Tenosinovite con fistolizzazione

Un saluto a tutti i medici e gli utenti del forum, sono un nuovo iscritto.

Sono un uomo di 32 anni, vivo a Milano, circa nove anni fa sono stato sottoposto a un intervento di tenoraffia / neuroraffia al quinto dito della mano sinistra.

Per cinque anni non ho avuto problemi, ma nell'ottobre del 2014, ho cominciato ad avere forti infiammazioni del dtio con l'apertura di un tragitto fistolare e fuoriuscita di una secrezione giallastra.
Per diversi mesi ho sofferto di queste infiammazioni che comparivano, duravano da pochi giorni fino a due settimane e poi scomparivano da sole, spesso con leggeri segnali di infezione e sempre con la fuoriuscita di siero, più o meno limpido, e occasionalmente di un materiale solido biancastro.
Sono stato in diversi ospedali, primo fa tutti quello dove mi hanno operato, ma ho trovato ben poco sostegno, anzi, e comunque non sono riuscito ad avere una diagnosi di cui possa scrivere.

Dopo sette mesi, nel 2015 agli inizi di maggio, ho fatto un ulteriore visita chirurgica dove finalmente mi è stato dato un po' di ascolto e, con una diagnosi di tenosinovite, sono stato messo in lista per un intervento di revisione. L'attesa è stata lunga e alla fine l'intervento è stato programmato per sei mesi dopo, agli inizi di novembre. Nel frattempo, da luglio, le infiammazioni erano ormai del tutto scomparse e il tragitto fistolare, seppur ben visibile, si era cicatrizzato. Ho deciso comunque di fare l'intervento, visto che mi era stato detto durante la visita che bisognava operare per capire". Purtroppo il chirurgo si ricordava ben poco di me e di cosa ci eravamo detti, era convinto di dover fare una tenolisi in piena regola, vedendo la mano e parlando abbiamo chiarito. Dopo l'intervento mi è stato detto che erano presenti solo delle vaghe aderenze. Comunque non ho avuto più problemi per circa tre anni, fino a poche settimane fa.

A metà luglio il tragitto fistolare si è riaperto e ho avuto una leggera infiammazione con un po' di secrezioni per alcuni giorni. A fine mese di nuovo e da allora il dito è costantemente infiammato con tutti i relativi sintomi.
Tornato dalle vacanze sono stato dal mio medico di famiglia che mi ha prescritto una visita chirurgica per cui ho preso appuntamento presso l'ospedale dove sono stato operato l'ultima volta, per cui dovrò aspettare alcune settimane.

Mi scuso di non aver potuto essere più sintetico. A chi fosse arrivato in fondo a questo mio lungo scritto vorrei chiedere:
1) E' possibile eseguire un'artroscopia alla base di un dito? Nel sapreste indicarmi delle strutture nel nord Italia?
2) E' possibile raccogliere e analizzare il materiale che fuoriesce dal mio dito? Se si a chi dovrei rivolgermi?
3) Sapreste indicarmi specialisti e centri di microchirurgia della mano, particolarmente al di fuori di Milano?
4) Potrei richiedere una perizia medico legale per accertare, inequivocabilmente, i disturbi che sto soffrendo?

Vi ringrazio per l'attenzione.
Saluti.
[#1]
Dr. Giorgio Leccese Chirurgo generale, Chirurgo della mano 9.7k 317
Gentile Signore,

per prima cosa va fatta una diagnosi: verosimilmente, la secrezione ha origine da un punto di sutura riassorbibile (quelli non riassorbibili non danno di norma alcun problema).

Faccia un'ecografia con sonda ad alta frequenza, per cercare un eventuale granuloma da corpo estraneo.

Si può fare un esame colturale del liquido, per vedere se è sterile (come probabile) o a contenuto batterico); lo fa un normale laboratorio d'analisi.

Per l'aspetto medico-legale, deve comunque aspettare: verifichi prima di cosa si tratti, ma non credo ci siano gli estremi per un risarcimento.

Le complicanze post-operatorie, anche rare (come questa), sono insite nell'intervento chirurgico.

Buona serata.

Dr. Giorgio LECCESE

NB: il consulto online non può nè deve sostituire la visita reale

[#2]
Utente
Utente
Dr. Leccese,

La ringrazio per l'intervento.
Di ecografie ne feci due anni fa quando il problema si presentò la prima volta. Non si vedeva nulla se non tessuti infiammati e un po' di liquido ma non credo fossero ad alta frequenza come lei mi dice. Proverò a chiedere quando farò una visita.
Il mio medico di famiglia era anche lui dell'idea che il problema venisse da un punto riassorbibile ma il chirurgo che mi ha operato la seconda lo riteneva invece poco plausibile e in effetti disse di non aver trovato nulla di strano andando a reintervenire.
Un prelievo per un esame colturale lo avevano fatto nel 2015 in uno degli ospedali dove ero stato, ma non ho mai saputo l'esito. Penso anche io che il liquido sia sterile, quello che vorrei riuscire ad analizzare non è il liquido ma l'altro materiale denso che compare ogni tanto, che potrebbe anche non essere organico.

Per quanto riguarda la questione medico legale non è tanto per un risarcimento, ora come ora non penso nulla del genere. Il fatto è che non voglio ricominciare come tre anni fa a girare per ospedali e sentirmi dire ogni sorta di cattiveria gratuita. Se per essere preso sul serio dovrò ricorrere alle vie legali stavolta non mi farò scrupoli.
Comunque con tutto quello che ho visto non mi stupirei se durante il primo intervento avessero usato dei materiali del tutto non idonei.

La ringrazio ancora per la risposta.
Saluti.
[#3]
Dr. Giorgio Leccese Chirurgo generale, Chirurgo della mano 9.7k 317
Di nulla.