Cisti sinoviale del polso dorsale

Buongiorno Dottori, ho da un paio di mesi una cisti sinoviale sul polso, del diametro di 1cm, che oltre a darmi fastidio è anche orribile da vedere quando piego la mano. Ho letto che a parte aspettare che si riassorba, (non vorrei operarla), in passato si poteva far "esplodere" sbattendoci un libro sopra! (la Sacra Bibbia...).
Nel caso in cui optassi per questa obsoleta soluzione, che rischi correrei? Sono molto tentato a farlo, ma prima vorrei sapere le eventuali conseguenze.

Scusate se la domanda appare sciocca
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Dr. Giorgio Leccese Chirurgo generale, Chirurgo della mano 9.7k 317
Gentile Signore,

potrebbe provocare una piccola emorragia (ecchimosi, ematoma).

Non le garantirebbe, in ogni caso, dal rischio di una recidiva.

Buona giornata.

Dr. Giorgio LECCESE

NB: il consulto online non può nè deve sostituire la visita reale

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Attivo dal 2015 al 2015
Ex utente
Grazie mille Dottore per la celere risposta.
Quindi posso aspettare ancora un po' per vedere se si riassorbe e quando non ne posso più provo a farla scoppiare?
Quanto ci mettono in media a riassorbirsi da sole?
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Dr. Federico Tamborini Chirurgo plastico, Chirurgo della mano, Medico estetico, Microchirurgo 926 51
Gentile Utente,

le cisti sinoviali o gangli articolari al polso sono estroflessioni, come delle piccole ernie, della capsula articolare. Sono quindi costituite da una capsula fibrosa rivestita internamente dalla membrana sinoviale, il tessuto che produce il gel che lubrifica l'articolazione stessa. Per farle un paragone sono come degli sfiancamenti dei palloni da calcio a livello della valvola di gonfiaggio, il punto di minor resistenza della sfera che cede sotto una eccessiva pressione.
Sotto sforzo anche l'articolazione del polso ha due punti di minor resistenza in corrispondenza dei legamenti tra scafoide e semilunare dorsale e volare.
Tale cisti è quindi in diretto contatto, attraverso una "porta" con l'articolazione principale da cui si alimento il gel sinoviale che è racchiuso nell'igroma. Il pannicolo sinoviale che riveste internamente la cisti produce inoltre tale gel.
Se dovesse rompere in maniera traumatica la cisti non andrebbe certo nè ad eliminare la porta di comunicazione con l'articolazione nè ad eliminare la sinovia che secernerebbe il gel recidivando quindi la lesione.
Il trattamento conservativo consiste quindi nello scaricare la pressione nella camera articolare per cercare di invertire il flusso di liquido sinoviale dalla cisti all'articolazione radio-carpica. Un tutore statico di immobilizzazione notturno di polso potrebbe fare al suo caso. Non è detto che un trattamento conservativo possa dare un risultato nè è possibile determinare un tempo.
Le sconsiglio comunque di trattare la cisti "a colpi di Bibbia".

Cordialmente,

Dr. Federico Tamborini
tamborini.federico@gmail.com

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Dr. Giorgio Leccese Chirurgo generale, Chirurgo della mano 9.7k 317
Di norma, al di là di una certa variazione di volume (in più o in meno), il ganglio non scompare, tranne una esigua minoranza di casi (quando si oblitera il canale di comunicazione tra spazio articolare e il ganglio stesso).

Pertanto, nel tempo, valuterà lei fino a che punto può aspettare, ma quasi certamente, prima o poi, lo dovrà operare, o perchè tende a gonfiarsi (quindi a dare fastidio locale) o semplicemente perchè si sarà scocciato di vedere questa tumefazione sul polso.