel movimento del pollice e dell'indice, aggiungendo un dolore al palmo sotto il pollice (come se ci fosse qualcosa che strappa dentro) e verso il centro del palmo. Ieri ho provato a suonare un po' ma ormai è come se suonassi con la paura che "il palazzo crolli" da un momento all'altro.
Ho provato a fare stretching, ma non capisco se la questione è più tendinea o nervosa, cerco di star lontano dalle auto-diagnosi da Google. Ho pensato che fosse dovuto al fatto che ho dovuto per alcuni giorni prendere in mano le vecchie chitarre perché la nuova era in riparazione, quindi prendendo vecchi errori posturali (penso), o forse è colpa del mio lavoro (autista di bus), con ipotizzabili problemi alla schiena che si ripercuotono sul braccio. Ma ora sono impaurito perché è da una settimana che ho smesso per evitare di forzare senza però alleviare alcun sintomo. I fastidi continuano, assieme a un senso di rassegnazione. Non ho ancora contattato un ortopedico perché il primo specialista che contattai all'albore dei sintomi mi disse, mostrando poca empatia: "Beh, gira la chitarra e suona con l'altra mano! ". Ora dovrei fare una nuova ecografia per una nuova indagine, ma ho il timore di un nuovo buco nell'acqua, restando con dei sintomi che mi precludono l'attività e la passione della mia vita. Applico ghiaccio tutti i giorni, assieme al Nicetile prescrittomi dal medico curante, che mi ha consigliato una visita da un fisiatra dato che il fastidio non sembra, per ora, sfociare in dolori nettamente più invalidanti.
Vi ringrazio
[#1]
Gentile Signore,
i sintomi da lei riferiti sono troppo generici per "abbozzare" una ipotesi diagnostica.
Va valutato possibilmente nella fase dolorosa: quando i sintomi regrediscono, in genere lo specialista non rileva nulla...
Buona giornata.
i sintomi da lei riferiti sono troppo generici per "abbozzare" una ipotesi diagnostica.
Va valutato possibilmente nella fase dolorosa: quando i sintomi regrediscono, in genere lo specialista non rileva nulla...
Buona giornata.
Dr. Giorgio LECCESE
NB: il consulto online non può nè deve sostituire la visita reale
[#2]
Ex utente
Gentile dottore.
La ringrazio per la risposta.
Il mio timore è proprio quello: dal momento che i dolori o i fastidi si spostano, tornano, spariscono, poi ritornano e poi si spostano nuovamente ho proprio la preoccupazione che un'esame (ecografia, emg ecc) non rilevi nulla lasciandomi con un pugno di mosche in mano. Vediamo cosa rileva l'ecografia di stamattina.
La ringrazio nuovamente.
La ringrazio per la risposta.
Il mio timore è proprio quello: dal momento che i dolori o i fastidi si spostano, tornano, spariscono, poi ritornano e poi si spostano nuovamente ho proprio la preoccupazione che un'esame (ecografia, emg ecc) non rilevi nulla lasciandomi con un pugno di mosche in mano. Vediamo cosa rileva l'ecografia di stamattina.
La ringrazio nuovamente.
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 2k visite dal 29/09/2019.
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