Frattura testa v metacarpo
Gentili Dottori, in data 6 luglio, a seguito di uno stupido pugno dettato dall'ira, ho riportato una frattura lievemente scomposta della testa del V metacarpo della mano destra. Recatomi subito al pronto soccorso, mi gessano il braccio con stecca al solo mignolo e mi dicono di tornare a controllo dopo 30 giorni. Ieri ho fatto una rx di controllo e il risultato evince: pregressa frattura del V metacarpo a controllo ben contenuta con steccaggio e in fase di riparazione. Non viene nominato né se la frattura si è scomposta di più né se, al contrario, si è allineata durante il processo di riparazione (il mio occhio inesperto vede la testa del quinto metacarpo identica alle altre, con solo la rima di frattura visibile, che forma un'arcata tra la testa e il colletto)Impossibilitato nel mostrare ad un ortopedico la lastra,vorrei un parere da voi: tra una settimana dovrei rimuovere il gesso e vorrei sapere se, a mio rischio è pericolo, posso rinunciare ad un eventuale prolungamento di immobilizzazione della mano e poter in parte svolgere alcune azioni come guidare. Inoltre è possibile che in 10 giorni dalla radiografia di controllo si possa consolidare la frattura almeno al punto di consentirmi la fisioterapia? Vorrei poter riprendere a guidare il prima possibile per poter portare le mie piccoline a mare, che stanno pagando il prezzo del mio gesto d'ira. Fiducioso in una vostra risposta, vi auguro una buona serata e vi ringrazio anticipatamente
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Gentile Signore,
non conosco i dettagli, ma questo tipo di fratture consolida facilmente e in tempi brevi.
Dopo la rimozione del gesso potrà certamente guidare, ma aspetti altre 2-3 settimane prima di forzare (ad esempio sport), mentre può da subito iniziare una cauta kinesi-terapia (senza forzare troppo).
Buona domenica.
non conosco i dettagli, ma questo tipo di fratture consolida facilmente e in tempi brevi.
Dopo la rimozione del gesso potrà certamente guidare, ma aspetti altre 2-3 settimane prima di forzare (ad esempio sport), mentre può da subito iniziare una cauta kinesi-terapia (senza forzare troppo).
Buona domenica.
Dr. Giorgio LECCESE
NB: il consulto online non può nè deve sostituire la visita reale
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Utente
Gentilissimo Dottor Leccese
Sono qui per aggiornarLa riguardo la mia situazione: in data 4 agosto (29 giorni di gesso) effettuo una nuova radiografia di controllo e il referto riporta: pregressa frattura del V metacarpo. Frammenti in buona posizione ma non ancora del tutto consolidati. Nelle immagini c'è un netto miglioramento (la rima di frattura che separava orizzontalmente i due monconi, è appena visibile ai soli margini. Il giorno seguente mi reco a controllo e l'ortopedico (probabilmente un sostituto) dice che posso rimuovere il gesso ed iniziare con la mobilizzazione attiva e passiva della mano. Da venerdì ad oggi (martedì) noto un miglioramento della mobilità proporzionale all'aumento di dolore quando effettuo i movimenti. Il primo giorno sentivo la zona della frattura pesante ma senza dolore, però non riuscivo quasi a flettere il mignolo a mo' di pugno e non riuscivo a sollevarlo rispetto alle altre dita. Ora ci riesco parzialmente (il pugno riesco a chiuderlo quasi del tutto, anche se ho la sensazione che qualcosa tiri in prossimità della nocca, con conseguente dolore) e avverto un leggero dolore quando muovo il mignolo in qualsiasi direzione. Se tengo la mano immobile o se tocco in prossimità della frattura non avverto nemmeno un minimo di dolore. Secondo lei è normale che più muova la mano e il dito e più avverta dolore dopo? Visto il referto (non completamente consolidata la frattura) c'è il rischio che abbia riaperto la frattura? In genere se si riapre una frattura c'è dolore (anche senza movimento) oppure il dolore si avverte solo quando muovo il dito? Mi scuso per le mie domande ma temo che l'ortopedico sia stato vago e non so se continuare con la mobilizzazione oppure tenere il dito a riposo (non posso nemmeno effettuare altre visite o ragiografie perché purtroppo, essendo agosto, sono tutti in ferie) . La ringrazio infinitamente
Sono qui per aggiornarLa riguardo la mia situazione: in data 4 agosto (29 giorni di gesso) effettuo una nuova radiografia di controllo e il referto riporta: pregressa frattura del V metacarpo. Frammenti in buona posizione ma non ancora del tutto consolidati. Nelle immagini c'è un netto miglioramento (la rima di frattura che separava orizzontalmente i due monconi, è appena visibile ai soli margini. Il giorno seguente mi reco a controllo e l'ortopedico (probabilmente un sostituto) dice che posso rimuovere il gesso ed iniziare con la mobilizzazione attiva e passiva della mano. Da venerdì ad oggi (martedì) noto un miglioramento della mobilità proporzionale all'aumento di dolore quando effettuo i movimenti. Il primo giorno sentivo la zona della frattura pesante ma senza dolore, però non riuscivo quasi a flettere il mignolo a mo' di pugno e non riuscivo a sollevarlo rispetto alle altre dita. Ora ci riesco parzialmente (il pugno riesco a chiuderlo quasi del tutto, anche se ho la sensazione che qualcosa tiri in prossimità della nocca, con conseguente dolore) e avverto un leggero dolore quando muovo il mignolo in qualsiasi direzione. Se tengo la mano immobile o se tocco in prossimità della frattura non avverto nemmeno un minimo di dolore. Secondo lei è normale che più muova la mano e il dito e più avverta dolore dopo? Visto il referto (non completamente consolidata la frattura) c'è il rischio che abbia riaperto la frattura? In genere se si riapre una frattura c'è dolore (anche senza movimento) oppure il dolore si avverte solo quando muovo il dito? Mi scuso per le mie domande ma temo che l'ortopedico sia stato vago e non so se continuare con la mobilizzazione oppure tenere il dito a riposo (non posso nemmeno effettuare altre visite o ragiografie perché purtroppo, essendo agosto, sono tutti in ferie) . La ringrazio infinitamente
Questo consulto ha ricevuto 5 risposte e 11k visite dal 30/07/2017.
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