Frattura secondo metacarpo
Buonasera,
nove giorni fa ho avuto un incidente sportivo. Visto che il dolore non passava, qualche giorno dopo ho effettuato una lastra con il seguente esito: "frattura spiroide, lievemente diastasata, della diafisi del II metacarpo. Non evidenti ulteriori rime di frattura. Congruenza dei rapporti artcolari." L'ortopedico mi ha proposto un intervento chirurgico tramite inserimento di due viti, dicendomi comunque che non è detto che la frattura non si possa sistemare da sola senza complicanze. Insomma a breve dovrei decidere il da farsi, anche perchè la frattura comincia ad avere i suoi giorni. Vorrei fare l'intervento solo se strettamente necessario, ma non riesco a capire i margini di rischio a procedere e non.
Ringrazio per la disponibilità.
nove giorni fa ho avuto un incidente sportivo. Visto che il dolore non passava, qualche giorno dopo ho effettuato una lastra con il seguente esito: "frattura spiroide, lievemente diastasata, della diafisi del II metacarpo. Non evidenti ulteriori rime di frattura. Congruenza dei rapporti artcolari." L'ortopedico mi ha proposto un intervento chirurgico tramite inserimento di due viti, dicendomi comunque che non è detto che la frattura non si possa sistemare da sola senza complicanze. Insomma a breve dovrei decidere il da farsi, anche perchè la frattura comincia ad avere i suoi giorni. Vorrei fare l'intervento solo se strettamente necessario, ma non riesco a capire i margini di rischio a procedere e non.
Ringrazio per la disponibilità.
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Gentile Signore,
questo tipo di frattura comporta una sola incertezza: la rotazione anche minima sull'asse longitudinale, non visibile con le radiografie, ma solo facendo flettere attivamente le dita per vedere se c'è o meno una convergenza o una divergenza.
Per fare questa manovra, però, si corre il rischio di scomporre la frattura, per cui la decisione è: correre o meno il rischio di una rotazione assiale ?
Buona serata.
questo tipo di frattura comporta una sola incertezza: la rotazione anche minima sull'asse longitudinale, non visibile con le radiografie, ma solo facendo flettere attivamente le dita per vedere se c'è o meno una convergenza o una divergenza.
Per fare questa manovra, però, si corre il rischio di scomporre la frattura, per cui la decisione è: correre o meno il rischio di una rotazione assiale ?
Buona serata.
Dr. Giorgio LECCESE
NB: il consulto online non può nè deve sostituire la visita reale
[#2]
Utente
Buonasera dottore,
la ringrazio per la risposta. Mi sembra ti capire che non vi è una procedura standard e che le modalità di recupero variano da ortopedico a ortopedico. Nella sua esperienza lei cosa consiglierebbe di fare? Nel caso mi fornisse un recapito di posta, potrei inviarle le radiografie per farle avere un quadro leggermente più chiaro della mia situazione. A breve torno dall'ortopedico e sicuramente il parere di uno specialistà in più potrebbe aiutarmi.
La ringrazio per la disponibilità.
la ringrazio per la risposta. Mi sembra ti capire che non vi è una procedura standard e che le modalità di recupero variano da ortopedico a ortopedico. Nella sua esperienza lei cosa consiglierebbe di fare? Nel caso mi fornisse un recapito di posta, potrei inviarle le radiografie per farle avere un quadro leggermente più chiaro della mia situazione. A breve torno dall'ortopedico e sicuramente il parere di uno specialistà in più potrebbe aiutarmi.
La ringrazio per la disponibilità.
[#3]
Se si decide per l'intervento, non ci sono dubbi che un paio di microviti in titanio sono la soluzione perfetta, l'unica in grado di scongiurare con certezza la rotazione assiale.
Vedere le radiografie non sarebbe di alcun aiuto, perchè, come le dicevo, non ci consentono di dire se c'è o meno la rotazione assiale.
Vedere le radiografie non sarebbe di alcun aiuto, perchè, come le dicevo, non ci consentono di dire se c'è o meno la rotazione assiale.
[#6]
Utente
Salve, stamattina mi hanno rimosso il gesso. Nella radiografia odierna hanno visto la presenza del callo osseo. La mano si muove ovviamente meglio rispetto a qualche settimana fa, ma tra la rigidità dovuta al fatto che non la muovo da praticamente un mese, e la sensazione che la frattura non sia del tutto guarita, non riesco a stringere "a pugno" per vedere l'eventuale rotazione. La mano risulta ancora un po' gonfia nella zona interessata dalla frattura; inoltre mi hanno mantenuti "legati" l'indice e il medio. Ora sono senza protezione e mi hanno detto di cominciare a muovere le dita e di tornare il 27 dicembre. Volevo chiederle se la situazione le sembra normale. Ricordo che la frattura è del 19 novembre.
La ringrazio per l'attenzione.
La ringrazio per l'attenzione.
[#10]
Utente
Salve, oggi ho svolto l'ultima visita di controllo. Riesco ad eseguire qualsiasi movimento. La rotazione è minima, nel senso che l'indice preme in maniera praticamente trascurabile sul medio quando stringo a pugno. Non c'è alcuna sovrapposizione delle dita. I dottori hanno detto che sono praticamente guarito.
Ora in realtà io non riesco ancora a esercitare pressioni troppo forti che riguardino l'indice (sento la tipica "scossa" da frattura). Quanto ci vorrà affinchè il dolore passi (sono al 38esimo giorno oggi)? Tra una decina di giorni potrei tornare a suo parere a tornare a praticare sport di contatto (niente mani, calcio)?
Cordiali saluti e buone feste!
Ora in realtà io non riesco ancora a esercitare pressioni troppo forti che riguardino l'indice (sento la tipica "scossa" da frattura). Quanto ci vorrà affinchè il dolore passi (sono al 38esimo giorno oggi)? Tra una decina di giorni potrei tornare a suo parere a tornare a praticare sport di contatto (niente mani, calcio)?
Cordiali saluti e buone feste!
Questo consulto ha ricevuto 15 risposte e 6.5k visite dal 01/12/2013.
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