Frattura collo v metacarpo ingessatura
Salve,
Il giorno 26 maggio, in seguito ad un pugno al muro, ho riportato una frattura completa dell'epifisi distale del V osso metacarpale della mano dx, con modica dislocazione dei capi di frattura.
La frattura è rimasta libera per 5 giorni (poichè l'assenza di un edema e il dolore minimo mi hanno fatto pensare a una contusione) e immobilizzata in stecca per altri 4 giorni (Fino al 4 giugno).
Ieri 4 giugno dopo l'analisi delle lastre fatte mi è stato detto che si poteva inserire un chiodo nell'osso per farlo tornare dritto, o si poteva fare una riduzione e poi un' ingessatura (che però non avrebbe riportato l'osso perfettamente allineato, ma senza significative conseguenze in ogni caso). Io ho optato per riduzione e ingessatura e la riduzione, fortunatamente, ha avuto un esito migliore di quanto sperato (riportando l'osso quasi perfettamente a posto).
Nel farmi il gesso, mi sono stati fatti due avvallamenti in corrispondenza delle ultime due nocche, uno sotto il palmo in corrispondenza delle nocche e un'altro sulla parte superiore della mano, più verso il polso (presumo servano a evitare che si spostini i capi della frattura) che comunque non limitano la circolazione in quanto sento che le dita sono calde, non violacee, non "battono" e sono sensibili al tatto.
La mia paura è questa: Può una pressione tale causare eventuali piaghe da decubito sotto il gesso? Se si, in che modo posso prevenirle o accorgermene in tempo?
La ringrazio anticipatamente per la disponibilità
Il giorno 26 maggio, in seguito ad un pugno al muro, ho riportato una frattura completa dell'epifisi distale del V osso metacarpale della mano dx, con modica dislocazione dei capi di frattura.
La frattura è rimasta libera per 5 giorni (poichè l'assenza di un edema e il dolore minimo mi hanno fatto pensare a una contusione) e immobilizzata in stecca per altri 4 giorni (Fino al 4 giugno).
Ieri 4 giugno dopo l'analisi delle lastre fatte mi è stato detto che si poteva inserire un chiodo nell'osso per farlo tornare dritto, o si poteva fare una riduzione e poi un' ingessatura (che però non avrebbe riportato l'osso perfettamente allineato, ma senza significative conseguenze in ogni caso). Io ho optato per riduzione e ingessatura e la riduzione, fortunatamente, ha avuto un esito migliore di quanto sperato (riportando l'osso quasi perfettamente a posto).
Nel farmi il gesso, mi sono stati fatti due avvallamenti in corrispondenza delle ultime due nocche, uno sotto il palmo in corrispondenza delle nocche e un'altro sulla parte superiore della mano, più verso il polso (presumo servano a evitare che si spostini i capi della frattura) che comunque non limitano la circolazione in quanto sento che le dita sono calde, non violacee, non "battono" e sono sensibili al tatto.
La mia paura è questa: Può una pressione tale causare eventuali piaghe da decubito sotto il gesso? Se si, in che modo posso prevenirle o accorgermene in tempo?
La ringrazio anticipatamente per la disponibilità
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Gentile Signore,
la risposta è si, può accadere, anche se è un 'evenienza rara.
Solo la sintomatologia (dolore locale persistente) può indicarle una tale eventualità, ma, se non ha particolari disturbi, escluderei questa ipotesi.
Buon pomeriggio.
la risposta è si, può accadere, anche se è un 'evenienza rara.
Solo la sintomatologia (dolore locale persistente) può indicarle una tale eventualità, ma, se non ha particolari disturbi, escluderei questa ipotesi.
Buon pomeriggio.
Dr. Giorgio LECCESE
NB: il consulto online non può nè deve sostituire la visita reale
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 2.5k visite dal 05/06/2012.
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