Frattura scomposta epifisi distale del radio non operata

sei mesi fa ho avuto un incidente in moto: frattura scomposta all'epifisi distale del radio.
Non sono stata operata e ad oggi ho un polso costantemente dolorante, mal consolidato e non si piega più: la situazione del mio polso destro è invalidante a tal pinto che non riesco a svolgere le attivita piu semplici.
Ecco il referto dopo 6 mesi (fatto qualche giorno fa) di TAC SMDC:

"Esiti consolidati di frattura dell'epifisi distale del radio, verosimilmente scomposta ed estesa alla superficie articolare.
Focalmente assai ridotto lo spazio dell'articolazione radio-carpica in corrispondenza del polo prossimale dello scafoide che presenta due piccoli geoidi subcondrali, come da locale condropatia di alto grado.
Accenno di osteofitosi dorso-radiale dello scafoide e dorsale del semilunare.
Versamento articolare nei recessi dorsali dell'art. radio-carpica.
Dubbio, minimo ampliamento dello spazio scafo-lunato.
Normali medio-carpica e RUD, non DISI né VISI.
Conservato lo spazio del TFCC.
Non evidenti tenosinoviti. "

Vorrei sapere se esiste un intervento in grado di restituirmi la mobilita del polso e soprattutto che smetta di dolermi.
Mi è stata suggerita la carpectomia prossimale, tuttavia l idea di asportare tre ossa sane della mano per un problema al polso mi sembra poco pertinente (la cui mobilita delle dita è perfetta credo).

Esistono altri interventi che si possano fare?
Non è possibile grattare via la calcificazione formatasi che mi impedisce il movimento corretto del polso?

Ho anche le foto della TAC.

Sono a disposizionr per qualsiasi informazione mancante e chiarimenti.

Sono disperata. Ringrazio per l attenzione.
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Dr. Umberto Donati Ortopedico, Chirurgo della mano, Medico legale, Perfezionato in medicine non convenzionali 7.9k 278
Mi pare strano, vista la giovane età e l'interessamento articolare, che non le sia stato proposto subito un intervento di osteosintesi, a meno che non sia stata lei, in quel momento, a preferire un trattamento incruento. Ora, purtroppo, si può solo cercare di rimediare alla situazione, senza purtroppo ripristinare l'anatomia del polso. La carpectomia in casi selezionati può essere utile per togliere il dolore e migliorare la funzione del polso. Per sapere però se l'intervento proposto è "pertinente" bisogna acquisire un secondo parere facendosi visitare da un altro ortopedico ancor più esperto del primo in chirurgia della mano. A Savona, per esempio, c'è il Centro di Riferimento Regionale per la Chirurgia della Mano presso l'Ospedale San Paolo. Non basta leggere un referto TAC per dare una indicazione chirurgica: ci sono molti tipi di intervento, dall'artrodesi del polso alla protesi, ma ovviamente non è possibile prenderne in considerazione nessuno senza la visita diretta.
Cordiali saluti
Umberto Donati, MD

Umberto Donati, MD

www.ortopedicoabologna.it