Tensione delle prime 2 dita delle mani in diverse situazioni
Premetto che non so se sono nella sezione giusta o meno, ma spero di si.
Spiego in breve la mia situazione:
da qualche mese a questa parte mi sta capitando, ogni volta che provo una forte emozione (spesso ansia/eccitazione) improvvisa o compio attività fisiche pesanti (footing, piegamenti) di perdere la mobilità della mano sinistra e, in minore quantità, anche della destra. Mi spiego meglio.
Una volta verificatosi l'evento, se provo a stringere un pugno o ad afferrare premendo parecchio con le dita sull'oggetto e poi a rilasciare l'oggetto stesso, e poi a riaprire la mano, non riesco immediatamente a riaprire la mano, ma devono passare quei 2 secondi circa in cui la mano sembra avere volontà propria (di rimanere nello stato in cui si trova) prima di poter riaprire la mano e "riacquistarne il controllo". Nel mentre, sento una leggera pressione nella zona del polso, ma non avverto mai alcun formicolio e il fenomeno è limitato a pollice, indice e medio della mano sinistra in prevalenza, ma quando l'evento è particolarmente intenso e rapido (sia esso emozione o sforzo fisico) l'effetto si allarga anche alle stesse dita della mano destra.
Sono uno studente di informatica e quindi sto spesso al computer e scrivo parecchio. Il dottore ha calcolato l'ipotesi, anche, che possa avere a che fare con la parziale rettilineizzazione di tre vertebre cervicali che potrebbe in qualche modo ostruire il passaggio di qualche nervo che arriva alla mano.
Ha detto di prova a seguire una cura anti infiammatoria locale per via cutanea prima di prescrivermi un eventuale esame elettromiografico.
Qualcuno sa spiegarmi possibili cause e, soprattutto, possibili soluzioni?
Premetto che l'evento si protrae anche per più di un'ora dal verificarsi dell'evento scatenante.
Grazie mille in anticipo per la risposta, auguro a tutti buona serata.
Spiego in breve la mia situazione:
da qualche mese a questa parte mi sta capitando, ogni volta che provo una forte emozione (spesso ansia/eccitazione) improvvisa o compio attività fisiche pesanti (footing, piegamenti) di perdere la mobilità della mano sinistra e, in minore quantità, anche della destra. Mi spiego meglio.
Una volta verificatosi l'evento, se provo a stringere un pugno o ad afferrare premendo parecchio con le dita sull'oggetto e poi a rilasciare l'oggetto stesso, e poi a riaprire la mano, non riesco immediatamente a riaprire la mano, ma devono passare quei 2 secondi circa in cui la mano sembra avere volontà propria (di rimanere nello stato in cui si trova) prima di poter riaprire la mano e "riacquistarne il controllo". Nel mentre, sento una leggera pressione nella zona del polso, ma non avverto mai alcun formicolio e il fenomeno è limitato a pollice, indice e medio della mano sinistra in prevalenza, ma quando l'evento è particolarmente intenso e rapido (sia esso emozione o sforzo fisico) l'effetto si allarga anche alle stesse dita della mano destra.
Sono uno studente di informatica e quindi sto spesso al computer e scrivo parecchio. Il dottore ha calcolato l'ipotesi, anche, che possa avere a che fare con la parziale rettilineizzazione di tre vertebre cervicali che potrebbe in qualche modo ostruire il passaggio di qualche nervo che arriva alla mano.
Ha detto di prova a seguire una cura anti infiammatoria locale per via cutanea prima di prescrivermi un eventuale esame elettromiografico.
Qualcuno sa spiegarmi possibili cause e, soprattutto, possibili soluzioni?
Premetto che l'evento si protrae anche per più di un'ora dal verificarsi dell'evento scatenante.
Grazie mille in anticipo per la risposta, auguro a tutti buona serata.
[#1]
Gentile Signore,
onestamente non mi sembra un problema attinente a questa sezione.
Non sono neanche convinto si tratti di un problema di natura neurologica periferica, data la totale assenza di parestesie.
Mi farei visitare da un neurologo.
Buona notte.
onestamente non mi sembra un problema attinente a questa sezione.
Non sono neanche convinto si tratti di un problema di natura neurologica periferica, data la totale assenza di parestesie.
Mi farei visitare da un neurologo.
Buona notte.
Dr. Giorgio LECCESE
NB: il consulto online non può nè deve sostituire la visita reale
[#2]
Ex utente
La ringrazio per la celerità dottore.
In effetti ero in dubbio sulla sezione, ma questa mi sembrava la più appropriata, anche a causa del fatto che non sappia quale sia la vera causa del mio problema.
Sicuramente se la situazione non dovesse migliorare, farò gli accertamenti dovuti.
La ringrazio ancora per la disponibilità.
In effetti ero in dubbio sulla sezione, ma questa mi sembrava la più appropriata, anche a causa del fatto che non sappia quale sia la vera causa del mio problema.
Sicuramente se la situazione non dovesse migliorare, farò gli accertamenti dovuti.
La ringrazio ancora per la disponibilità.
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 3.3k visite dal 22/05/2015.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.