S. di De Quervain
Buongiono Dottore,
A seguito dell'utilizzo di un martello a percussione, dal quale ne è derivata in un primo momento solo un rigonfiamento della mano destra, mi è stata diagnostica - a segutio di una RNM un "discreto fenomeno reattivo-sinoviale tra le componenti capsulari del CFCT con iniziali segni di slaminamento orizzontale del disco. Inspessimento del tendine del abduttore lungo del pollice e dell'estensore breve del pollice a livello della stiloide radiale in un quadro di inziale tensinovite dei primi estensori (S. di De Quervain).
A fronte di ciò lo specialista (chirurgo della mano) mi ha consigliato di utilizzare un tutore polso/mano che comprendesse anche il pollice (per 1 mese - la prima settimana 24h e le successive solo durante la permanenza a casa dopo il lavoro e la notte) ed alcuni antinfiammatori. In un primo momento il problema appariva decisamente ridotto, quasi scomparso, ma con il normale utilizzo della mano destra anche per lavori non particolarmente gravosi il dolore, soprattutto localizzato tra il cuneiforme/pisiforme e l'ulna. Il dolore misto ad una forma di bruciore lo avverto soprattutto quando effettuo delle torsioni del polso o dei piegamenti a 90°.
Premesso quanto sopra, le vorrei chiedere se il solo utilizzo del tutore è efficace per la risoluzione dei problemi e se debba continuare - anche a distanza di 2 mesi - come consiglia lo specialista di continuare ad utilizzarlo, almeno di notte. Temo che il problema, visto il tempo trascorso si sia "cronicizzato" e ad ogni utilizzo gravoso della mano torni imponente l'infiammazione ed il dolore.
Ringrazio anticipatamente.
Fabio.
Dopo circa un mese, in cui il tut
A seguito dell'utilizzo di un martello a percussione, dal quale ne è derivata in un primo momento solo un rigonfiamento della mano destra, mi è stata diagnostica - a segutio di una RNM un "discreto fenomeno reattivo-sinoviale tra le componenti capsulari del CFCT con iniziali segni di slaminamento orizzontale del disco. Inspessimento del tendine del abduttore lungo del pollice e dell'estensore breve del pollice a livello della stiloide radiale in un quadro di inziale tensinovite dei primi estensori (S. di De Quervain).
A fronte di ciò lo specialista (chirurgo della mano) mi ha consigliato di utilizzare un tutore polso/mano che comprendesse anche il pollice (per 1 mese - la prima settimana 24h e le successive solo durante la permanenza a casa dopo il lavoro e la notte) ed alcuni antinfiammatori. In un primo momento il problema appariva decisamente ridotto, quasi scomparso, ma con il normale utilizzo della mano destra anche per lavori non particolarmente gravosi il dolore, soprattutto localizzato tra il cuneiforme/pisiforme e l'ulna. Il dolore misto ad una forma di bruciore lo avverto soprattutto quando effettuo delle torsioni del polso o dei piegamenti a 90°.
Premesso quanto sopra, le vorrei chiedere se il solo utilizzo del tutore è efficace per la risoluzione dei problemi e se debba continuare - anche a distanza di 2 mesi - come consiglia lo specialista di continuare ad utilizzarlo, almeno di notte. Temo che il problema, visto il tempo trascorso si sia "cronicizzato" e ad ogni utilizzo gravoso della mano torni imponente l'infiammazione ed il dolore.
Ringrazio anticipatamente.
Fabio.
Dopo circa un mese, in cui il tut
[#1]
Gentile Signore,
sembra di capire che il suo problema non è costituito dal solo De Quervain: questa patologia, infatti, non spiega il dolore sul lato ulnare del polso (pisiforme), ma solo sul lato radiale.
Di norma, il solo tutore non è sufficiente ad eliminare il De Quervain: può tentare per un certo tempo, ma, se i disturbi persisteranno, dovrà necessariamente fare terapie più incisive (infiltrazione locale, onde d'urto, tecar, laser, ecc.).
Buona giornata.
sembra di capire che il suo problema non è costituito dal solo De Quervain: questa patologia, infatti, non spiega il dolore sul lato ulnare del polso (pisiforme), ma solo sul lato radiale.
Di norma, il solo tutore non è sufficiente ad eliminare il De Quervain: può tentare per un certo tempo, ma, se i disturbi persisteranno, dovrà necessariamente fare terapie più incisive (infiltrazione locale, onde d'urto, tecar, laser, ecc.).
Buona giornata.
Dr. Giorgio LECCESE
NB: il consulto online non può nè deve sostituire la visita reale
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 1.6k visite dal 05/10/2012.
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