Dolore al polso - probabile infiammazione o cisti.
Gentili dottori,
da circa un anno soffro di dolori al polso sinistro (premetto che sono mancino), i quali vanno e vengono a periodi di 10/15 giorni, variando anche di intensità. Il dolore è collocato principalmente sulla zona dorsale esterna a cavallo tra la mano e il polso; è condizionato da movimenti di rotazione (es. guida al volante) e talvolta mi pare addirittura da alcuni movimenti del pollice. L'eventuale danno potrebbe essere provocato da diversi traumi di varia natura (cadute, slogamenti, colpi...), non sono riuscito a ricondurlo ad un significativo episodio.
Di seguito riporto i referti degli esami eseguiti tra settembre e novembre:
Risonanza magnetica:
Areola circoscritta di alterato segnale a livello del semilunare, in prossimità dell'articolazione con lo scafoide.
Non vi sono versamenti intra-articolari nè lesioni osteocondrali.
I rapporti articolari interpretati sono conservati.
Nella norma la fibrocartilagine triangolare e i legamenti intrinseci del carpo.
Non processi tenosinovitici.
Radiografia:
Quadro osteo-articolare nella norma
Ecografia:
Lo studio in regione dorsale non evidenzia lesioni ai t. estensori.
Regolare il t. estensore ulnare del carpo; normale la fibrocartilagine triangolare.
Non gangli occulti.
Dopo aver fatto la risonanza, come ultimo esame, il dottore mi ha riferito che si tratta di un'infiammazione che dovrebbe essere curata, in quanto potrebbe complicarsi notevolmente, e mi ha consigliato diverse terapie (ricordo laser o magneto). Mi sono quindi rivolto presso un fisioterapista il quale sosterrebbe di avermi tolto l'infiammazione in 4 sedute di "irradiazione" con un apparecchio elettronico (purtroppo non ho altre informazioni a riguardo), ed una di massaggio, applicando quitidianamente impacchi di ghiaccio. Lo stesso fisioterapista mi ha riferito circa la presenza di una cisti nella zona interessata (sorta per un probabile principio di artrosi), la quale però si sarebbe risolta autonomamente, ed eventuali dolori successivi sarebbero sorti da questa causa.
A distanza di 2 settimane nelle quali non ho compiuto particolari sforzi il dolore è tornato (potrebbe essere complice il freddo?) ed è più intenso e più sollecitato dai movimenti del polso, e talvolta percepisco del calore localizzato nella zona interessata.
Pertanto gradirei avere un vostro punto di vista a riguardo; gradirei sapere se le diagnosi e le terapie eseguite sarebbero condivisibili, o se invece ci fossero altre strade da seguire (ad esempio i trattamenti non chirurgici suggeriti dall'articolo "Le cisti del polso" presente su questo portale) .
Mi scuso per la vaghezza di alcune informazioni e vi ringrazio sentitamente.
da circa un anno soffro di dolori al polso sinistro (premetto che sono mancino), i quali vanno e vengono a periodi di 10/15 giorni, variando anche di intensità. Il dolore è collocato principalmente sulla zona dorsale esterna a cavallo tra la mano e il polso; è condizionato da movimenti di rotazione (es. guida al volante) e talvolta mi pare addirittura da alcuni movimenti del pollice. L'eventuale danno potrebbe essere provocato da diversi traumi di varia natura (cadute, slogamenti, colpi...), non sono riuscito a ricondurlo ad un significativo episodio.
Di seguito riporto i referti degli esami eseguiti tra settembre e novembre:
Risonanza magnetica:
Areola circoscritta di alterato segnale a livello del semilunare, in prossimità dell'articolazione con lo scafoide.
Non vi sono versamenti intra-articolari nè lesioni osteocondrali.
I rapporti articolari interpretati sono conservati.
Nella norma la fibrocartilagine triangolare e i legamenti intrinseci del carpo.
Non processi tenosinovitici.
Radiografia:
Quadro osteo-articolare nella norma
Ecografia:
Lo studio in regione dorsale non evidenzia lesioni ai t. estensori.
Regolare il t. estensore ulnare del carpo; normale la fibrocartilagine triangolare.
Non gangli occulti.
Dopo aver fatto la risonanza, come ultimo esame, il dottore mi ha riferito che si tratta di un'infiammazione che dovrebbe essere curata, in quanto potrebbe complicarsi notevolmente, e mi ha consigliato diverse terapie (ricordo laser o magneto). Mi sono quindi rivolto presso un fisioterapista il quale sosterrebbe di avermi tolto l'infiammazione in 4 sedute di "irradiazione" con un apparecchio elettronico (purtroppo non ho altre informazioni a riguardo), ed una di massaggio, applicando quitidianamente impacchi di ghiaccio. Lo stesso fisioterapista mi ha riferito circa la presenza di una cisti nella zona interessata (sorta per un probabile principio di artrosi), la quale però si sarebbe risolta autonomamente, ed eventuali dolori successivi sarebbero sorti da questa causa.
A distanza di 2 settimane nelle quali non ho compiuto particolari sforzi il dolore è tornato (potrebbe essere complice il freddo?) ed è più intenso e più sollecitato dai movimenti del polso, e talvolta percepisco del calore localizzato nella zona interessata.
Pertanto gradirei avere un vostro punto di vista a riguardo; gradirei sapere se le diagnosi e le terapie eseguite sarebbero condivisibili, o se invece ci fossero altre strade da seguire (ad esempio i trattamenti non chirurgici suggeriti dall'articolo "Le cisti del polso" presente su questo portale) .
Mi scuso per la vaghezza di alcune informazioni e vi ringrazio sentitamente.
[#1]
Genntile Signore,
la "cisti" (meglio chiamarla ganglio artrogeno) non è affatto dimostrata, ma solo ipotizzata: il fatto che non viene vista nè dall'ECO che dalla RM ci dice che non esiste....
Potrebbe anche provare con una singola infiltrazione locale di steroidi nel punto esatto in cui ha dolore, terapia che in genere dà risultati molto più consistenti e soprattutto rapidi.
Buona giornata.
la "cisti" (meglio chiamarla ganglio artrogeno) non è affatto dimostrata, ma solo ipotizzata: il fatto che non viene vista nè dall'ECO che dalla RM ci dice che non esiste....
Potrebbe anche provare con una singola infiltrazione locale di steroidi nel punto esatto in cui ha dolore, terapia che in genere dà risultati molto più consistenti e soprattutto rapidi.
Buona giornata.
Dr. Giorgio LECCESE
NB: il consulto online non può nè deve sostituire la visita reale
[#2]
Utente
Gentile Dr. Leccese,
nel ringraziarla molto per la pronta risposta, sarei a chiederle ulteriori delucidazioni qualora gentilmente volesse rispondere:
Escludendo quindi la presenza di un ganglio, ed in assenza di evidenti sofferenze dei tendini e delle articolazioni, mi conferma anche lei che trattasi dunque con buona probabilità di un'infiammazione?
Con le dovute cautele, si potrebbe escludere quindi un principio di artrosi o altra patologia?
Quali altre terapie secondo lei potrei prendere in considerazione se dovesse fallire quanto da lei suggerito?
La ringrazio davvero sentitamente e le auguro una buona serata.
nel ringraziarla molto per la pronta risposta, sarei a chiederle ulteriori delucidazioni qualora gentilmente volesse rispondere:
Escludendo quindi la presenza di un ganglio, ed in assenza di evidenti sofferenze dei tendini e delle articolazioni, mi conferma anche lei che trattasi dunque con buona probabilità di un'infiammazione?
Con le dovute cautele, si potrebbe escludere quindi un principio di artrosi o altra patologia?
Quali altre terapie secondo lei potrei prendere in considerazione se dovesse fallire quanto da lei suggerito?
La ringrazio davvero sentitamente e le auguro una buona serata.
Questo consulto ha ricevuto 5 risposte e 2.8k visite dal 19/12/2012.
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