Lesione da strappo anulare
gentile dottore,mia sorella ha avuto una lesione da strappo al dito anulare della mano sinistra agganciandosi l anello ad un cardine della porta mentre cadeva...;è stato strappato tutto fino alla falange distale;quindi dato che era visibile tutto l osso è stato strappato tutto...l intervento è stato eseguito al cto di roma ed il dottore è stato soddisfatto per il risultato e per essere riuscito a ricostruire il tutto con dubbi sulla parte distale del dito...ora dopo alcuni giorni il dito risulta sofferente e martedi verra fatta una nuova operazione per vedere se cè la possibilita di salvare anche la parte distale del dito o amputarla...premetto che il sangue sembra che arrivi dopo alcuni test e sono state applicate le sanguisughe per favorire la circolazione...ora la mia domanda è: pensa ci sia la possibilita di intervenire in qualche maniera?ricostruire qualche vaso dato che sembra ovviamente che il problema riguardi la perfusione o bisognera amputare?il tutto è accaduto 7 giorni fa quindi essendo comunque anche la parte terminale molto sofferente ma ancora viva non ci sono margini di manovra? grazie delle eventuali risposte
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Gentile Signore,
la ricostruzione dei vasi venosi e arteriosi viene effettuata in urgenza con tecnica micro-chirurgica.
E' però sempre possibile che subito dopo l'intervento o anche nelle ore o giorni successivi uno o più vasi anastomizzati possa andare incontro a occlusione per formazione di un trombo, nonostante il chirurgo certamente ha eseguito tutte le terapie preventive con anticoagulanti, anche in sede di anastomosi.
Si tratta di monitorare, come si sta già facendo, l'evoluzione del quadro perfusorio distale e del ritorno venoso (le sanguisughe servono per evitare un eccesso di ristagno venoso, che produrrebbe a sua volta un ostacolato afflusso di sangue arterioso verso l'estremità del dito).
L'unica cosa in più che probabilmente si potrebbe fare è l'ossigeno-terapia iperbarica, che aumenterebbe la quantità di ossigeno disponibile nel sangue per la sopravvivenza dei tessuti.
Provi a parlarne al chirurgo che segue sua sorella.
Buona giornata e...in bocca al lupo !
la ricostruzione dei vasi venosi e arteriosi viene effettuata in urgenza con tecnica micro-chirurgica.
E' però sempre possibile che subito dopo l'intervento o anche nelle ore o giorni successivi uno o più vasi anastomizzati possa andare incontro a occlusione per formazione di un trombo, nonostante il chirurgo certamente ha eseguito tutte le terapie preventive con anticoagulanti, anche in sede di anastomosi.
Si tratta di monitorare, come si sta già facendo, l'evoluzione del quadro perfusorio distale e del ritorno venoso (le sanguisughe servono per evitare un eccesso di ristagno venoso, che produrrebbe a sua volta un ostacolato afflusso di sangue arterioso verso l'estremità del dito).
L'unica cosa in più che probabilmente si potrebbe fare è l'ossigeno-terapia iperbarica, che aumenterebbe la quantità di ossigeno disponibile nel sangue per la sopravvivenza dei tessuti.
Provi a parlarne al chirurgo che segue sua sorella.
Buona giornata e...in bocca al lupo !
Dr. Giorgio LECCESE
NB: il consulto online non può nè deve sostituire la visita reale
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Utente
scrivo di nuovo per chiedere un ulteriore parere medico...appurato che al 99% la falange distale verra amputata giovedi, i 3 chirurghi per le prime due falangi hanno proposto: rimozione per intero del dito anulare andando in giro con 4 dita( ??? poi affermando che sicuramente non la prenderebbe in considerazione su sua figlia) quindi scartata; le altre due sono : creazione di una tasca addominale dove inserire il dito per 3-4 settimane per favorire la ripresa e la cute molto sofferente o in alternativa prendere cute in altri distretti per metterla sul dito....chiedo scusa se soprattutto il secondo procedimento è scritto approssimativamente ma di piu non so...il mio dubbio è quindi quale dei 2 procedimenti sia il migliore e se ce ne possono essere altri da proporre...grazie per le eventuali risposte
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L'intascamento del dito è una procedura più sicura, cioè gravata da un minore rischiodi complicanze rispetto agli innesti liberi di cute, ma esteticamente non è il massimo.
Bisognerebbe valutare la possibilità, come terza alternativa, di utilizzare lembi vascolarizzati da prelevare da altre zone "donatrici".
Buona notte.
Bisognerebbe valutare la possibilità, come terza alternativa, di utilizzare lembi vascolarizzati da prelevare da altre zone "donatrici".
Buona notte.
Questo consulto ha ricevuto 4 risposte e 4.2k visite dal 28/11/2011.
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