Mancanza di mobilità falange unguale dopo tenoraffia flessore lungo del pollice

Oggi a distanza di 28 giorni dalla tenorrafia primaria mi hanno rimosso il pull-out. Il dottore ha detto che secondo lui la sutura ha retto ma c'è qualche problema per il quale il tendine non lavora, molto probabilmente aderenze.
La falange ungueale si flette di neanche 2 millimetri, e ora senza il pullout non posso forzare prima che siano passati almeno 45 giorni, cosa posso fare in questo tempo "morto" per cercare di migliorare la flessione attiva? E' possibile da una situazione così disperata non dover ricorrere ad una tenolisi? può la sola fisioterapia farmi muovere la falange dal nulla fino a movimento completo?
Grazie
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Dr. Giorgio Leccese Chirurgo generale, Chirurgo della mano 9.7k 317
Gentile Signora,

ha fatto movimenti di flesso-estensione attiva nei giorni precedenti, quando aveva ancora il pull-out ?

Ora, purtroppo, senza pull-out può fare solo movimenti passivi, che fanno lavorare l'articolazione ma non il tendine flessore.

Dr. Giorgio LECCESE

NB: il consulto online non può nè deve sostituire la visita reale

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Utente
Utente
Non ho potuto fare movimenti per i primi 21 giorni a causa del gesso, e appena rimosso già il movimento era impossibile, e in tutta la settimana prima della rimozione del bottoncino ho provato a flettere forzando in tutte le maniere, ma riuscivo a fare solo quei 2 o 3 millimetri, gli stessi che riesco a fare ora senza il pull out.
Può la fisioterapia sbloccare una situazione così "grave" dal punto di vista funzionale? quando è che potro provare a forzare nuovamente senza il minimo rischio di rottura della tenoraffia? ho paura che in questi giorni di tempo morto la situazione possa solo peggiorare sia dal punto di vista aderenziale che muscolatorio, non posso fare proprio niente per impiegare al meglio questo tempo?
Grazie
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Dr. Giorgio Leccese Chirurgo generale, Chirurgo della mano 9.7k 317
Il problema muscolare non esiste.

Puo' fare la passiva e una cauta attiva, in quanto ora tutta la forza si scarica direttamente sulla tenorrafia.
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Utente
Utente
ok grazie dottore, procedo senza forzare per quello che riesco a fare, anche se pochi millimetri, un ultima domanda... può il grande gonfiore tra le due falangi "bloccare" il tendine insieme alle aderenze oppure il gonfiore non c'entra niente con lo scorrimento? tra le due falangi sotto il gonfiore e la cicatrice sento qualcosa che sembra una "pallina" dura...che sia il tendine nel punto in cui non scorre?
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Dr. Giorgio Leccese Chirurgo generale, Chirurgo della mano 9.7k 317
Il gonfiore sicuramente va attribuito alla cicatrice profonda, che molto probabilmente limita lo scorrimento tendineo.

La "pallina dura" che sente e' la sutura tendinea associata alla cicatrice.
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Utente
Utente
Buonasera, a distanza di ormai 35 giorni non ho guadagnato niente nonostante qualche seduta con il fisioterapista e tanta tanta fatica, rischiando secondo me di far cedere la tenorrafia. Riesco a fare soltanto quei 2 millimetri tenendo immobilizzata l'altra falange, ho i miei dubbi sul fatto che il pollice mi ritorni "funzionante" non sò più cosa fare, tra quanto tempo potrei rivolgermi ad uno degli specialisti di chirurgia della mano, stò soffrendo molto e ho voglia di gettare la spugna, nella situazione in cui sono la fisioterapia non credo possa fare niente.
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Dr. Giorgio Leccese Chirurgo generale, Chirurgo della mano 9.7k 317
Purtroppo non può mollare proprio adesso.

Continui con la kinesi e poi si vedrà se sarà neccessario un intervento di tenolisi o no.
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Utente
Utente
Dottore le sue parole mi hanno dato un altro pò di forza per andare avanti, io farò il possibile..ormai è diventata una ossessione e stò cercando di far muovere questa falange oltre 8 ore al giorno.. il non vedere risultati mi fa star male. Avendo una completa flessione passiva della falange, il muscolo flessore abbastanza forte grazie al continuo sforzo giornaliero che percentuale di successo può avere la tenolisi nella mia situazione? posso eventualmente quando sarà il momento di valutare venire ad eseguire l'intervento anche privatamente direttamente da lei? offre questo tipo di prestazione? Grazie.
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Dr. Giorgio Leccese Chirurgo generale, Chirurgo della mano 9.7k 317
Il risultato dovrebbe essere buono.

Si tratta di un intervento alla portata di qualunque chirurgo della mano: può rivolgersi tranquillamente a uno specialista della sua città.
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Utente
Utente
Grazie dottore, oggi sono a 40 giorni dall'intervento e stò insistendo con tutta la forza possibile senza guadagnare nulla, il tendine non stà facendo il suo lavoro.
Nella mia città non ci sono specialisti in chirurgia della mano, il posto più vicino è firenze ma stò cercando di contattare tutti i giorni qualche specialista senza risultati. Lei sà indicarmi qualche nominativo o sistema per prenotare una visita con un chirurgo della mano di Firenze? e soprattutto cosa più importante, potrei già effettuare una tenolisi o deve passare altro tempo?
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Dr. Giorgio Leccese Chirurgo generale, Chirurgo della mano 9.7k 317
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Utente
Utente
Grazie mille Dottore, ho appena scritto al Dr. Umberto Donati che lavorando a Bologna non sarebbe troppo lontano da Arezzo. Speriamo di poter avere una visita ed eventualmente un intervento. Con i medici di firenze non sono riuscito ancora a parlare, ma a questo punto aspetto la risposta del Dr. Donati.
Grazie ancora.
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Dr. Giorgio Leccese Chirurgo generale, Chirurgo della mano 9.7k 317
Ottima scelta.
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Utente
Utente
Salve ancora Dr. Leccese, sotto consiglio del Dr. Umberto Donati mi sono rivolto presso un centro più vicino, al cto di Firenze.
Il dottore che mi ha visitato mi ha detto che il flessore lungo c'è, ma il movimento è appena percettibile in quanto il tendine è bloccato dalle aderenze. Se entro un altro mese di fisioterapia non ci sono risultati si procederà con un intervendo di tenolisi sperando che non vada ricostruita anche qualche puleggia. Dal momento che nella cartella clinica non era specificato lo stato delle puleggie mi ha invitato a contattare il chirurgo che ha eseguito il primo intervento per chiedere informazioni in merito, e ho appreso dal chirurgo che la puleggia A1 danneggiata durante la lesione non è stata suturata per non aumentare il rischio di aderenze. Purtroppo questa scelta non è servita a niente. In cosa consiste l'intervento di tenolisi con la ricostruzione della puleggia A1? dovrò tenere il dito immobilizzato per un periodo rischiando nuove aderenze che potrebbero aprire la strada ad un terzo intervento? Grazie.
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Dr. Giorgio Leccese Chirurgo generale, Chirurgo della mano 9.7k 317
La puleggia A1 può anche non essere ricostruita (questa viene aperta completamente durante l'intervento per dito a scatto): sono altre le pulegge indispensabili per la flessione di un dito.

La tenolisi è la rimozione chirurgica di tutte le aderenze tra i tendini e i tessuti circostanti, che ne impediscono o ne limitano lo scorrimento.

Indispensabile è la kinesiterapia attiva e passiva immediata, già lo stesso giorno dell'intervento.
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Utente
Utente
Gentile dottore, è passato un altro mese.
In questo mese insieme ad una brava fisioterapista specializzata nella riabilitazione della mano di firenze (collabora con il cto) siamo riusciti a sbloccare un pochino questo tendine.
La flessione attiva ha guadagnato qualche grado, mantenendo il dito bloccato con l'altra mano riesco a piegarlo fino quasi a metà.
Secondo la sua esperienza il mio pollice non è da rioperare di tenolisi in quanto il tendine lo sente scorrere abbastanza, ma è un problema di gonfiore interno del dito e di tendinite, infatti tra le due falangi il tendine è molto ingrossato e c'è una specie di "pallone" duro che non si è ancora sgonfiato e che quindi non riesce a passare nelle pulegge. Ha aggiunto che tra qualche mese potremmo decidere il da farsi, ma farsi operare ora è prematuro in quanto sono in una situazione di possibile recupero.
Mi interessava conoscere il suo parere, capisco che è difficile non potendomi visitare, non sò se farmi rivedere dal dottor Checcucci del cto oppure aspettare altri mesi come consigliato dalla fisioterapista. Attendere altri mesi può compromettere l'intervento?
Grazie.
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Dr. Giorgio Leccese Chirurgo generale, Chirurgo della mano 9.7k 317
Il "pallone duro" di cui lei parla è la cicatrice della tenorrafia, dove sono state effettuate le suture.

Concordo con la fisioterapista che, fino a quando esistono margini di recupero, conviene non operare.

L'attesa non compromette nulla, anzi.
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Utente
Utente
La "pallina" della cicatrice della tenorrafia si è già sgonfiata quasi del tutto, il taglio del flessore lungo del nervo digitale è situato mezzo centrimetro sotto la base del pollice, mentre il pallone da football inizia proprio sotto la puleggia a2 fino ad arrivare alla puleggia obliqua, quindi non credo che si tratti di cicatrice della tenorrafia. Inoltre aggiungo che fino a 3 giorni fà il punto di sutura del nervo era molto dolorante anche solo con una leggera pressione, ora invece posso stringere un oggetto senza avvertire il dolore e la scossa elettrica, la sensibilità stà tornando e sono contento di questo. La fisioterapista ha detto che l'unica cosa da fare in questo momento è cercare di sgonfiare questo "pallone", e continuare con movimenti attivi senza forzare troppo altrimenti rischio di infiammare ancora di più il tendine.
Sto applicando cerotti anti infiammatori a base di ibuprofene, ghiaccio e bendaggio coban, mi chiedevo se invece dell'ibuprofene possa essere utile un cerotto a base di cortisone, oppure qualche altra terapia che lei possa consigliarmi. Ogni giorno che passa mi sento il tendine che lavora meglio, ma soltanto il quel poco di movimento che ho raggiunto, arrivo ad un certo punto e non riesco ad andare oltre..
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Dr. Giorgio Leccese Chirurgo generale, Chirurgo della mano 9.7k 317
Se si tratta o meno della cicatrice chirurgica contestuale al tendine è semplice da vedere: basta fare un'ecografia dinamica.

Continui così, sta andando benissimo.
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Utente
Utente
Salve Dottor Leccese, il 14 di giugno saranno ormai 5 mesi dall'intervento. Da una situazione che sembrava irrecuperabile senza un ulteriore intervento, ho fatto tanti di quei progressi che il secondo intervento è solo un ipotesi da valutare ormai dopo l'estate. Tutto merito del mio costante impegno e dell'aiuto di una brava fisioterapista della mano di firenze di nome Erica. E' proprio vero che il risultato dipende un 50% da come viene effettuato l'intervento e seguito post operatorio fin da subito, e il restante 50% dipende da quanto ti impegni nella fisioterapia e credi nella possibilità che possa servire a qualcosa. Nel mi ocaso venendo a mancare il primo 50% ho dovuto lavorare sodo per compensare.
Ecco la fisioterapia che posso consigliare a chi come me ha subito questo tipo di lesione (a mio avviso una delle peggiori da sopportare dal punto di vista psicologico).
1) Se è presente gonfiore bendaggio compressivo di tipo coban da applicare più tempo possibile
2) Plastilina morbida per fisioterapia (preferibilmente morbida, gialla o grigia, fare una palla da appoggiare su un tavolo e distenderla con il dito o le dita operate con lo scopo di elasticizzare pelle e tendine, diversi minuti più volte al giorno
3) Applicazioni frequenti di ghiaccio
4) Evitare di forzare troppo per raggiungere risultati, non serve a niente ed è controproducente in quanto vi è il rischio di tendinite con peggioramento dello scorrimento tendineo
5) Massaggiare molto spesso la cute lungo la cicatrice in senso trasversale e possibilmente usare un vibromassaggiatore per favorire il riassorbimento dell'eventuale edema
Facendo queste cose e impegnandosi i risultati ci sono, ve lo posso garantire, sempre che non ci siano problemi gravi di aderenze peri tendinee o di pulegge.

Il risultato che ho raggiunto è il seguente:
Piega della falange ungueale quasi completa aiutandomi tenendo ferma la base del dito con l'altra mano, mancano solo pochi gradi.
Senza aiutarmi con l'altra mano perdo qualche grado.
Tra la puleggia A1 e la puleggia A2 il dito si è sgonfiato molto, ma ancora rispetto al pollice sano visto di profilo è quasi il doppio.
La sensazione è che il tendine non sia proprio aderente all'osso lungo tutto il suo percorso, quindi l'ipotesi è che la puleggia obliqua sia un pò spanciata, mentre come ho già scritto in precenza la puleggia A1 è inesistente.
A questo punto chiedo, visto il risultato raggiunto quasi accettabile e che lo scorrimento tendineo sembra esserci, è consigliabile un intervento di revisione per verificare e sistemare le pulegge senza effettuare la tenolisi, oppure è conveniente lasciare tutto così e sperare che col tempo si sgonfi ulteriormente guadagnando quel poco che mi manca?
Grazie mille.
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Dr. Giorgio Leccese Chirurgo generale, Chirurgo della mano 9.7k 317
Personalmente non mi opererei, tanto più che è teoricamente possibile un ulteriore miglioramento della flessione.