Frattura falange ungueale
Salve,
ho riportato una frattura basale della falange ungueale del III dito.
Dopo aver eseguito la radiografia al pronto soccorso mi hanno messo una stecca per tenere in iperestensione il dito per 40 giorni. Mi hanno però suggerito di contattare un chirurgo della mano per valutare la necessità di un'operazione, dicendomi che però solitamente questi casi non vengono trattati chirurgicamente in quanto possono costituire più un rischio che una via risolutiva.
La radiografia è la seguente:
http://img12.imageshack.us/img12/1773/wp000219l.jpg
Posso chiedere un vostro parere sul trattamento assegnatomi e sull'eventuale necessità di contattare un chirurgo?
Ringrazio in anticipo per la risposta
ho riportato una frattura basale della falange ungueale del III dito.
Dopo aver eseguito la radiografia al pronto soccorso mi hanno messo una stecca per tenere in iperestensione il dito per 40 giorni. Mi hanno però suggerito di contattare un chirurgo della mano per valutare la necessità di un'operazione, dicendomi che però solitamente questi casi non vengono trattati chirurgicamente in quanto possono costituire più un rischio che una via risolutiva.
La radiografia è la seguente:
http://img12.imageshack.us/img12/1773/wp000219l.jpg
Posso chiedere un vostro parere sul trattamento assegnatomi e sull'eventuale necessità di contattare un chirurgo?
Ringrazio in anticipo per la risposta
[#1]
Gentile Signore,
le ricordo che il nostro regolamento vieta di inviare e commentare immagini di esami strumentali.
In ogni caso, lei ha una lesione di Segond, cioè un microdistacco osseo della base della F3 (lato dorsale), il che equivale a una lesione del tendine estensore (che si inserisce proprio su quel frammentino osseo).
Ci sono correnti di pensiero differenti, circa l'intervento o il trattamento incruento (stecca di Zimmer o orstesi).
Se il frammento è ruotato o distante dal resto della falange o è di grosse dimensioni (non è il suo caso), si deve necessariamente operare.
Negli altri casi non è obbligatorio ma opportuno.
Lei, per certi versi, è fortunato perchè sembra non ci sia un'evidente flessione della falange ungueale.
Utile la magneto-terapia domiciliare per favorire la formazione del callo osseo.
Farebbe comunque bene a farsi vedere da un chirurgo della mano.
le ricordo che il nostro regolamento vieta di inviare e commentare immagini di esami strumentali.
In ogni caso, lei ha una lesione di Segond, cioè un microdistacco osseo della base della F3 (lato dorsale), il che equivale a una lesione del tendine estensore (che si inserisce proprio su quel frammentino osseo).
Ci sono correnti di pensiero differenti, circa l'intervento o il trattamento incruento (stecca di Zimmer o orstesi).
Se il frammento è ruotato o distante dal resto della falange o è di grosse dimensioni (non è il suo caso), si deve necessariamente operare.
Negli altri casi non è obbligatorio ma opportuno.
Lei, per certi versi, è fortunato perchè sembra non ci sia un'evidente flessione della falange ungueale.
Utile la magneto-terapia domiciliare per favorire la formazione del callo osseo.
Farebbe comunque bene a farsi vedere da un chirurgo della mano.
Dr. Giorgio LECCESE
NB: il consulto online non può nè deve sostituire la visita reale
[#2]
Utente
Buonasera,
mi è stato consigliato di proseguire con la stecca per 40 giorni e alla scadenza la situazione era la seguente: http://img35.imageshack.us/img35/8748/wp000357v.jpg
I medici mi hanno prescritto di iniziare a stringere le dita con una spugna in acqua tiepida, ma dopo 4 giorni mi è sembrato che la terza falange iniziasse ad assumere un lieve atteggiamento in flessione (inoltre rimaneva in tale posizione anche provando a estenderla) e stamane sono tornato a chiedere se fosse un atteggiamento normale.
A quel punto mi è stato detto che effettivamente il frammento non si era completamente riattaccato alla falange e mi è stata applicata una stecca per tenere in iperestensione il dito per ulteriori 10 giorni (inoltre mi è stato suggerito di utilizzare la magnetoterapia).
Vorrei gentilmente chiedere un vostro parere a riguardo della possibilità di aver peggiorato la situazione facendo riabilitazione con la spugna per i 4 giorni e se effettivamente c'è il rischio che il frammento si consolidi (o si sia già consolidato) in modo errato tanto da portare a una impossibilità o a una limitatezza di movimento della falange unguale.
Inoltre quali dovrebbero essere le modalità (i tempi) di utilizzo della magnetoterapia?
Vi ringrazio in anticipo per la risposta e porgo cordiali saluti.
mi è stato consigliato di proseguire con la stecca per 40 giorni e alla scadenza la situazione era la seguente: http://img35.imageshack.us/img35/8748/wp000357v.jpg
I medici mi hanno prescritto di iniziare a stringere le dita con una spugna in acqua tiepida, ma dopo 4 giorni mi è sembrato che la terza falange iniziasse ad assumere un lieve atteggiamento in flessione (inoltre rimaneva in tale posizione anche provando a estenderla) e stamane sono tornato a chiedere se fosse un atteggiamento normale.
A quel punto mi è stato detto che effettivamente il frammento non si era completamente riattaccato alla falange e mi è stata applicata una stecca per tenere in iperestensione il dito per ulteriori 10 giorni (inoltre mi è stato suggerito di utilizzare la magnetoterapia).
Vorrei gentilmente chiedere un vostro parere a riguardo della possibilità di aver peggiorato la situazione facendo riabilitazione con la spugna per i 4 giorni e se effettivamente c'è il rischio che il frammento si consolidi (o si sia già consolidato) in modo errato tanto da portare a una impossibilità o a una limitatezza di movimento della falange unguale.
Inoltre quali dovrebbero essere le modalità (i tempi) di utilizzo della magnetoterapia?
Vi ringrazio in anticipo per la risposta e porgo cordiali saluti.
[#3]
Le regole del nostro sito vietano espressamente di inviare/commentare immagini o filmati dei pazienti.
Ritengo necessario evitare i movimenti, proseguendo con immobilizzazione e magneto.
Inoltre, non si tratta di una vera frattura, ma di un microdistacco osseo.
Ritengo necessario evitare i movimenti, proseguendo con immobilizzazione e magneto.
Inoltre, non si tratta di una vera frattura, ma di un microdistacco osseo.
[#6]
Utente
Ho tolto la stecca e fatto la radiografia di controllo. Mi è stato detto che il frammentino osseo si è finalmente saldato sulla falange e mi sono stati spiegati gli esercizi da fare per la riabilitazione.
Il dito però è interamente molto gonfio nonostante siano passati 60 giorni dal trauma, a cosa può essere dovuto ciò?
Inoltre dalla radiografia si vede che lo spazio tra la seconda e la terza falange è interamente occupato presumibilmente da callo osseo: è una situazione regolare o c'è il rischio di non riuscire a tornare a piegare completamente il dito in quel punto (per il momento la flessione è molto molto limitata, e credo sia normale)?
Ringrazio in anticipo per la risposta e porgo cordiali saluti.
Il dito però è interamente molto gonfio nonostante siano passati 60 giorni dal trauma, a cosa può essere dovuto ciò?
Inoltre dalla radiografia si vede che lo spazio tra la seconda e la terza falange è interamente occupato presumibilmente da callo osseo: è una situazione regolare o c'è il rischio di non riuscire a tornare a piegare completamente il dito in quel punto (per il momento la flessione è molto molto limitata, e credo sia normale)?
Ringrazio in anticipo per la risposta e porgo cordiali saluti.
[#8]
Utente
A distanza di 5 giorni dalla rimozione della stecca la falange mi sembra avere un lievissimo atteggiamento di flessione. E' possibile che il fenomeno sia accentuato dal gonfiore del dito? Inoltre quanto tempo dovrebbe passare per esser quasi sicuro che l'eventuale atteggiamento di flessione raggiunga il massimo per poi stabilizzarsi?
Un'ulteriore domanda: sbaglio o in questi casi è consigliabile utilizzare un ditale da tenere solo durante la notte per tenere in iperestensione il dito?
La ringrazio nuovamente per la disponibilità.
Un'ulteriore domanda: sbaglio o in questi casi è consigliabile utilizzare un ditale da tenere solo durante la notte per tenere in iperestensione il dito?
La ringrazio nuovamente per la disponibilità.
[#10]
Utente
Buonasera, a distanza di 10 giorni dalla rimozione della stecca e dopo 7 giorni di "ditale" notturno sembrava che le cose stessero migliorando man mano (inizio a chiudere la mano a pugno), ma proprio oggi ho notato che raddrizzando il dito, senza "forzare" l'estensione, la falange ungueale resta in un atteggiamento di flessione (circa 20°, forse peggio della situazione post-trauma). Provando a forzare l'estensione al massimo la falange va quasi perfettamente dritta.
C'è da preoccuparsi o, come mi ha confermato, la situazione può essere dovuta al gonfiore? Inoltra al tatto la base della falange ungueale ha come un bozzo duro per l'intera larghezza.
Di nuovo grazie per la sua disponibilità.
C'è da preoccuparsi o, come mi ha confermato, la situazione può essere dovuta al gonfiore? Inoltra al tatto la base della falange ungueale ha come un bozzo duro per l'intera larghezza.
Di nuovo grazie per la sua disponibilità.
[#14]
Utente
Il fatto che non provo dolore né al tatto né durante gli esercizi per la riabilitazione può essere ricondotto al fatto che i frammentino si sia saldato e invece il problema riguardi il esclusivamente il tendine (a meno che le due cose non sono indipendenti)?
In caso affermativo sarebbe opportuno riprendere con l'immobilizzazione o cos'altro?
Grazie ancora per l'attenzione.
In caso affermativo sarebbe opportuno riprendere con l'immobilizzazione o cos'altro?
Grazie ancora per l'attenzione.
[#16]
Utente
Sono stato a prenotare la visita e lo specialista non era disponibile e dovrò tornarci, ma vedendo le radiografie mi è stato detto che il frammentino si è saldato e che l'unica spiegazione del fenomeno sia che una parte del tendine non sia ancora saldata e che a ciò potrebbe aver contribuito negativamente l'eseguire gli esercizi di riabilitazione. Su mia "proposta" mi è stato confermato che l'utilizzo del tutore di stax potrebbe risolvere la situazione, o per lo meno conservarla tale, ma le modalità e i tempi di utilizzo non sono stati precisi ("qualche giorno").
In attesa della visita vorrei limitare i danni, e desidererei da lei un parere sul fatto che utilizzare il tutore di stax possa effettivamente favorire la guarigione del tendine...e soprattutto se basterebbero una decina di giorni o se i tempi debbano essere come quelli per il frammentino (6-7 settimane) e se debba essere indossato di continuo o possa essere tolto e rimesso durante questo tempo.
Rinnovo il ringraziamento per gli importanti e rapidi riscontri che mi sta fornendo.
In attesa della visita vorrei limitare i danni, e desidererei da lei un parere sul fatto che utilizzare il tutore di stax possa effettivamente favorire la guarigione del tendine...e soprattutto se basterebbero una decina di giorni o se i tempi debbano essere come quelli per il frammentino (6-7 settimane) e se debba essere indossato di continuo o possa essere tolto e rimesso durante questo tempo.
Rinnovo il ringraziamento per gli importanti e rapidi riscontri che mi sta fornendo.
Questo consulto ha ricevuto 19 risposte e 20.2k visite dal 26/03/2013.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.