Cisti artrogena e lesione legamento scafo-lunato
Salve, ho 23 anni, faccio attività fisica, e da circa 2 anni soffro al polso sn senza aver avuto particolari traumi.Mi sottopongo a ecografia in data 11/10, e mi diagnosticano la tendinite di de quervain dell'estensore breve del 1° dito e dell'abduttore lungo del 1°dito mano sn, in fase di acuzie per falde liquide peritendinee dello spessore di 2,6 mm, curata successivamente con laserterapia, elettroterapia e tecarterapia. Il problema sembrava risolto e ,da seconda ecografia in data 01/11, si evidenziava solo un lieve versamento articolare a livello della radio-carpica sul versante dorsale e il versamento peritendineo era risolto.Riprendo gradualmente attività fisica con l'aiuto di maniglie per esercizi tipici quali flessioni, avverto solo leggeri fastidi e decido di sottopormi a RMN del polso in data 03/11 dalla quale secondo il radiologo, la morfologia ed intensità di segnale, le strutture condro-osteo-articolari, capsulo-ligamentose e mio-tendinee sono tutte nella norma. Quindi continuo a praticare attività sportiva ma nel corso dei mesi spesso il polso era leggermente dolorante; con applicazione del ghiaccio e artrosilene schiuma sembrava risolversi dopo pochi giorni, fino a quando agli inizi di quest'anno il dolore sembra non andare più via, addirittura per circa 3 giorni non riuscivo a piegarlo oltre un angolazione di 30° gradi.Decido di sottopormi a nuova ecografia in data 04/12: presente sul lato dorsale cisti artrogena della radio-carpica di 14x5mm, presente alone ipoecogeno che circonda il tendine estensore breve ed abduttore lungo del pollice come da reazione tenosinovitica. Decido quindi di rivolgermi ad un ortopedico che dopo la visita mi consiglia infiltrazione ecoguidata da uno specialista in radiodiagnostica. Oltre all'ultimo referto gli presento anche i risultati della RMN da lui espressamente richiesti, ed esegue una nuova ecografia con il seguente referto: a livello del versante dorsale della radio-carpica all'altezza dello spazio tra scafoide e semilunare si osserva evidente estroflessione sinoviale localizzata di circa 12mm di lunghezza e circa 7mm di spessore con pareti ispessite, con tramite di comunicazione che riconduce allo spazio tra scafoide e semilunare.I semilunare con polso in deviazione neutra, sembra deviato in VISI. Si osserva a livello della tabaccheria anatomica, ispessimento fusiforme del tendine abduttore del primo dito, per effetto di raccolta fluida nella guaina vaginale tendinea, con reperto che appare compatibile con verosimile tenovaginalite stenosante attualmente in fase subacuta(m. di De Quervain); la valutazione di alcune immagini RMN del polso sn, portate in visione, mette in evidenza verosimile lesione completa del legamento scafo-lunato. Quindi esegue l'infiltrazione e nella seconda recente seduta riesce anche ad aspirarmi la cisti. Per il momento lui sconsiglia l'intervento chirurgico. Ora Io vi chiedo: cosa è meglio fare? continuare con la terapia? fare esami approfonditi?Vi ringrazio in anticipo
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Gentile Signore,
non vedo quali esami più approfonditi le possa fare (oltre a quelli già fatti).
Conviene, secondo me, proseguire con la terapia medica e/o fisica, escludendo quelle pratiche sportive che ripropongono il problema.
Buona domenica.
non vedo quali esami più approfonditi le possa fare (oltre a quelli già fatti).
Conviene, secondo me, proseguire con la terapia medica e/o fisica, escludendo quelle pratiche sportive che ripropongono il problema.
Buona domenica.
Dr. Giorgio LECCESE
NB: il consulto online non può nè deve sostituire la visita reale
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Ex utente
Gentile Medico, intanto la ringrazio per il suo consiglio a riguardo.Riguardo le pratiche sportive, negli sforzi che richiedono una leva del polso a 45° utilizzo dei tutori, evitando di piegarlo eccessivamente, ma a volte ciò non avviene.Quindi le chiedo, nel caso la terapia non avesse buon esito come accaduto in precedenza, se bisogna prendere in considerazione un eventuale intervento chirurgico riguardo il legamento scafo-lunato, che a parere dello specialista da me consultato, è molto probabilmente rotto, rendendo meno stabile il polso, quindi causa della cisti artrogena e le continue infiammazioni.Inoltre le chiedo quante probabilità ci sono di poter riacquisire la piena mobilità del polso, dopo una eventuale riabilitazione con fisioterapia, nel caso si prendesse in considerazione l'ipotesi intervento. La ringrazio ancora per la sua cortese attenzione e le mando distinti saluti.
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La cisti artrogena è certamente un reperto occasionale, non in rapportro alla eventuale lesione del legamento, che se è presente, è certamente da ricondursi a un fatto traumatico (distorsione del polso).
Anche se operasse, non è detto che otterrebbe un recupero totale del movimento e una completa scomparsa del dolore, per cui valuterei molto attentamente tale ipotesi.
Forse sarebbe più opportuno evitare gli stress del polso danneggiato.
Buon pomeriggio.
Anche se operasse, non è detto che otterrebbe un recupero totale del movimento e una completa scomparsa del dolore, per cui valuterei molto attentamente tale ipotesi.
Forse sarebbe più opportuno evitare gli stress del polso danneggiato.
Buon pomeriggio.
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 5.4k visite dal 27/05/2012.
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