Nervo collaterale radiale
Salve, sono un ragazzo di 26 anni e sono cuoco professionista, 3 giorni fà tagliando un avocado mi sono tagliato la mano sul lato del palmo, giusto sotto la prima falange dell'indice. Si è tagliata una parte del nervo collaterale radiale del dito indice, il movimento del dito va bene anche se non completo (probabilmente dovuto ai 5 punti di sutura) gli unici problemi che ho sono: 1. la sensibilità laterale del dito è scomparsa. 2. toccando il palmo giusto sotto il dito medio ho un dolore lancinante come fosse una scossa elettrica. Mi han dato 2 opzioni: o lasciar tutto com'è e aspettare che il nervo si rigeneri da solo o la microchirurgia. La mia domanda è riferita al dolore che sento toccandomi, sparirebbe dopo la microchirurgia?
grazie in anticipo
grazie in anticipo
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Gentile Signore,
va fatta una esatta valutazione del danno, impossibile con esami strumentali o con il solo esame clinico.
Pertanto, andrebbe fatta un'esplorazione chirurgica che, però, dovrebbe poter consentire, nello stesso tempo, una adeguata riparazione del nervo (l'ideale sarebbe una tubulizzazione con vena, per prevenire neuromi dolorosi o una interposizione di fibroblasti all'interno dell'eventuale neurorrafia).
Quindi, l'intervento andrebbe programmato da parte di chirurghi esperti in questo genere di lesioni.
Buona serata.
va fatta una esatta valutazione del danno, impossibile con esami strumentali o con il solo esame clinico.
Pertanto, andrebbe fatta un'esplorazione chirurgica che, però, dovrebbe poter consentire, nello stesso tempo, una adeguata riparazione del nervo (l'ideale sarebbe una tubulizzazione con vena, per prevenire neuromi dolorosi o una interposizione di fibroblasti all'interno dell'eventuale neurorrafia).
Quindi, l'intervento andrebbe programmato da parte di chirurghi esperti in questo genere di lesioni.
Buona serata.
Dr. Giorgio LECCESE
NB: il consulto online non può nè deve sostituire la visita reale
[#3]
Non concordo: la riuscita di una riparazione di questi nervi collaterali digitali è di norma molto elevata, a patto che si seguano certe regole e si adottino certe precauzioni, come ad esempio la protezione della sutura nervosa (neurorrafia) con un tubulo che impedisca la formazione di cicatrice all'interno della sutura stessa e, nello stesso tempo, impedisca a parte delle fibre nervose in transito di fuoriuscire dalla zona di sutura, disperdendosi nell'ambiente esterno e non arrivare pertanto a destinazione.
[#4]
Utente
Grazie,
un paio di curiosità in merito:
attualmente i punti sono stati rimossi, il dito (ancora un pò gonfio dopo 12 giorni) non si chiude/apre completamente, questo potrebbe essere dovuto ai muscoli della zona che potrebbero essere parzialmente recisi o semplicemente dovuti al gonfiore? e dopo l'operazione si farebbe anche una riabilitazione?
cordiali saluti
Domenico
un paio di curiosità in merito:
attualmente i punti sono stati rimossi, il dito (ancora un pò gonfio dopo 12 giorni) non si chiude/apre completamente, questo potrebbe essere dovuto ai muscoli della zona che potrebbero essere parzialmente recisi o semplicemente dovuti al gonfiore? e dopo l'operazione si farebbe anche una riabilitazione?
cordiali saluti
Domenico
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Non esistono muscoli nel dito, ma solo tendini, vasi e nervi.
La difficoltà a muoverlo dipende verosimilmente dalle cicatrici (esterna e interna), che sono turgide e molto sensibili.
La riabilitazione (attiva e passiva), la può fare lei stesso 3 volte al giorno.
La difficoltà a muoverlo dipende verosimilmente dalle cicatrici (esterna e interna), che sono turgide e molto sensibili.
La riabilitazione (attiva e passiva), la può fare lei stesso 3 volte al giorno.
Questo consulto ha ricevuto 5 risposte e 4.5k visite dal 13/08/2015.
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