Ferita da taglio al palmo della mano
Salve. Circa 2 settimane fa mi sono procurato un taglio alla mano con un coltello da macellaio al lavoro. La ferita di circa 1cm si trova sul palmo sinistro appena sotto l'indice. La punta del coltello è entrata trasversalmente (avevo la mano piegata, quindi è entrata dalla parte esterna fino al centro per capirci). Dopo le prime medicazioni sono andato al pronto soccorso dove hanno semplicemente applicato un disinfettante e un cerotto dopo circa 4 ore di attesa, senza punti e senza altre indicazioni se non di "cambiare la medicazione ogni tanto". Ho cercato di spiegare che secondo me qualcosa non andava visto che sono svenuto pochi minuti dopo il taglio (e non certo per la vista del sangue!) ma alla risposta "Beh, se è venuto qui da solo direi che sta abbastanza bene. E' solo un taglietto, si fidi."
Ad oggi però il dito è ancora piuttosto gonfio e dolorante. Riesco a muovere tutte le falangi, ma faccio fatica a chiudere completamente il dito (suppongo per il gonfiore). Tirandolo indietro invece sento tirare e delle scossette provenienti dalla ferita. Quello che più mi spaventa è il fatto che il polpastrello dell'indice non ha quasi più sensibilità. Dapprima nemmeno il lato esterno, poi ho ricominciato a percepire il tatto su quella zona del dito. Rimane sempre però piuttosto gonfio, leggermente più scuro sull'ultima falange, talvolta pulsante e talvolta con delle scosse.
Non avendo il medico di base (mi sono dovuto trasferire per pochi mesi, non ho ritenuto necessario cambiare dottore) non ho idea di cosa fare, a chi rivolgermi e se preoccuparmi o meno per questa situazione. Ho pensato che il pronto soccorso potesse essere sufficiente, ma non mi sembra abbiano avuto il migliore dei comportamenti.
Ad ogni modo chiedo vorrei solo sapere se preoccuparmi o meno. Grazi mille a tutti.
Ad oggi però il dito è ancora piuttosto gonfio e dolorante. Riesco a muovere tutte le falangi, ma faccio fatica a chiudere completamente il dito (suppongo per il gonfiore). Tirandolo indietro invece sento tirare e delle scossette provenienti dalla ferita. Quello che più mi spaventa è il fatto che il polpastrello dell'indice non ha quasi più sensibilità. Dapprima nemmeno il lato esterno, poi ho ricominciato a percepire il tatto su quella zona del dito. Rimane sempre però piuttosto gonfio, leggermente più scuro sull'ultima falange, talvolta pulsante e talvolta con delle scosse.
Non avendo il medico di base (mi sono dovuto trasferire per pochi mesi, non ho ritenuto necessario cambiare dottore) non ho idea di cosa fare, a chi rivolgermi e se preoccuparmi o meno per questa situazione. Ho pensato che il pronto soccorso potesse essere sufficiente, ma non mi sembra abbiano avuto il migliore dei comportamenti.
Ad ogni modo chiedo vorrei solo sapere se preoccuparmi o meno. Grazi mille a tutti.
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Gentile Signore,
deve iniziare sicuramente una terapia antibiotica, essendo queste ferite tutte potenzialmente contaminate da batteri (non basta disinfettare).
L'unico dato non tranquillizzante è la riduzione di sensibilità: potrebbe trattarsi di una lesione di uno o entrambi i nervi digitali sensitivi del 2° dito, ma potrebbe trattarsi anche solo di un danno funzionale, di tipo transitorio.
Non posso dirle di più senza una viosita diretta, che ritengo opportuna.
Buona giornata.
deve iniziare sicuramente una terapia antibiotica, essendo queste ferite tutte potenzialmente contaminate da batteri (non basta disinfettare).
L'unico dato non tranquillizzante è la riduzione di sensibilità: potrebbe trattarsi di una lesione di uno o entrambi i nervi digitali sensitivi del 2° dito, ma potrebbe trattarsi anche solo di un danno funzionale, di tipo transitorio.
Non posso dirle di più senza una viosita diretta, che ritengo opportuna.
Buona giornata.
Dr. Giorgio LECCESE
NB: il consulto online non può nè deve sostituire la visita reale
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 23.2k visite dal 06/04/2016.
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