Rottura scafoide

Buon giorno, sono la mamma di un ragazzo che, a causa della parata di un pallone giocando a calcio, ha subito la frattura composta dello scafoide.
La scoperta, però, è avvenuta circa un mese dopo l'accaduto.
Dopo aver fatto le accurate visite il medico specialista ha scelto di inserire una vite di Hebert.
Ma, purtroppo, dopo circa 10 mesi un altro incidente (probabilmente! in quanto le radiografie non dimostrano tale frattura) causa la frattura dello scafoide allo stesso punto, pertanto il medico è costretto ad intervenire nuovamente inserendo dei fili e prelevando osso dalla cresta iliaca e rimuovendo la vite.
Dopo circa 3 mesi dall'intervento si inizia la fisioterapia, in quanto, nel frattempo il polso ha subito un' immobilizzazione che si porta avanti già da dopo il primo intervento.( Cioè il polso non è mai ritornato come era originariamente !).
Purtroppo la fisioterapia non porta buon esito, dolori intensi coivolgono la parte del polso e dell'avanbraccio per cui si fanno nuovamente RX e TAC.
La terapia nel frattempo viene sospesa.
Per fortuna a distanza di sette mesi gli esami mostrano: "frattura con valida formazione di callo osseo".
Visto che l'esito è buono si ritiene che i fili possano ostacolare il completo movimento del polso, per cui il medico consiglia di fare nuovamente un intervento per rimuovere i mezzi di sintesi.
Mi chiedo, da mamma preoccupata per il proprio figlio, se è normale che un filo possa ostacolare il movimento o se è opportuno fare qualche altra cosa.
La mia preoccupazione è se mai il polso tornerà come prima.
Grazie
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Dr. Giorgio Leccese Chirurgo generale, Chirurgo della mano 9.7k 317
Gentile Signora,

il mezzo di sintesi può creare un conflitto meccanico se fuoriesce dal contesto dell'osso e "sporge" nello spazio articolare.

Se è questa o meno la causa del dolore al polso di suo figlio, io non sono in grado di dirlo a distanza, ma se la causa è effettivamente questa, non vedo alternative all'intervento.

Buona domenica.

Dr. Giorgio LECCESE

NB: il consulto online non può nè deve sostituire la visita reale

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Utente
Utente
Grazie per la tempestiva risposta, purtroppo non ho potuto rispondere prima.
A questo punto, visto che c'è un rapporto di fiducia con il medico specialista, che tra l'altro mio figlio ammira notevolmente, ci affidiamo nuovamente alle sue mani.
Sperando che il sogno di mio figlio che un giorno possa tornare a fare le flessioni si possa esaudire.
Pertanto, mi viene da chiedere se sarà opportuno tornare a fare fisioterapia (e nello specifico chinesiterapia) oppure in maniera autonoma il polso può tornare ad avere la sua elasticità?
Buona giornata!
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Dr. Giorgio Leccese Chirurgo generale, Chirurgo della mano 9.7k 317
La kinesiterapia è condizionata dall'eventuale conflitto meccanico.
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Utente
Utente
Gentile dottore,
mio figlio ha rimosso i mezzi di sintesi al polso (i cosiddetti fili che poi a vederli sembrano 2 chiodi). Per precauzione l' ortopedico, dopo l'intervento ha scelto di fasciare il polso immobilizzandolo come se avesse un gesso, consigliando di tenere tale fasciatura per almeno 15 giorni.
Non prevedendo tale immobilizzazione, a circa 10 giorni dall'intervento il ragazzo dovrà affrontare gli esami per la patente.
Mi chiedo se è possibile ciò, anche sostituendo il tutto con un tutore oppure è indispensabile seguire rigorosamente tale prescrizione.
E soprattutto per quanto tempo ancora si deve usare cautela.(per esempio si può fare palestra?).
Grazie.
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Dr. Giorgio Leccese Chirurgo generale, Chirurgo della mano 9.7k 317
Se il Collega ha ritenuto necessario immobilizzare il polso avrà i suoi buoni motivi.

E' a lui che deve rivolgere la domanda; noi non conosciamo i dettagli che lui conosce, per cui non possiamo in alcun modo sostituirci a lui.
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Utente
Utente
Certo.
Volevo solo capire in linea di massima come si procede nella norma.
Grazie.
Buona giornata.
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Dr. Giorgio Leccese Chirurgo generale, Chirurgo della mano 9.7k 317
Di nulla.