Gonfiore dito post taglio

Dopo un taglio al dito avvenuto circa tre settimane fa (guarito senza mettere i punti ma con le strip e medicazioni prima con mercurio cromo e poi con disinfettante e augmentin per 5 giorni), il mio fidanzato ad oggi ha il dito ancora un po' gonfio. Inoltre, il movimento è limitato solo al dito da teso. Lui dice di avere la sensibilità, ma non riesce a piegarlo. Tuttavia lo muove, seppur tenendolo un po' rigido. Da circa tre giorni, l'ortopedico ha prescritto Darfax e reparil gel per una settimana, ma solo telefonicamente, senza una visita di persona ritenendo che per il momento non fosse necessaria. Il gonfiore si è attenuato e lui dice di sentirlo meno rigido rispetto a prima. Ciononostante ancora il dito non si piega, riesco a muoverlo, ma tenendolo rigido. Volevo sapere se si tratta del normale processo di cicatrizzazione. Ho letto che nel. Caso in cui non vengano apposti dei punti di sutura, la guarigione è più lenta. Tuttavia essendo passate tre settima mi sto preparando e vorrei sapere se è necessario fare accertamenti ulteriori oppure se è opportuno assumere qualche farmaco che può aiutare a accelerare il processo di guarigione. Grazie mille agli specialisti che vorranno rispondere.
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Dr. Giorgio Leccese Chirurgo generale, Chirurgo della mano 9.7k 317
Gentile Signora,

la ferita è dorsale o palmare?

Siamo certi che non vi siano danni tendinei (estensori o flessori?).

Su un dito, basta poco perchè vengano coinvolti i tendini....

Buona giornata.

Dr. Giorgio LECCESE

NB: il consulto online non può nè deve sostituire la visita reale

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Utente
Utente
Proprio questo è il mio timore. l'ortopedico, sentito telefonicamente, dopo aver ascoltato la situazione lo ha escluso, dicendo che, in quel caso, non sarebbe riuscito a muoverlo completamente. Lei cosa ne pensa? Cosa bisogna fare per escluderlo con certezza? Grazie mille.
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Dr. Giorgio Leccese Chirurgo generale, Chirurgo della mano 9.7k 317
Certo, se c'è un movimento parziale (in flessione o in estensione) dovrebbero essere escluse lesioni tendinee, ma dal suo discorso non si capisce perchè lei parlava di movimento in generale, non differenziando tra flessione e estensione....
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Utente
Utente
Eccomi di nuovo per un consulto. Ho perso di vista la risposta. Mi scuso. L'ortopedico visitando il mio fidanzato solo ora, a causa di un rinvio dell'appuntamento per sua assenza, ha ritenuto che ci sia una rottura di uno dei due tendini del mignolo, anticipando fin da ora l inutilità di un intervento chirurgico. Ha chiesto di fare una ecografia alla mano per vedere bene che fine abbia fatto questo tendine. Che margine di errore ci può essere in una diagnosi fatta senza visionare l ecografia? Se la diagnosi fosse davvero quella, vi sono margini di recupero della mobilità integrale del dito? Premetto che nel frattempo un po' di terapia ha aiutato a sbloccare il movimento in parte e a far sgonfiare il dito. Il movimento in flessione attualmente è maggiore le parti bloccate sono falangina e falangetta. Mentre il taglio ha interessato la falange. Per questo motivo, prima della visita, ero più tranquilla. È possibile un recupero del movimento nonostante una rottura del tendine? Confesso che sono preoccupata. Grazie mille.
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Dr. Giorgio Leccese Chirurgo generale, Chirurgo della mano 9.7k 317
Estensore o flessore?

Se è l'estensore, il tendine non si retrae perchè vincolato alla IFP.

Diverso il caso per uno dei due flessori.

Solo una valutazione diretta può chiarire cosa è meglio fare....a distanza non è possibile.
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Utente
Utente
Grazie mille. E se fosse il flessore si può fare recuperare un po' il movimento? Intanto attendiamo di fare l'ecografia. Grazie dottore.
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Dr. Giorgio Leccese Chirurgo generale, Chirurgo della mano 9.7k 317
Se il flessore lungo è interrotto, va operato; se è il flessore breve, va valutato caso per caso.
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Utente
Utente
Grazie mille Dottore! È stato molto preciso. Da quello che lei mi dice è necessario un approfondimento della situazione concreta. Un'ecografia è sufficiente? Che margine di errore può esserci in una diagnosi fatta senza neppure visionare ecografia? Scusi le troppe domande ma sono abbastanza preoccupata..
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Dr. Giorgio Leccese Chirurgo generale, Chirurgo della mano 9.7k 317
Per prima cosa deve essere visitata da uno specialista; poi deciderà lui il da farsi.
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Utente
Utente
Dottore, una prima visita specialistica è stata fatta. Il medico ha prospettato una rottura del tendine, ma non ha meglio specificato di quale dei tanti che lei mi ha menzionato. Inoltre, il tutto senza vedere un'ecografia,in quanto l'ha prescritta solo in quella sede. Potremo farla solo l 8 ottobre,nom avendo trovato posto prima. Perciò, sono preoccupata anche perché passerà ancora del tempo prima di avere una diagnosi definitiva.
La ringrazio per la sua disponibilità.
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Dr. Giorgio Leccese Chirurgo generale, Chirurgo della mano 9.7k 317
Capisco....non so cosa dirle; se il tendine è lesionato, il tempo potrebbe influire negativamente....
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Utente
Utente
Buongiorno! Vorrei scrivere brevemente gli ultimi sviluppi. In data 8 ottobre l ecografia evidenziava un tendine normo inserito, sebbene disomogeneo rispetto a quello dell'altra mano e con un Brusco assottigliamento ad un certo punto. Ciononostante lo specialista confermava la tesi di rottura del tendine, dicendo che l'ecografia fa fede fino ad un certo punto. Su mia richiesta, ci ha più invitati a fare una risonanza magnetica, dicendo comunque di essere sicuro che il tendine sia rotto. Ha precisato inoltre che, essendo passato molto tempo, potrebbe essersi ritirato chissà dove. La conseguenza sarebbe che la situazione non sarebbe risolvibile chirurgicamente e il dito sarebbe destinato a rimanere limitato così nel movimento per sempre. È possibile tutto ciò, considerati i passi da gigante fatti in campo chirurgico? Grazie a chi risponderà.
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Dr. Giorgio Leccese Chirurgo generale, Chirurgo della mano 9.7k 317
Dipende da tanti fattori, dal tipo di tendine lesionato (lungo o breve), dalle condizioni del "letto tendineo", da eventuale rigidità articolare, ecc.

Impossibile esprimere una prognosi certa.

Ciò non significa che non si può fare.....tutto si può fare.

Bisogna però vedere, almeno in teoria, quali probabilità ci sono di un buon risultato o di un cattivo risultato in base alle condizioni di partenza nello specifico caso.

Chiaro?
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Utente
Utente
Dottore lei dove visita? Noi siamo calabresi. Potrebbe consigliarci uno specialista nella nostra zona?
Grazie di cuore per la sua disponibilità
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Dr. Giorgio Leccese Chirurgo generale, Chirurgo della mano 9.7k 317
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Utente
Utente
Buona sera. La risonanza ha evidenziato la seguente situazione: Si rileva diffusa alterazione strutturale del comparto tendineo flessore del V dito, in particolare a livello dell'articolazione IFP: i tt. flessori appaiono disomogenei e mal definibili. In tale sede il t. flessore superficiale appare assottigliato ma apparentemente continuo, mentre il t. flessore profondo si presenta focalmente discontinuo e in parte retratto prossimalmente, esso risulta visibile a livello del 1/3 medio della falange intermedia fino alla sua inserzione sulla falange distale. Coesistono falda fluida intorno al comparto tendineo flessore e sfumato edema sugli adiacenti tessuti molli sottocutanei. Il referto descritto è compatibile con una lesione tendinea del flessore profondo a livello della articolazione IFP, mentre il flessore superficiale sembrerebbe continuo seppur assottigliato (non è possibile escludere una lesione parziale).
Cosa significa? È una situazione potenzialmente rimediabile?
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Dr. Giorgio Leccese Chirurgo generale, Chirurgo della mano 9.7k 317
In teoria si, ma dopo così tanto tempo, una lesione del flessore profondo (lungo) crea grossi problemi per una sua ricostruzione che sia poi realmente efficace....va valutata attentamente la situazione funzionale del dito.