Operazione scafoide con metodo di matti-russe
l'anno scorso ho subito un intervento alla scafoide con metodo di matti-russe. la frattura era a livello prossimale dello scafoide. dopo un anno ho iniziato a sentire un dolore forte al polso e dopo esami RX - Tac - Rm mi hanno diagnosticato il distacco dell'innesto osseo inserito nell'intervento. adesso mi chiedo se vista la frattura molto prossimale non sarebbe stato meglio inserire la vite e i fili che tutti i dottori che mi hanno visitato hanno detto che era necessaria? adesso mi devo sottoporre nuovamente ad un intervento?
Grazie
Grazie
[#1]
Gentile Signore,
effettivamente, se il frammento prossimale era piccolo, poteva essere più indicata una vite di Herbert, ma entro certi limiti.
Anche la vite, infatti, richiede una certa dimensione dei due frammenti, in quanto il rischio di pseudo-artrosi (cioè mancata consolidazione dei frammenti) o di necrosi ischemica del frammento prossimale è piuttosto alto.
A questo punto, non credo si possa però pensare alla vite, ma piuttosto alla sostituzione del frammento prossimale con un distanziatore (spaziatore) biologico (tendine del palmare gracile) o sintetico.
Buona domenica.
effettivamente, se il frammento prossimale era piccolo, poteva essere più indicata una vite di Herbert, ma entro certi limiti.
Anche la vite, infatti, richiede una certa dimensione dei due frammenti, in quanto il rischio di pseudo-artrosi (cioè mancata consolidazione dei frammenti) o di necrosi ischemica del frammento prossimale è piuttosto alto.
A questo punto, non credo si possa però pensare alla vite, ma piuttosto alla sostituzione del frammento prossimale con un distanziatore (spaziatore) biologico (tendine del palmare gracile) o sintetico.
Buona domenica.
Dr. Giorgio LECCESE
NB: il consulto online non può nè deve sostituire la visita reale
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 4.4k visite dal 21/10/2012.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.