Cisti tendinea

Salve gentili dottori,
sono stato operato circa 20 gg. fa per la rimozione di cisti tendinea estensore 2° dito a seguito di trauma contusivo della ifp, vorrei chiedere se è normale ad oggi, non riuscire ad eseguire la flessione completa del dito avendo soprattutto la mattina al risveglio rigidità nel muoverlo, che migliora nell'arco della giornata dopo l'esecuzione di esercizi di mobilizzazione del dito; tale rigidità potrebbe essere dovuta all'infiammazione dell'articolazione? A tal proposito vorrei chiedere se l'esecuzione degli esercizi di mobilizzazione (aprire e chiudere il pugno per intenderci) sono sufficienti o se è possibile fare qualche altra terapia. Mediamente quali sono i tempi per ottenere un recupero completo (sempre che ciò sia possibile) senza rigidità e dolore nei movimenti del dito?
Ringrazio in anticipo per l'attenzione
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Dr. Giorgio Leccese Chirurgo generale, Chirurgo della mano 9.7k 317
Gentile Signore,

certamente con il passare delle settimane recuperera' un normale movimento del dito operato, deve solo pazientare e continuare con i soli esercizi di flesso-estensione attiva e passiva, nulla di piu'.

Buon ferragosto.

Dr. Giorgio LECCESE

NB: il consulto online non può nè deve sostituire la visita reale

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Utente
Utente
La ringrazio Dottore per la sua cortese risposta, continuerò senza dubbio gli esercizi che mi ha consigliato .
Buon ferragosto anche a Lei.
Distinti saluti
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Utente
Utente
Egregio Dottore,
vorrei chiederLe delle ultime informazioni riguardanti l'intervento che ho subìto in particolare sulla cicatrice che si sta formando proprio sopra all'articolazione ifp , dove è stato effettuato il taglio, che è attualmente dura. Vorrei chiederLe se secondo lei può essere la causa o, una delle cause, della ridotta flessibilità del dito e se col tempo, tale tessuto potrà "ammorbidirsi" migliorando la mobilità del dito. Avendo mosso precocemente il dito sin dai primi giorni, potrei aver scongiurato l'insorgenza di aderenze oppure queste vengono automaticamente? è plausibile pensare che per una mobilità completa possano passare svariati mesi?
La ringrazio in anticipo per la sua cortesia e per la sua attenzione
Distinti saluti
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Dr. Giorgio Leccese Chirurgo generale, Chirurgo della mano 9.7k 317
Si, le cicatrici possono limitare il movimento, soprattutto quando sono dure, ma con il tempo si ammorbidiscono.

Il rischio di aderenze, in questo caso, è del tutto trascurabile.

Più che di mesi, parlerei di settimane.

Buon ferragosto.
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Utente
Utente
Grazie di nuovo per la Sua cortese risposta.
Distinti saluti.
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Utente
Utente
Salve dottore,
vorrei chiederle se a circa 2 mesi dall'intervento può risultare utile eseguire una ecografia di controllo per verificare il decorso post operatorio, poichè allo stato attuale mi permane della rigidità e dolore mattutino del dito al risveglio che però durante la giornata migliora, anche se la cicatrice alla palpazione risulta dolente.
grazie per la sua eventuale risposta.
distinti saluti
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Dr. Giorgio Leccese Chirurgo generale, Chirurgo della mano 9.7k 317
Tutto procede secondo i tempi previsti dalla cicatrice.

L'ecografia al momento non serve.
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Utente
Utente
Salve dottore,
vorrei chiederle gentilmente un suo parere poichè ormai a distanza di quasi tre mesi dall'intervento non vedo miglioramenti significativi, permane sempre al risveglio dolore al movimento con annesso gonfiore a livello della cicatrice che per un pò di tempo mi limita i movimenti che migliorano successivamente anche se permane comunque dolore nel movimento del dito. Alla palpazione della cicatrice sento molto dolore, l'ecografia eseguita 2 settimane fa ha evidenziato ispessimento di circa 1,5 mm del tendine. Non so se sperare ancora che il problema si risolva oppure prendere in considerazione l'idea di eseguire un nuovo intervento. In che cosa può consistere il problema secondo lei?
Grazie in anticipo per la sua attenzione
distinti saluti
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Dr. Giorgio Leccese Chirurgo generale, Chirurgo della mano 9.7k 317
Capisco i suoi timori, ma prima di 5-6 mesi da un intervento non conviene prendere alcuna decisione, in quanto la cicatrice interna (probabile causa principale dei suoi disturbi) non si è ancora assestata del tutto.