Recupero muscoli della mano innervati da nervo ulnare
Buonasera dottori sono un ragazzo di appena 22 anni e vi scrivo per fare chiarezza riguardo il recupero dei muscoli della mano innervati dal nervo ulnare e non.
Lo scorso Dicembre 2017 mi hanno operato al nervo ulnare sx dopo una lesiona parziale da taglio. L'operazione è stata effettuata il giorno dopo alla ferita, sono stato dimesso senza complicanze, ho seguito una cura a base di vitamina C (1c al gg) e Nicetile (2c al gg) per 60 giorni, abbinando insieme un primo ciclo di fisioterapia (12 sedute di recupero motorio della mano + 12 sedute di elettrostimolazione esponenziale). Finito questo primo ciclo dove ho ricominciato a muovere la mano discretamente, la fisiatra di Torino mi ha prescritto un altro ciclo di fisioterapia, comprendenti sempre 12 sedute di elettrostimolazione esponenziale abbinate ad altre 12 sedute di recupero della forza della mano e quindi di potenziamento della stessa.
Attualmente sono alla sesta seduta e devo ammettere che rispetto alla prima, sia io che la fisioterapista che mi segue abbiamo notato dei miglioramenti, sia a livello di "estetica" della mano (quindi del recupero dei muscoli) che a livello di forza della stessa.
La domanda che mi porgo è la seguente: riuscirò a recuperare i muscoli (che al momento sono in uno stato di atrofia, se non sbaglio) e a "gonfiare" la mano in modo tale da farla tornare com'era prima, o comunque in modo tale che torni simile? Oltre alla fisioterapia a casa uso molto la pallina antistress e cerco di replicare alcuni degli esercizi che faccio in fisioterapia (come quello dell'unire pollice con mignolo in modo da stimolare il muscolo interno al pollice), in più cerco di usare la mano deficitaria il più possibile, anche per le piccole cose come l'aprire le porte, afferrare gli oggetti, e in più vado in palestra ogni giorno per usare qualche macchinario con carichi medi.
Purtroppo a Torino (dove mi hanno operato e mi seguono con le visite) non ho ancora avuto modo di porre il quesito, quindi avrei interesse nel sentire un vostro parere, pur rendendomi conto che via web non sia facile dare una risposta.
Vi allego le foto della situazione attuale, sia della mano sx (quella compromessa) che della mano dx (quella sana):
Mano sx vista dorsale: https://images2.imgbox.com/f3/f3/rVw7BRw0_o.jpg
Mano sx vista palmare: https://images2.imgbox.com/c4/d3/qokuo2P2_o.jpg
Mano dx vista dorsale: https://images2.imgbox.com/c3/58/ITJQyu1u_o.jpg
Mano dx vista palmare: https://images2.imgbox.com/1d/34/w29X6Kul_o.jpg
Ci tengo ad informarvi che nelle ultime due settimane ho notato dei miglioramenti a livello sensitivo del mignolo, in quanto ho iniziato a percepire il contatto con un soggetto freddo e a distinguerlo da uno caldo. Il movimento di apertura e chiusura è pulito e per essere a 6 mesi dalla lesione, sia dottori che fisioterapisti riferiscono che sto recuperando molto bene e abbastanza velocemente. Tengo anche a riprecisare che la lesione è stata parziale e non totale.
Lo scorso Dicembre 2017 mi hanno operato al nervo ulnare sx dopo una lesiona parziale da taglio. L'operazione è stata effettuata il giorno dopo alla ferita, sono stato dimesso senza complicanze, ho seguito una cura a base di vitamina C (1c al gg) e Nicetile (2c al gg) per 60 giorni, abbinando insieme un primo ciclo di fisioterapia (12 sedute di recupero motorio della mano + 12 sedute di elettrostimolazione esponenziale). Finito questo primo ciclo dove ho ricominciato a muovere la mano discretamente, la fisiatra di Torino mi ha prescritto un altro ciclo di fisioterapia, comprendenti sempre 12 sedute di elettrostimolazione esponenziale abbinate ad altre 12 sedute di recupero della forza della mano e quindi di potenziamento della stessa.
Attualmente sono alla sesta seduta e devo ammettere che rispetto alla prima, sia io che la fisioterapista che mi segue abbiamo notato dei miglioramenti, sia a livello di "estetica" della mano (quindi del recupero dei muscoli) che a livello di forza della stessa.
La domanda che mi porgo è la seguente: riuscirò a recuperare i muscoli (che al momento sono in uno stato di atrofia, se non sbaglio) e a "gonfiare" la mano in modo tale da farla tornare com'era prima, o comunque in modo tale che torni simile? Oltre alla fisioterapia a casa uso molto la pallina antistress e cerco di replicare alcuni degli esercizi che faccio in fisioterapia (come quello dell'unire pollice con mignolo in modo da stimolare il muscolo interno al pollice), in più cerco di usare la mano deficitaria il più possibile, anche per le piccole cose come l'aprire le porte, afferrare gli oggetti, e in più vado in palestra ogni giorno per usare qualche macchinario con carichi medi.
Purtroppo a Torino (dove mi hanno operato e mi seguono con le visite) non ho ancora avuto modo di porre il quesito, quindi avrei interesse nel sentire un vostro parere, pur rendendomi conto che via web non sia facile dare una risposta.
Vi allego le foto della situazione attuale, sia della mano sx (quella compromessa) che della mano dx (quella sana):
Mano sx vista dorsale: https://images2.imgbox.com/f3/f3/rVw7BRw0_o.jpg
Mano sx vista palmare: https://images2.imgbox.com/c4/d3/qokuo2P2_o.jpg
Mano dx vista dorsale: https://images2.imgbox.com/c3/58/ITJQyu1u_o.jpg
Mano dx vista palmare: https://images2.imgbox.com/1d/34/w29X6Kul_o.jpg
Ci tengo ad informarvi che nelle ultime due settimane ho notato dei miglioramenti a livello sensitivo del mignolo, in quanto ho iniziato a percepire il contatto con un soggetto freddo e a distinguerlo da uno caldo. Il movimento di apertura e chiusura è pulito e per essere a 6 mesi dalla lesione, sia dottori che fisioterapisti riferiscono che sto recuperando molto bene e abbastanza velocemente. Tengo anche a riprecisare che la lesione è stata parziale e non totale.
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Gentile Utente,
da quello che descrive sta facendo il meglio per la sua mano e per il relativo recupero. Come le avranno già spiegato i colleghi (se è di Torino presumo del gruppo di Battiston al CTO) il nervo ulnare è un nervo permaloso e molto complesso: il suo compito infatti è quello di fornire la sensibilità al lato ulnare della mano e la motricità a gran parte della muscolatura intrinseca. Comanda quindi tanti e piccoli muscoli e relativi movimenti. Nella riparazione nervosa è più semplice ricondurre in un unico nervo un unico stimolo; maggiore e più selettivo è lo stimolo che deve condurre, meno probabilità vi sono che tutti gli stimoli colpiscano il bersaglio finale. Non è comunque possibile definire la prognosi perl recupero definitivo nè a livello sensitivo che motorio.
In bocca al lupo.
Cordialmente,
da quello che descrive sta facendo il meglio per la sua mano e per il relativo recupero. Come le avranno già spiegato i colleghi (se è di Torino presumo del gruppo di Battiston al CTO) il nervo ulnare è un nervo permaloso e molto complesso: il suo compito infatti è quello di fornire la sensibilità al lato ulnare della mano e la motricità a gran parte della muscolatura intrinseca. Comanda quindi tanti e piccoli muscoli e relativi movimenti. Nella riparazione nervosa è più semplice ricondurre in un unico nervo un unico stimolo; maggiore e più selettivo è lo stimolo che deve condurre, meno probabilità vi sono che tutti gli stimoli colpiscano il bersaglio finale. Non è comunque possibile definire la prognosi perl recupero definitivo nè a livello sensitivo che motorio.
In bocca al lupo.
Cordialmente,
Dr. Federico Tamborini
tamborini.federico@gmail.com
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 1.8k visite dal 18/05/2018.
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