Amputazione polpastrello secondo dito mano sinistra
Salve,circa un anno e un mese fa(12-6-2011) mi sono amputato il polpastrello e una porzione di osso dell'indice della mano sinistra. il chirurgo del CTO di Torino mi ha consigliato di far riepitegliarizzare la parte lesa senza operare per recuperare in parte la sensibilità. ho seguito il consiglio adesso però ho i seguenti problemi indebolimento dell'ultima parte de dito poiche sprovvista di osso,difficolta nel distendere il dito poiche la pelle tira molto e dolore nel toccare- afferrare gli oggetti avendo l'osso vicino alla pelle. il chirurgo mi aveva detto che c'era la possibilità di ricostruire il polpastrello prelevandone una porzione dal sedondo dito del piede. volevo capire se ci sono altre possibilità di ricostruzione senza intaccare i piedi e per quanto riguarda l'osso se c'è una possibilità di riallocarlo lungo tutto il dito. volevo ancora capire che problematiche può dare il prelievo del polpasterllo dal dito del piede. sia al pede sia nel fare l'operazione per capir se effettivamente vale la pena di operare o meno. grazie in anticipo per la vostra attenzione.
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Gentile Signore,
se ha disturbi, probabilmente vale la pena operare.
Il problema dell'osso, da quanto mi sembra di capire, è un falso problema, in quanto mancherebbe solo una piccola porzione della terza falange.
Il vero problema è quello dei tessuti molli: a mio avviso, non conviene prelevare tessuto dal piede, perchè si trasferirebbe cute non sensibile su una cicatrice, altrettanto non sensibile (oltre che dura).
In questi casi, è di gran lunga preferibile rimuovere il tessuto cicatriziale e mobilizzare dallo stesso dito cute soffice, sensibile e vascolarizzata (lembi omo-digitali per scorrimento).
Il tipo di lembo va valutato a seconda delle dimensioni del tessuto da rimuovere e quindi dalle dimensioni del difetto residuo da colmare.
Buona giornata.
se ha disturbi, probabilmente vale la pena operare.
Il problema dell'osso, da quanto mi sembra di capire, è un falso problema, in quanto mancherebbe solo una piccola porzione della terza falange.
Il vero problema è quello dei tessuti molli: a mio avviso, non conviene prelevare tessuto dal piede, perchè si trasferirebbe cute non sensibile su una cicatrice, altrettanto non sensibile (oltre che dura).
In questi casi, è di gran lunga preferibile rimuovere il tessuto cicatriziale e mobilizzare dallo stesso dito cute soffice, sensibile e vascolarizzata (lembi omo-digitali per scorrimento).
Il tipo di lembo va valutato a seconda delle dimensioni del tessuto da rimuovere e quindi dalle dimensioni del difetto residuo da colmare.
Buona giornata.
Dr. Giorgio LECCESE
NB: il consulto online non può nè deve sostituire la visita reale
[#2]
Utente
inanzitutto la ringrazio per la pronta risposta. la mancanza di falange dovrebbe essere dell'ordine dei 4-5mm poiche il dito è più corto rispetto allo stesso dito della mano destra.Per l'operazione quindi bisognerebbe trasferire la pelle dalla seconda falange dello stesso dito sulla parte lesionata mi corregga se sbaglio. volevo solo capire se questa operazione porterebbe giovamento alla sensibilità della falange. e poi come bisognerà procedere sulla falange da cui verrà asportata la parte utile a colmare il difetto della parte lesionata.ancora grazie per il tempo dato al mio caso.
[#3]
No, non si tratta di prelevare un tassello di cute dalla II falange, ma di far scorrere un lembo di cute + sottocute + vasi e nervi verso l'apice del dito, fornendo cute sensibile, di spessore normale e con un proprio apporto di sangue.
E' una tecnica usatissima, molto più soddisfacente di un innesto libero di cute, a prescindere dalla sede di prelievo.
E' una tecnica usatissima, molto più soddisfacente di un innesto libero di cute, a prescindere dalla sede di prelievo.
Questo consulto ha ricevuto 4 risposte e 8.9k visite dal 09/07/2012.
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