Frattura scomposta 4 dito e lesione a boutonniere
Salve a tutti. Ho subito circa 40 giorni fa una frattura scomposta pluriframmentaria della falange prossimale del quarto dito con lussazione.
Mi hanno operato dopo circa 7 giorni stabilizzando il tutto con intervento di osteosintesi con placca e viti e fanno bloccato il tutto con uno splint che manteneva il dito leggermente in flessione.
Ho tolto la stecca circa una settimana (a poco più di 30 giorni dall'intervento) su indicazione di un altro specialista.
Il dito presenta limitazione sia della flessione che dell'estensione tuttavia la flessione è possibile passivamente mentre l'estensione è minima anche sotto sollecitazione del fisioterapista e il dito esteso ritorna immediatamente alla posizione originaria quando lo lascia cioè in semi flessione.
Sembra una deformità tipo BOUTONNIERE
Il medico del presidio in cui mi sono operato al controllo ambulatoriale sostiene solamente che sia una rigidità risolvibile con la fisioterapia senza neanche averlo toccato.
A me sinceramente sembra quasi uno scarica barile perché l'articorazione non si estende neanche sotto forti sollecitazioni.
In più quando fletto le dita (per quanto possibile) vi è un fenomeno di overlapping dove il quarto dito si accavalla sul quinto a partire dalla falange intermedia.
Io con le mani ci lavoro, ho bisogno di eseguire movimenti fini e ho paura che al momento nessun medico si stia prendendo la responsabilità di approfondire il problema.
Secondo voi potrebbe essere una lesione Boutonniere? Cosa dovrei fare? Con che tempi mi dovrei muovere?
Mi hanno operato dopo circa 7 giorni stabilizzando il tutto con intervento di osteosintesi con placca e viti e fanno bloccato il tutto con uno splint che manteneva il dito leggermente in flessione.
Ho tolto la stecca circa una settimana (a poco più di 30 giorni dall'intervento) su indicazione di un altro specialista.
Il dito presenta limitazione sia della flessione che dell'estensione tuttavia la flessione è possibile passivamente mentre l'estensione è minima anche sotto sollecitazione del fisioterapista e il dito esteso ritorna immediatamente alla posizione originaria quando lo lascia cioè in semi flessione.
Sembra una deformità tipo BOUTONNIERE
Il medico del presidio in cui mi sono operato al controllo ambulatoriale sostiene solamente che sia una rigidità risolvibile con la fisioterapia senza neanche averlo toccato.
A me sinceramente sembra quasi uno scarica barile perché l'articorazione non si estende neanche sotto forti sollecitazioni.
In più quando fletto le dita (per quanto possibile) vi è un fenomeno di overlapping dove il quarto dito si accavalla sul quinto a partire dalla falange intermedia.
Io con le mani ci lavoro, ho bisogno di eseguire movimenti fini e ho paura che al momento nessun medico si stia prendendo la responsabilità di approfondire il problema.
Secondo voi potrebbe essere una lesione Boutonniere? Cosa dovrei fare? Con che tempi mi dovrei muovere?
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Gentile Signore,
tutto è possibile....
Andrebbe però valutato "de visu": in caso contrario, non si può sapere con certezza chi ha ragione.
Buon pomeriggio.
tutto è possibile....
Andrebbe però valutato "de visu": in caso contrario, non si può sapere con certezza chi ha ragione.
Buon pomeriggio.
Dr. Giorgio LECCESE
NB: il consulto online non può nè deve sostituire la visita reale
[#2]
Utente
Ha ragione Dr Leccese, grazie mille. Sono solo molto ansioso dato che dall'esito di ciò dipende la mia carriera. Le vorrei però chiedere, se possibile, ulteriori delucidazioni nel caso in cui fosse una lesione di tipo boutonniere.
- In linea generale l'intervento conservativo o chirurgico deve essere tempestivo per evitare limitazioni permanenti? Perché ignorantemente penso che considerato il breve tempo trascorso dall'ultimo intervento non sia possibile operare nuovamente o mettere una stecca dato che ho ancora un'importante limitazione della flessione delle interfalangee.
- il trattamento conservativo espone a recidive future dato che l'apparato estensore risulta essere ancora danneggiato?
- la visita con un chirurgo della mano della mia città è fissata per la prossima settimana. Ci sono degli esami strumentali di cui mi dovrei fornire prima della visita al fine di risparmiare tempo?
- In linea generale l'intervento conservativo o chirurgico deve essere tempestivo per evitare limitazioni permanenti? Perché ignorantemente penso che considerato il breve tempo trascorso dall'ultimo intervento non sia possibile operare nuovamente o mettere una stecca dato che ho ancora un'importante limitazione della flessione delle interfalangee.
- il trattamento conservativo espone a recidive future dato che l'apparato estensore risulta essere ancora danneggiato?
- la visita con un chirurgo della mano della mia città è fissata per la prossima settimana. Ci sono degli esami strumentali di cui mi dovrei fornire prima della visita al fine di risparmiare tempo?
[#3]
La esione di tipo boutonniere indica una lesione dell'apparato tendineo estensore, che va riparata, ma con risultati non sempre soddisfacenti, specie se a distanza.
Del resto, non si può operare un dito che abbia una rigidità articolare, anche se parziale: significherebbe vanificare del tutto l'intervento.
La visita è sufficiente.
Del resto, non si può operare un dito che abbia una rigidità articolare, anche se parziale: significherebbe vanificare del tutto l'intervento.
La visita è sufficiente.
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Questo consulto ha ricevuto 7 risposte e 2.1k visite dal 27/02/2018.
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