Epicondilite (bilaterale) cronica e resistente a tutte le terapie

buongiorno
da 10 mesi soffro di epicondilite al gomito destro.
cercando di risparmiarlo per un periodo ho provato a lavorare con il solo braccio sinistro e cio' ha ingenerato la stessa patologia ma in forma ben piu lieve, dunque il pellegrinaggio di seguito esposto si riferisce ai tentativi fatti per il solo braccio destro:


dicembre 2012:
- insorgenza dolore causa lavoro intenso con il mouse
- inizio a usare il tutore
- dolore intensificato e esteso a tutto l'avambraccio anche a causa sforzi da settimana sugli sci (sollevare gli sci risulta molto doloroso)

gennaio 2013:
- visita dall'ortopedico che, salutandomi con un "viva sereno" prescriveva:
- ionoforesi x10
- antinfiammatori in pomata (che usero' poi in quantita industriali fino ad oggi nel tentativo vano di tamponare i sintomi)
- antinfiammatori bocca per qualche giorno
la terapia suidicata non sorcisce effetto, neanche minimo
impossibilitato a fare anche la minima cosa quale allacciarmi le scarpe o chiudere i pantaloni

febbraio/marzo:
- visita fisiatrica che prescrive, assicurandomi la guarigione:
- ciclo prolungato di 10 infiltrazioni ossigeno ozono
minimo beneficio ma non sostanziale miglioramento

marzo/aprile:
- 2 cicli e mezzo (8 sedute) di onde d'urte al braccio destro (piu un ciclo al sinistro)
minimo/discreto beneficio: il dolore persiste ma torno ad essere minimamente autosufficiente (es sollevare un bicchiere ma non pesi importanti )

maggio:
- visita secondo chirurgo che mi propone con ottimismo infiltrazione cortisonica (da me fin li fortemente osteggiata). l'infiltrazione fa effetto dopo 10 giorni di dolore importante e per due mesi NON ho piu alcun fastidio.

rimango ad assoluto riposo per due/tre mesi. ad agosto riprendo pian piano qualche attivita' ed un minimo di esercizio blandissimo del braccio...sembravo recuperare finche due settimane fa, per aver svitato qualche vite il dolore ritorna esattamente come prima (forte dolore al tatto dell'epicondilo, dolore medio a sollevare pesi anche minimi)

mi chiedo dunque, devo ormai affrontare un intervento chirurgico o vale la pena insistere con un'altra infiltrazione cortisonica, che il primario che me l'ha somministrata mi assicura senza controindicazioni mentre si legge di tutto di piu sugli effetti deleteri del cortisone?

o vale la pena, data la mia storia provare il gel piastrinico (molto costoso) prima di andare per l'intervento? lo stesso chirurgo mi disse che ne aveva sentito parlare bene, anche se non ne aveva esperienza, e credo disse anche che un tentativo si poteva fare prima dell'intervento... non vorrei pero' buttare 700 euro per il gel piastrinico dopo la tombola spesa inutilmente finora....

grazie a tutti voi per l'eventuale consiglio
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Dr. Giorgio Leccese Chirurgo generale, Chirurgo della mano 9.7k 317
Gentile Signore,

due o tre infiltrazioni di cortisone non procurano alcun danno.

Direi che prima di procedere con un intervento chirurgico vale senza dubbio la pena provare con questa terapia.

Potrebbe poi associare anche una terapia omeopatica.

Buon pomeriggio.

Dr. Giorgio LECCESE

NB: il consulto online non può nè deve sostituire la visita reale

[#2]
Utente
Utente
grazie per il confortante consiglio.

Per "provare questa terapia" immagino intenda il gel piastrinico. Senza insistere dunque con una seconda infiltrazione di cortisone dato che sono tornato esattamente al punto di prima. O potrebbe essere una ricaduta che potrei superare con una seconda infiltrazione, magari seguita da una riabilitazione mirata?

nessuno prima d'ora mi ha consigliato l'omeopatia. avendo provato qausi ogni cosa senza successo provero' anche questa! sa indicarmi qualcosa di piu specifico?

grazie

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Dr. Giorgio Leccese Chirurgo generale, Chirurgo della mano 9.7k 317
Anche, ma io intendevo proprio terapie omeopatiche (arnica compositum, ecc.), totalmente prive di effetti collaterali.
[#4]
Utente
Utente
grazie dottore, chiaramente ho consumato nei molti mesi passati quantita' INDUSTRIALI di pomate antifiammatorie tra cui molta arnica compositum.

effettivamente e' l'unica a darmi un minimo momentaneo beneficio, ma l'averne consumato almeno 3 interi tubetti non ha guarito l'infiammazione, che si sta appunto dimostrando piu forte anche delle terapie piu "toste" (es cortisone e 8 onde d'urto).

per altro, avendo allergia ai profumi, le varie pomate mi hanno anche creato molti eczemi (anche su questo aspetto la compositum e' la meno irritante, a differenza della arnica forte che invece ustiona).
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Dr. Giorgio Leccese Chirurgo generale, Chirurgo della mano 9.7k 317
Non parlo della crema, ma di infiltrazioni di arnica compositum, più eventuali altri rimedi omeopatici.
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Utente
Utente
ah interessante! mi informero'!
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Dr. Giorgio Leccese Chirurgo generale, Chirurgo della mano 9.7k 317
OK.
[#8]
Utente
Utente
buongiorno
non riesco a trovare a milano un medico che faccia infiltrazioni di arnica.
mi sono state proposte solo infiltrazioni di cortisone
qualche indicazione utile su professionisti o centri?
grazie ancora
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Dr. Giorgio Leccese Chirurgo generale, Chirurgo della mano 9.7k 317
Purtroppo no, anche se l'Arnica Compositum la può prendere anche lei in farmacia e poi vedere se il suo medico curante è in grado di farle una o più infiltrazioni nel punto sede del dolore.
[#10]
Utente
Utente
salve dottore, bene... il mio medico di base (non i due ortopedici che mi hanno gia visitato e proposto/praticato il cortisone) e' in effetti agopuntore. ho gia preso con lui appuntament... pero' sarei un po titubante a farmi infiltrare da un NON chirurgo... ho letto che l'infiltrazione all'epicondilo se fatta erratamente (ovvero DENTRO il tendine) puo' creare danni ancora più seri... qual è il suo parere al riguardo?
grazie ancora
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Dr. Giorgio Leccese Chirurgo generale, Chirurgo della mano 9.7k 317
L'arnica non è cortisone: non può creare alcun problema, a prescindere dal tessuto in cui viene iniettata.
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Utente
Utente
chiarissimo, grazie!
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Dr. Giorgio Leccese Chirurgo generale, Chirurgo della mano 9.7k 317
Di nulla.
[#14]
Utente
Utente
buongiorno dottore

ho consultato l'ortopedico che a questo punto propenderebbe per l'intervento chirurgico.

nel frattempo pero' il medico di base, che e' anche omeopata, ieri mi ha praticato una prima infiltrazione INTRADERMICA di arnica compositum. li per li sembra aver dato un certo beneficio, oggi gia leggermente rientrato, comunque al momento mi ha dato un effetto positivo.

volevo quindi chiedere il suo parere sul NUMERO E FREQUENZA di queste infiltrazioni, sempre intradermiche, che potrei anche fare a casa (la mia fidanzata e' pratica) o tramite una infermiera (il medico di base ha detto che posso farmele anche da solo intradermiche). il medico di base diceva un 3 volte a settamana, dunque circa un giorno si e uno no, ma quante?

detto cio', anche il medico di base fa questo tentativo premettendo pero' che a questo punto anche secondo lui l'intervento sara' probabilmente inevitabile.

ps: mi rimane poi il dubbio sul gel piastrinico, che temo essere nel mio caso l'ennesimo tentativo inutile e che, costando la bellezza di 700 euro, non so quanto ne valga la pena...

grazie ancora per l'utilissimo instradamento...
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Dr. Giorgio Leccese Chirurgo generale, Chirurgo della mano 9.7k 317
Non metterei limite alla provvidenza.....

Tre volte a settimana va benissimo (anche due in seguito), per almeno due mesi.
[#16]
Utente
Utente
perfetto!
sono intenzionato a perseguire questa strada economica pratica e indolore!
male non fara', nel peggior caso avro' perso due mesi, probabilmente con un minimo giovamento, comunque nulla in confronto ai 10 gia trascorsi.
grazie ancora anche per l'ottimismo, che e' sempre fondamentale :)
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Dr. Giorgio Leccese Chirurgo generale, Chirurgo della mano 9.7k 317
Di nulla.