Distacco parcellare osseo dito medio mano sx
Buongiorno,
vorrei un consulto su quanto mi è successo.
Un mese e mezzo fa,in una banale caduta a calcetto,mi sono fatto male al dito medio della mano sx.Mi sono recato la mattina seguente al pronto soccorso,radiografia,apparentemente escludeva fratture.
Prognosi di soli 5 gg di semplice fasciatura.
Per 4 settimane il dito stentava a migliorare,non si distendeva più e si piegava con molto dolore.Inoltre rimaneva lo stato di gonfiore.
Mi sono recato nuovamente in un altro pronto soccorso,nuove radiologie e diverso responso:distacco parcellare osseo della falange del dito medio mano sx.Prognosi di 3 settimane di steccatura.
Tra l'altro la steccatura,dal momento che non riuscivo a distendere il dito,era diciamo "morbida",e il dito rimaneva come appoggiato in riposo sulla stecca.
Ora ho tolto la steccatura,ma il dito rimane nella situazione precedente,molto dolore piegandolo,e impossibilità a distenderlo.
Mi è stata consigliata una terapia con palline anti stress e molto esercizio.
A parte tutto ciò,mi pare che la mia patologia si chami "dito a martello".
Mi sapreste dire qualcosa di più?A distanza di quasi un mese tra l'infortunio ,la relativa mancanza (a mio avviso ) di professionalità nei primi esami e la steccatura successiva,può aver influito negativamente questo ritardo?
Ho buone possiblità di riprendere la corretta funzionalità del dito senza ricorrere ad interventi?
Grazie anticipatamente e buon lavoro.
Gianluca
vorrei un consulto su quanto mi è successo.
Un mese e mezzo fa,in una banale caduta a calcetto,mi sono fatto male al dito medio della mano sx.Mi sono recato la mattina seguente al pronto soccorso,radiografia,apparentemente escludeva fratture.
Prognosi di soli 5 gg di semplice fasciatura.
Per 4 settimane il dito stentava a migliorare,non si distendeva più e si piegava con molto dolore.Inoltre rimaneva lo stato di gonfiore.
Mi sono recato nuovamente in un altro pronto soccorso,nuove radiologie e diverso responso:distacco parcellare osseo della falange del dito medio mano sx.Prognosi di 3 settimane di steccatura.
Tra l'altro la steccatura,dal momento che non riuscivo a distendere il dito,era diciamo "morbida",e il dito rimaneva come appoggiato in riposo sulla stecca.
Ora ho tolto la steccatura,ma il dito rimane nella situazione precedente,molto dolore piegandolo,e impossibilità a distenderlo.
Mi è stata consigliata una terapia con palline anti stress e molto esercizio.
A parte tutto ciò,mi pare che la mia patologia si chami "dito a martello".
Mi sapreste dire qualcosa di più?A distanza di quasi un mese tra l'infortunio ,la relativa mancanza (a mio avviso ) di professionalità nei primi esami e la steccatura successiva,può aver influito negativamente questo ritardo?
Ho buone possiblità di riprendere la corretta funzionalità del dito senza ricorrere ad interventi?
Grazie anticipatamente e buon lavoro.
Gianluca
[#1]
Gentile utente,
il dito a martello è una condizione ben precisa caratterizzata da una flessione dell'ultima falange dovuta all'impossibilità di estenderla per deficit del tendine estensore.
Sarebbe opportuno che lei ci dicesse quale falange è interessata (ricopi il referto radiologico).
il dito a martello è una condizione ben precisa caratterizzata da una flessione dell'ultima falange dovuta all'impossibilità di estenderla per deficit del tendine estensore.
Sarebbe opportuno che lei ci dicesse quale falange è interessata (ricopi il referto radiologico).
Dr. M. Milano
drmilano@libero.it - www.lamanoedintorni.altervista.org
NB: il consulto online non può nè deve sostituire la visita reale
[#2]
Ex utente
Il referto riporta il distacco parcellare osseo della seconda falange del 3 dito della mano sx.
Dalla descrizione mi sembra proprio quella la patologia.
Il dito riesco ad avvicinarlo al palmo della mano,con molto dolore e molta fatica.
Ma va meglio di giorno in giorno.
Il movimento opposto invece mi è proprio impossibile,non sento nemmeno "lo stimolo" nel cercare di distenderlo.
Grazie
Dalla descrizione mi sembra proprio quella la patologia.
Il dito riesco ad avvicinarlo al palmo della mano,con molto dolore e molta fatica.
Ma va meglio di giorno in giorno.
Il movimento opposto invece mi è proprio impossibile,non sento nemmeno "lo stimolo" nel cercare di distenderlo.
Grazie
[#3]
gentile utente,
non credo proprio che lei abbia un dito a martello (la lesione in quest'ultimo caso riguarda l'ultima falange, dove c'è l'unghia tanto per intenderci, e non la seconda falange).
La difficoltà all'estensione può essere dovuta al periodo di immobilizzazione.
Le consiglio comunque vivamente una visita ortopedica.
non credo proprio che lei abbia un dito a martello (la lesione in quest'ultimo caso riguarda l'ultima falange, dove c'è l'unghia tanto per intenderci, e non la seconda falange).
La difficoltà all'estensione può essere dovuta al periodo di immobilizzazione.
Le consiglio comunque vivamente una visita ortopedica.
Questo consulto ha ricevuto 5 risposte e 36.5k visite dal 07/03/2008.
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