Gli esami del sangue sono perfetti anche quelli dell'autoimmunità
Chiedo disperatamente un parere perchè è più di un mese che non riesco a muovere la mano destra e ciò mi sta rendendo la vita problematica.
Da qualche mese avvertivo formicolii notturni alle mani, soprattutto alla destra ma anche alla sinistra, e dolori al risveglio all'articolazione della mano destra (fatica e dolore a chiudere il pugno e a stringere). Quando il dolore è stato tale da non riuscire più a lavorare mi sono rivolta a un ortopedico che mi ha diagnosticato in quattro e quattr'otto la sindrome del tunnel carpale, mi ha prescritto un'elettromiografia di conferma e un tutore da indossare la notte. Col tutore la situazione è migliorata fin dal primo uso, non ho più avuto formicolii ma i dolori sono aumentati e soprattutto ha cominciato a gonfiarmi la mano. Ho voluto sentire il parere di un chirurgo della mano che mi ha invece diagnosticato una tenosinovite ai flessori di mano e polso, mi ha prescritto Voltaren retard e Paracetamolo 1000 e un'ecografia della mano oltre a diversi esami del sangue (uricemia, ves, pcr, autoanticorpi, emocromo ecc) . I farmaci non hanno avuto effetto, l'ecografia ha rivelato lieve ispessimento del legamento trasverso, ispessimento delle guaine tendinee e del fascio dei tendini flessori da probabile fatto peritendinitico, gli esami del sangue sono perfetti anche quelli dell'autoimmunità. Nel frattempo faccio l'elettromiografia che dà esito negativo (nessuna alterazione nella trasmissione nervosa). Decido allora di sentire un fisiatra che, dopo accurata visita, mi diagnostica un'algodistrofia alla mano. A breve farò la risonanza e spero proprio che sia risolutiva, almeno per la diagnosi. Attualmente la mia mano è sempre gonfia, rossa e diventa violacea non appena la tengo in posizione decliva, le ultime 3 dita sono particolarmente gonfie, la pelle tesa e lucida e non riesco a piegarle. Se per una notte non indosso il tutore ho nuovamente formicolii durante la notte e dolori più forti del solito il giorno successivo, estesi anche al polso. Il fisiatra mi ha prescritto solo fisioterapia ma nessun farmaco. Cosa devo pensare? Ringrazio di cuore sia per la risposta che per la pazienza dimostrata nel leggere il mio messaggio.
B.T. 34 anni
Da qualche mese avvertivo formicolii notturni alle mani, soprattutto alla destra ma anche alla sinistra, e dolori al risveglio all'articolazione della mano destra (fatica e dolore a chiudere il pugno e a stringere). Quando il dolore è stato tale da non riuscire più a lavorare mi sono rivolta a un ortopedico che mi ha diagnosticato in quattro e quattr'otto la sindrome del tunnel carpale, mi ha prescritto un'elettromiografia di conferma e un tutore da indossare la notte. Col tutore la situazione è migliorata fin dal primo uso, non ho più avuto formicolii ma i dolori sono aumentati e soprattutto ha cominciato a gonfiarmi la mano. Ho voluto sentire il parere di un chirurgo della mano che mi ha invece diagnosticato una tenosinovite ai flessori di mano e polso, mi ha prescritto Voltaren retard e Paracetamolo 1000 e un'ecografia della mano oltre a diversi esami del sangue (uricemia, ves, pcr, autoanticorpi, emocromo ecc) . I farmaci non hanno avuto effetto, l'ecografia ha rivelato lieve ispessimento del legamento trasverso, ispessimento delle guaine tendinee e del fascio dei tendini flessori da probabile fatto peritendinitico, gli esami del sangue sono perfetti anche quelli dell'autoimmunità. Nel frattempo faccio l'elettromiografia che dà esito negativo (nessuna alterazione nella trasmissione nervosa). Decido allora di sentire un fisiatra che, dopo accurata visita, mi diagnostica un'algodistrofia alla mano. A breve farò la risonanza e spero proprio che sia risolutiva, almeno per la diagnosi. Attualmente la mia mano è sempre gonfia, rossa e diventa violacea non appena la tengo in posizione decliva, le ultime 3 dita sono particolarmente gonfie, la pelle tesa e lucida e non riesco a piegarle. Se per una notte non indosso il tutore ho nuovamente formicolii durante la notte e dolori più forti del solito il giorno successivo, estesi anche al polso. Il fisiatra mi ha prescritto solo fisioterapia ma nessun farmaco. Cosa devo pensare? Ringrazio di cuore sia per la risposta che per la pazienza dimostrata nel leggere il mio messaggio.
B.T. 34 anni
[#1]
L'esame principe per la conferma della diagnosi di algodistrofia è la scintigrafia trifasica.
Anche la RMN, ma anche la semplice radiografia possono comunque aiutare.
Nel caso di algodistrofia il programma terapeutico prevedere fisioterapia della mano in ASSENZA DI DOLORE associata a farmaci per l'osteoporosi.
La causa dell'algodistrofia è data infatti da una esasperazione della percezione del dolore tale da impedire il movimento e da indebolire la qualità dell'osso (osteoporosi da non uso o morbo di Sudek).
Se di algodistrofia si tratta deve rivolgersi in un centro specifico dove possa esistere la collaborazione tra ortopedico, fisiatra ed anestesista.
Cordialmente
Anche la RMN, ma anche la semplice radiografia possono comunque aiutare.
Nel caso di algodistrofia il programma terapeutico prevedere fisioterapia della mano in ASSENZA DI DOLORE associata a farmaci per l'osteoporosi.
La causa dell'algodistrofia è data infatti da una esasperazione della percezione del dolore tale da impedire il movimento e da indebolire la qualità dell'osso (osteoporosi da non uso o morbo di Sudek).
Se di algodistrofia si tratta deve rivolgersi in un centro specifico dove possa esistere la collaborazione tra ortopedico, fisiatra ed anestesista.
Cordialmente
Dr. M. Milano
drmilano@libero.it - www.lamanoedintorni.altervista.org
NB: il consulto online non può nè deve sostituire la visita reale
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 8k visite dal 10/02/2009.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.
Approfondimento su Osteoporosi
L'osteoporosi è una malattia dell'apparato scheletrico che provoca il deterioramento delle ossa. Come si riconosce, quali sono i fattori di rischio e come si cura?