Morbo dupuytren
Salve Dottori,
mio padre è stato operato alla mano sinistra del morbo di dupuytren ormai più di 10 anni fa. Ora a 75 anni e già allora aveva iniziale lo stesso problema al mignolo della mano sinistra. Ora dopo interventi di altro genere quali protesi ginocchio con successiva ischemia e problemi vorrebbe evitare un altro intervento. Ho letto che ora trattano il morbo anche tramite il metodo collagenasi. Lui si accontenterebbe di avere più movimento del dito. Questo tipo di trattamento va bene per tutti i casi? Potreste spiegarmi il procedimento, controindicazioni? in quanto tempo si avrebbero risultati? e per quanto non potrebbe guidare o usare la mano? In attesa di vostre info vi ringrazio e invio distinti saluti. S.
mio padre è stato operato alla mano sinistra del morbo di dupuytren ormai più di 10 anni fa. Ora a 75 anni e già allora aveva iniziale lo stesso problema al mignolo della mano sinistra. Ora dopo interventi di altro genere quali protesi ginocchio con successiva ischemia e problemi vorrebbe evitare un altro intervento. Ho letto che ora trattano il morbo anche tramite il metodo collagenasi. Lui si accontenterebbe di avere più movimento del dito. Questo tipo di trattamento va bene per tutti i casi? Potreste spiegarmi il procedimento, controindicazioni? in quanto tempo si avrebbero risultati? e per quanto non potrebbe guidare o usare la mano? In attesa di vostre info vi ringrazio e invio distinti saluti. S.
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Gentile Siognora,
si fa una iniezione locale di questo enzima che "scioglie" il cordone palmare retraente e consente, dopo 24 ore, di estendere il dito.
Come anche le altre metodiche, non può dare garanzie circa la recidività della patologia, ma è intuitivo che la rimozione radicale del tessuto patologico è cosa ben diversa dalla persistenza del tessuto stesso.
Buona serata.
si fa una iniezione locale di questo enzima che "scioglie" il cordone palmare retraente e consente, dopo 24 ore, di estendere il dito.
Come anche le altre metodiche, non può dare garanzie circa la recidività della patologia, ma è intuitivo che la rimozione radicale del tessuto patologico è cosa ben diversa dalla persistenza del tessuto stesso.
Buona serata.
Dr. Giorgio LECCESE
NB: il consulto online non può nè deve sostituire la visita reale
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 1.2k visite dal 03/08/2017.
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