Frattura radio distale e processo stiloideo ulna
Salve, circa 3 mesi fa ho riportato una frattura pluri-frammentaria scomposta del radio distale a sx con associato il distacco del processo stiloideo dell'ulna (di netto e alla base).
Il radio distale è stato trattato con osteosintesi con placca volare e viti.
Dopo un mese di immobilizzazione ho iniziato la riabilitazione e già dopo 20 sedute (in totale ne ho fatte 30) ho recuperato la mobilità del polso per una percentuale molto vicina al 100x100.
Il mio problema ad oggi (ma che si è presentato già in fase di riabilitazione) è un dolore dal lato ulnare (non presente a riposo) ma che compare appena effettuo torsioni sotto sforzo con cambio improvviso della direzione, quando arrivo verso il punto massimo del movimento di prono-supinazione (in tale caso avverto anche come un piccolo rumore all'interno dell'articolazione) e quando afferro improvvisamente oggetti (diciamo oggetti lanciati a volo) e capita che la mano va a deviare improvvisamente verso l'ulna sotto il peso dell'oggetto stesso.
A volte il dolore di cui parlo si estende anche fino al carpo della mano (solo al lato del mignolo).
I medici che mi hanno operato in un primo momento hanno tralasciato la frattura del processo stiloideo ulnare dicendo che è normale lasciarlo staccato e che non mi avrebbe dato fastidio.
In secondo momento (durante la fase riabilitativa) quando ho riferito dei dolori suddetti mi hanno consigliato una visita da un chirurgo della mano.
Il chirurgo della mano ha constatato la buona guarigione del radio e il recupero dei vari movimenti del polso, mentre riguardo al dolore ulnare vedendo le rx (ma senza ulteriori esami) mi ha detto che sicuramente è saltato il legamento triangolare (non ho capito se staccato, semi-distaccato o lacerato) e alla mia domanda di se il dolore passerà mi ha detto che con il tempo in parte passerà e in parte rimmarrà e nel caso ci sarebbe da valutare un delicato intervento chirurgico per sistemare la situazione ma da valutare in seguito in base alle mie reali necessità/aspettative.
Ora alla fine le mie domande sono:
1) E' vero che dopo 3 mesi ci sono ancora i margini per cui la situazione dal lato ulnare possa migliorare?
2) Se si fino a quanti mesi posso aspettarmi ulteriori miglioramenti?
3) In caso di non operazione, continuare ad utilizzare l'articolazione nella condizione descritta comporterebbe qualche ulteriore problema futuro? O non ci sarebbe nessuna ulteriore conseguenza?
4) Visto che ad oggi sono passati 3 mesi dal trauma nel caso di un intervento per sistemare il legamento fa qualche differenza il fatto che sta passando molto tempo dal trauma o e indifferente e il risultato operatorio sarà sempre il medesimo?
5) In breve in cosa consisterebbe l'intervento? Riattaccare/ricostruire il legamento triangolare? E il pezzettino d'osso vagante (il processo stiloideo ulnare) che fine farebbe? Andrebbe riattaccato anche esso in qualche modo o andrebbe proprio rimosso?
Grazie in anticipo a chiunque voglia intervenire.
Il radio distale è stato trattato con osteosintesi con placca volare e viti.
Dopo un mese di immobilizzazione ho iniziato la riabilitazione e già dopo 20 sedute (in totale ne ho fatte 30) ho recuperato la mobilità del polso per una percentuale molto vicina al 100x100.
Il mio problema ad oggi (ma che si è presentato già in fase di riabilitazione) è un dolore dal lato ulnare (non presente a riposo) ma che compare appena effettuo torsioni sotto sforzo con cambio improvviso della direzione, quando arrivo verso il punto massimo del movimento di prono-supinazione (in tale caso avverto anche come un piccolo rumore all'interno dell'articolazione) e quando afferro improvvisamente oggetti (diciamo oggetti lanciati a volo) e capita che la mano va a deviare improvvisamente verso l'ulna sotto il peso dell'oggetto stesso.
A volte il dolore di cui parlo si estende anche fino al carpo della mano (solo al lato del mignolo).
I medici che mi hanno operato in un primo momento hanno tralasciato la frattura del processo stiloideo ulnare dicendo che è normale lasciarlo staccato e che non mi avrebbe dato fastidio.
In secondo momento (durante la fase riabilitativa) quando ho riferito dei dolori suddetti mi hanno consigliato una visita da un chirurgo della mano.
Il chirurgo della mano ha constatato la buona guarigione del radio e il recupero dei vari movimenti del polso, mentre riguardo al dolore ulnare vedendo le rx (ma senza ulteriori esami) mi ha detto che sicuramente è saltato il legamento triangolare (non ho capito se staccato, semi-distaccato o lacerato) e alla mia domanda di se il dolore passerà mi ha detto che con il tempo in parte passerà e in parte rimmarrà e nel caso ci sarebbe da valutare un delicato intervento chirurgico per sistemare la situazione ma da valutare in seguito in base alle mie reali necessità/aspettative.
Ora alla fine le mie domande sono:
1) E' vero che dopo 3 mesi ci sono ancora i margini per cui la situazione dal lato ulnare possa migliorare?
2) Se si fino a quanti mesi posso aspettarmi ulteriori miglioramenti?
3) In caso di non operazione, continuare ad utilizzare l'articolazione nella condizione descritta comporterebbe qualche ulteriore problema futuro? O non ci sarebbe nessuna ulteriore conseguenza?
4) Visto che ad oggi sono passati 3 mesi dal trauma nel caso di un intervento per sistemare il legamento fa qualche differenza il fatto che sta passando molto tempo dal trauma o e indifferente e il risultato operatorio sarà sempre il medesimo?
5) In breve in cosa consisterebbe l'intervento? Riattaccare/ricostruire il legamento triangolare? E il pezzettino d'osso vagante (il processo stiloideo ulnare) che fine farebbe? Andrebbe riattaccato anche esso in qualche modo o andrebbe proprio rimosso?
Grazie in anticipo a chiunque voglia intervenire.
[#1]
Gentile Utente,
alla stiloide ulnare si inserisce parte del complesso della fibrocartilagine triangolare (TFCC). Nel trauma oltre alla frattura della stiloide è presumibile che abbia lesionato una inserzione della TFCC.
Se clinicamente ha dolore e l'articolazione radio-ulnare distale è instabile è indicato, anche a distanza di mesi, la riparazione della TFCC. In prima battuta valuterei un intervento di artroscopia diagnostica del polso, quindi eventualmente (dovesse l'artroscopia confermare un distacco foveale della TFCC) l'intervento di rimozione del segmento di frattura e la reinserzione con ancoretta della TFCC.
Concordo comunque con i colleghi di soppesare bene l'indicazione chirurgica con le richieste funzionali del suo polso.
Cordialmente,
alla stiloide ulnare si inserisce parte del complesso della fibrocartilagine triangolare (TFCC). Nel trauma oltre alla frattura della stiloide è presumibile che abbia lesionato una inserzione della TFCC.
Se clinicamente ha dolore e l'articolazione radio-ulnare distale è instabile è indicato, anche a distanza di mesi, la riparazione della TFCC. In prima battuta valuterei un intervento di artroscopia diagnostica del polso, quindi eventualmente (dovesse l'artroscopia confermare un distacco foveale della TFCC) l'intervento di rimozione del segmento di frattura e la reinserzione con ancoretta della TFCC.
Concordo comunque con i colleghi di soppesare bene l'indicazione chirurgica con le richieste funzionali del suo polso.
Cordialmente,
Dr. Federico Tamborini
tamborini.federico@gmail.com
[#2]
Utente
Grazie Dottore per la disponibilità nel rispondere alle mie domande.
A questo punto mi restano i seguenti dubbi:
1) Perché si dovrebbe soppesare bene l'indicazione chirurgica in base alle reali necessità del polso? Forse il trattamento chirurgico non risulta sempre risolutivo della problematica?
2) Riguardo al dolore lasciando la situazione così com'è, ma evitando per ora di sollecitare l'articolazione con i movimenti che più provocano dolore, lei pensa che ci sono ancora margini di miglioramento o no?
3) Oltre al complesso della TFCC tra il processo stiloideo dell'ulna e l'osso psiforme mi pare di capire che esiste anche un ulteriore legamento chiamato "collaterale ulnare del carpo", a differenza della TFCC il distacco di questo legamento è meno importante/trascurabile o nel caso di un eventuale intervento chirurgico si interviene anche su questo?
Cordiali Saluti.
A questo punto mi restano i seguenti dubbi:
1) Perché si dovrebbe soppesare bene l'indicazione chirurgica in base alle reali necessità del polso? Forse il trattamento chirurgico non risulta sempre risolutivo della problematica?
2) Riguardo al dolore lasciando la situazione così com'è, ma evitando per ora di sollecitare l'articolazione con i movimenti che più provocano dolore, lei pensa che ci sono ancora margini di miglioramento o no?
3) Oltre al complesso della TFCC tra il processo stiloideo dell'ulna e l'osso psiforme mi pare di capire che esiste anche un ulteriore legamento chiamato "collaterale ulnare del carpo", a differenza della TFCC il distacco di questo legamento è meno importante/trascurabile o nel caso di un eventuale intervento chirurgico si interviene anche su questo?
Cordiali Saluti.
[#3]
1) se durante le normali attività lavorative o sportive non ha alcun dolore escluderi l'indicazione chirurgica
2) margini di miglioramento potrebbero ancora esserci
3) nella stabilizzazione della RUD sono primarie altre strutture che vengono analizzate ed eventualmente trattate
Cordialmente
2) margini di miglioramento potrebbero ancora esserci
3) nella stabilizzazione della RUD sono primarie altre strutture che vengono analizzate ed eventualmente trattate
Cordialmente
Questo consulto ha ricevuto 4 risposte e 13.3k visite dal 23/06/2018.
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